• mese scorso
Trascrizione
00:00Sei all'Aquila da quando hai 6 anni d'età, quindi piccolissimo, com'è stato difficile o invece facile e agevole integrarsi all'Aquila?
00:14Integrarmi all'Aquila è stato facile anche perché la città ci ha saputo accogliere bene, offrendoci la possibilità di fare tante iniziative, di creare anche dei posti di incontro, dei centri culturali, quindi poter professare la nostra religione, quindi posso dire che è stato non tanto difficile ma facile grazie anche all'aiuto della città e delle istituzioni.
00:40Lei è un operaio, è un ragazzo giovane che però si dà da fare per far conoscere l'Islam anche in una città come l'Aquila che non è così molticulturale come altre grandi città come Roma, Bologna e così via.
00:59Sì, noi cerchiamo di fare del possibile, voglio ricordare anche il 22 novembre del 2014 dove abbiamo tenuto proprio un incontro interreligioso tra Don Gerald di Torrimparte e anche un imam venuto direttamente da Scopie, proprio per dare un messaggio positivo dell'Islam, lanciare un messaggio di pace, di fratellanza, quindi dare anche informazioni molto concrete riguardo questa religione che oggi è molto discussa.
01:24Dopo i fatti di Parigi e l'uccisione di alcuni disegnatori della redazione di Charlie, com'è stata la reazione qui all'Aquila della comunità musulmana?
01:36La comunità musulmana qui all'Aquila si sente indignata e quindi disapprova le geste di queste persone che chiamiamo terroristi e che purtroppo sbagliatamente identifichiamo nell'Islam, quindi mandiamo solidarietà alla Francia, alle famiglie colpite direttamente, noi ribadiamo ancora di nuovo il messaggio di pace e dialogo e quindi non combattere la violenza con la violenza.

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