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Giovanni Veronesi ha presentato alla Festa di Roma La valanga azzurra, docufilm sulla nazionale di sci guidata da Thoeni e Gros. Da sempre il regista toscano è un grande appassionato di Formula 1, Ferrari e Gilles Villeneuve. Tanto è vero che confessa che sarebbe bello raccontare il rapporto tra Enzo Ferrari e il pilota canadese: "Villeneuve - spiega pensando al mondo delle corse degli Anni 70 - era tutto quello la F1 rappresenta: furbizia, scaltrezza, improvvisazione, incoscienza. Aveva lo sguardo del giovane eroe che va in guerra senza sapere il suo destino". 

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Trascrizione
00:00Giovanni Neronesi alla Festa del Cinema di Roma per un appuntamento molto importante che rievoca la valanga storica, la valanga azzurra, questo sci del passato che non deve essere dimenticato.
00:27No, non può essere dimenticato perché quelli sono dei campioni mitici, hanno vinto tutto tre volte, non una volta sola, per cui è come parlare con Pelè, con Maradona, con Ronaldo, con Messi, insomma, soltanto che loro erano tutti in squadra insieme, c'erano 7-8 atleti all'epoca che arrivavano tutti nei primi dieci, quindi è una cosa irripetibile credo nello sport.
00:57Giovanni, ritornando indietro nel passato, sei nella nostra rubrica autovelox di gattette dello sport e non possiamo non chiederti, non parlarti di quello che è stato invece il mondo dei motori degli anni settanta, credo che tu li abbia vissuti.
01:27Giacomo Agostini con la sua motocicletta, quindi quelli erano gli sport fantastici perché il calcio non dava tante soddisfazioni, nei mondiali 74 l'Italia andò male, mentre invece la Ferrari vinceva tutto, mi ricordo che mio padre mi portò addirittura a vedere Monza un anno, ci accorgemmo che si vedeva meglio in televisione perché la Formula 1 la vedi praticamente solo così.
01:57Mi ricordo che mio padre era veramente un grande appassionato della Ferrari, una volta mi comprò anche una moto, però io scivolai sul bagnato e ruppi una gamba al mio dottore che stava uscendo di casa e era andato a visitare mia madre, a quel punto lì mi ritirarono la patente.
02:19Giovanni ti ricordi che moto era?
02:21Era un'Italjet 125, una Yamaha Italjet.
02:26Hai un pilota che ti è rimasto nel cuore?
02:30Il mitico Villeneuve, per me Villeneuve era tutto quello che rappresentava la Formula 1, cioè la furbizia, la scaltrezza, l'improvvisazione, l'incoscienza, Villeneuve era un personaggio davvero particolare nel mondo della Formula 1.
03:00Poi ci sono stati tantissimi campioni, Schumacher, Senna, ma Villeneuve aveva quello sguardo da giovane eroe che va in guerra senza sapere se tornerà o non tornerà, ogni gara aveva quegli occhietti da eroe giovane, da futurista che se ne va in guerra senza sapere il proprio destino.
03:25Giovanni, la Formula 1 di ieri e la Formula 1 di oggi, ti appassiona ancora?
03:31Sì, mi appassiona, devo dire la verità, io non sono uno di quelli che guarda solo la partenza e poi si addormenta come la maggior parte delle persone.
03:40Io guardo tutto il Gran Premio, devo dire che sono tifoso per la Ferrari, mi emoziona e mi piace sempre come macchina, è la più bella, questi colori che trovano, questi rossi meravigliosi, è davvero un sogno la Ferrari.
04:04Il sogno che si è creato negli anni 60 e negli anni 70 rimane ancora oggi imperturbabile e io tutte le volte che la vedo sfrecciare penso che Ferrari sia stato davvero un genio nel suo campo perché non solo ha creato un brand, un marchio, una grande macchina da corsa,
04:30ha creato un sogno che ancora oggi è lì, vive.
04:37Un giorno ti piacerebbe raccontare quel sogno?
04:41Ma non lo so, certe cose mi appassionano tantissimo, tipo Vilnevra e so che Ferrari aveva un debole per Vilnevra, come Agnelli per Del Piero, gli telefonava, voleva essere amico.
04:58Sarebbe bello raccontare quell'amicizia lì, indipendentemente dalle vittorie, indipendentemente dalla Ferrari, di un signore un po' attempato, molto ricco che prende un ragazzino in squadra e vuole essere amico suo perché riconosce che questo ragazzino è un grande campione.
05:21Che guidatore sei?
05:23Normalissimo, mi piacciono le macchine, però non sono uno di quelli che è mai andato in pista o ha mai avuto la voglia di correre, però lo sport mi piace tutto e quando vedo anche le 24 ore di Le Mans mi fermo e guardo, non per 24 ore ma un'oretta la guardo.
05:49Grazie Giovanni
05:50Grazie a voi
05:52Grazie a voi

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