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Trascrizione
00:00Buonasera, ben trovati. Consueto appuntamento settimanale con punti di vista. Stasera parleremo
00:20della grande mostra sul rinascimento bresciano, poi andremo in Ucraina per capire come la
00:26popolazione vive, sta vivendo questo terribile momento nel terzo anno di guerra, poi appuntamento
00:33con il professor Pino Maiolo sull'autolesionismo giovanile e infine parleremo della sicurezza
00:39degli incidenti stradali, sicurezza di incidenti che già ha provocato sulle nostre strade
00:44in questo 2024 ben 50 morti. Saluto qui in studio la Presidente di Brescia
00:51Musei Francesca Bazzali, buonasera. Dunque parto in modo un po' diverso dal solito con
00:57Topolino, con questo Topolino che ha dedicato a Brescia una gran parte del numero del 16
01:03di ottobre. Grazie all'arte e in altre parole tuffarsi nel passato in un viaggio che rappresenta
01:11un vero percorso tra pittura, storia e filosofia che svela un rinascimento lontano 500 anni
01:18e tutto da scoprire, giusto? Ha riassunto Topolino in questo numero che poi è molto
01:24bello tra l'altro, è interessante. Sì, è il terzo appuntamento che Topolino dedica a storie
01:32originali alla nostra città e ci aiuta in questo modo a promuovere eventi culturali
01:38bresciani, ricorderete la storia della mignalata e poi la storia sul Savoldo ritrovato e restaurato
01:45e adesso siamo alla storia di Fortunato Martiningo che ci racconta, raccontata da
01:52Topolino nelle vesti dei personaggi di Topolino e che ci aiuta a raccontare la città e questa
01:58mostra straordinaria. Devo dire che questa straordinaria attenzione che Topolino dedica
02:05alla nostra città è frutto di una collaborazione, è frutto anche di una conoscenza del nostro
02:10direttore con i disegnatori di Topolino ma è una pubblicità. Con questa bellissima
02:18inquadratura si propone a reziere Topolino e Veronica Gambara, l'altra protagonista
02:23di questa mostra, vero? Sì, è una delle protagoniste femminili di questa mostra. Dicevo
02:28Topolino è una pubblicità assolutamente non pagata, è Topolino che sceglie gli eventi
02:34culturali a cui dedicare attenzione, non viceversa, mostra appunto la testimonia in
02:40via indiretta, la qualità dei progetti che stiamo allestendo in Brescia Musei ed è per
02:45noi uno straordinario strumento di diffusione della conoscenza di questi eventi perché
02:50ovviamente Topolino è nelle mani dei nostri bambini e come già in passato ci auguriamo
02:58che siano i bambini a portare i genitori a vedere la mostra raccontata dalla storia
03:03originale. Ricordiamo la mostra Moretto Romanino Savoldo 1512-1552, una mostra che mette in
03:12scena l'animo umano da metà della settimana scorsa fino a 16 di febbraio, dal martedì
03:21alla domenica, abbiamo alcune note organizzative, dalle 10 alle 18, queste sono le note organizzative,
03:26giusto? Esatto, è una grande mostra che ci ha impegnato tantissimo e da tre anni che
03:32stiamo preparando questa mostra con prestiti da alcuni tra i più importanti musei del mondo che
03:39consentono di tornare a Brescia alcuni dei capolavori di questi grandissimi maestri Moretto
03:45Romanino Savoldo che sono i grandi maestri del rinascimento bresciano, ma questa mostra ha un
03:51carattere del tutto originale perché non è una mostra focalizzata soltanto sui maestri per far
03:59capire le tecniche di pittura, la grandezza della loro pittura, ma è una mostra che attraverso i
04:07grandi capolavori di questi tre grandi maestri illustra la storia straordinaria della nostra
04:14città in quei 40 anni che vanno dal 1512 sacco di Brescia, pensate all'epoca la città aveva 60.000
04:24abitanti nel 1500, vuol dire che era una delle 20 città più popolose d'Europa, quindi una città
04:31di grandissima importanza nel panorama europea, anche aveva ereditato la dimensione importante
04:39che aveva Brescia ai tempi dell'impero romano, quindi una città molto importante che
04:44viene letteralmente saccheggiata, distrutta, rasa al suolo da Gaston de Foix e dai francesi, perché
