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L’icona d’infanzia di milioni di persone, Heidi, festeggia 50 anni senza perdere un briciolo del suo fascino. Dal 1974, quando la serie Heidi – Girl of the Alps venne trasmessa per la prima volta in Giappone, la storia della ragazzina che vive tra le Alpi svizzere ha incantato spettatori di ogni età. Oggi, Lugano le dedica una mostra unica: un viaggio nostalgico e coinvolgente nel mondo della bambina più amata dei cartoni, che proietta i visitatori in un’atmosfera alpina ricca di dettagli e curiosità storiche.

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Heidi, un capolavoro tra Svizzera e Giappone
Heidi, la cui storia nasce dal romanzo di Johanna Spyri del 1880, ha trovato nuova vita grazie al lavoro dello studio d'animazione giapponese Zuiyo Eizo, diretto dal regista Isao Takahata e con la collaborazione del grande Hayao Miyazaki. Nel 1973, il team di produzione si trasferì nelle Alpi svizzere – precisamente nel paese di Maienfeld – per cogliere l’essenza di quei luoghi e del loro popolo. Per realizzare i 52 episodi della serie, andati in onda settimanalmente per un interno anno, sono stati necessari fino a 8.000 disegni per ogni puntata. Una cifra incredibile, che rivela l'impegno artistico alla base di questo capolavoro d’animazione.

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La mostra su Heidi
La mostra, intitolata Buon compleanno Heidi! 50 anni della serie animata, ospitata alla Sala San Rocco a Lugano fino al 12 gennaio 2025, presenta oltre 90 opere originali. Tra schizzi preparatori, sfondi dipinti a mano e fogli di acetato di cellulosa utilizzati per dare vita ai personaggi, i visitatori possono immergersi nell’universo estetico di Heidi. Una parte significativa dell’esposizione è dedicata agli sketch di Yōichi Kotabe, designer dei personaggi, che ha saputo rendere iconica la figura di Heidi con il suo look naturale e la chioma ribelle. Molti di questi materiali sono in mostra per la prima volta, offrendo agli appassionati un’occasione unica per esplorare un mondo spesso nascosto al pubblico.

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Un percorso tra natura e scoperta
L’esposizione offre un percorso tematico suddiviso in tre sezioni, che permettono al visitatore di esplorare ogni aspetto della serie senza seguire un ordine fisso. La prima sezione racconta la genesi del progetto, a partire dal viaggio in Svizzera del team giapponese, un’esperienza che ha influenzato profondamente il modo di rappresentare i paesaggi alpini e le tradizioni locali. La seconda sezione svela curiosità e differenze tra il cartone animato e il romanzo di Johanna Spyri, come il fatto che «in origine, Heidi doveva avere le treccine». Infine, la terza parte è dedicata ai membri del team creativo e al ruolo degli animali, elementi onnipresenti che hanno reso la serie memorabile.

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Un viaggio emotivo
Il design della mostra, realizzato con materiali naturali come legno e cartone, riproduce l’atmosfera delle Alpi, tra prati verdi e cieli limpidi. L’allestimento vuole far rivivere la natura incontaminata e l’innocenza di Heidi, evocando quelle sensazioni che hanno segnato intere generazioni. Un percorso immersivo, con lo sfondo delle montagne svizzere, che offre un’esperienza che va oltre la semplice visita. Un viaggio che tocca le corde emotive di chiunque sia cresciuto con le avventure della piccola Heidi.

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