04:52i bresciani si erano ribellati ai francesi in quel momento dominanti perché volevano appoggiare
04:58Venezia, da un po' erano mai sotto il dominio veneziano, tutto sommato con Venezia che era ben
05:04lontana, si stava bene, era un'introterra ricchissima, quindi i bresciani appoggiano i veneziani, i francesi
05:11vogliono a tutti i costi recuperare Brescia proprio perché era una città così importante, affidano la
05:16riconquista a Gaston de Foix che fa su 60.000 persone 8.000 morti, stiamo parlando veramente
05:22di una strage, di un saccheggio tremendo. L'inizio della mostra è proprio il racconto tramite le
05:30opere date del saccheggio e distruzione di Brescia in sostanza. Da lì incredibilmente a pensarsi,
05:39da una grandissima tragedia, la città rinasce, ma rinasce come? Rinasce tramite le arti a 360
05:48gradi, assistiamo a una straordinaria fioritura della filosofia, della religione, in quel momento
05:54era un periodo di grandi contrasti, c'era la riforma protestante in arrivo, c'è questa
05:59mediazione bresciana, la pittura, la scultura, l'arte musicale, l'arte poetica. Troviamo in
06:07questi 40 anni lo sviluppo di tantissimi temi che sono incredibilmente anche temi
06:12oggi dell'attualità. La presenza delle donne. Veronica Gambara è su tutte, giusto? Veronica
06:19Gambara, grandissima poetessa cinquecentesca, ma anche Angela Merici che fonda un gruppo di
06:27donne che poi saranno la compagnia di Sant'Orsola, che sono né consacrate né sposate, quindi donne
06:35laiche che si occupano del prossimo, che iniziano a fare del bene in città diffondendosi, quindi
06:41un'idea straordinariamente moderna, fuori dagli schemi, ma tutti questi 40 anni bresciani sono
06:47una cucina. La musica, il violino, noi ci contendiamo con Cremona, l'origine del violino,
06:57questo è un violino cremonese straordinario che ci hanno prestato in mostra perché questa mostra
07:03si compone non solo di questi straordinari dipinti che vengono dai più importanti musei del mondo,
07:09ma anche di oggetti assolutamente straordinari che raccontano la vita della città in quel momento.
07:16Ovvero è proprio il rinascimento, ecco, la città poco conosciuta.
07:20Questo è il quadro dedicato a Sant'Angela Merici, Sant'Orsola e la compagnia delle Orsoline,
07:26da Sant'Angela Merici viene poi la compagnia delle Orsoline. È un racconto dell'ingegno bresciano,
07:33dell'originalità del rinascimento bresciano, che ha delle caratteristiche che poi influenzano
07:40tutta la pittura dei secoli successivi, in particolare Caravaggio, ma forgiano anche il
07:46carattere della città come lo riconosciamo oggi. L'animo umano in scena, l'abbiamo reassunto all'inizio,
07:52un carattere particolarmente originale e nello stesso tempo concreto, attento alle cose,
07:58ai bisogni semplici e umani della gente, così come la pittura, grande attenzione nel mondo
08:06delle opere di bene, grande attenzione, grande concretezza unita a grande originalità.
08:11Su tutti alleggia la figura di Fortunato Martinengo, prestato quel quadro da Londra,
08:21dalla National Gallery di Londra, 1512-1542 sono le dati di nascita e di morte di questo
08:28straordinario personaggio, che riassume lo spirito dell'epoca, perché lui era nel contempo un grande
08:35letterato, un filosofo, un pensatore e questo straordinario ritratto ce lo restituisce quella
08:43che è la sua pensosità, inquietudine, attenzione all'animo umano, come si diceva prima.
08:50Come si diceva prima, questo interrogarsi sul destino dell'uomo, lui ricchissimo di una
08:57delle famiglie più importanti di Brescia, lascia le cure delle cose mondane ai suoi fratelli e si
09:03dedica invece al pensiero filosofico, alla filosofia, con questa sorta di malinconia che
09:09testimonia la sua perenne dedizione a questa ricerca. Sotto il suo cappello c'è una scritta
09:17troppo desiderato, che cosa ha desiderato? Ci si chiede. Probabilmente il perfezionamento
09:23di questo desiderio di perfezionamento dell'animo umano, del cuore, della mente,
09:34di questa ricchezza, di questa elevazione che considera mai raggiunta, quindi questo desiderio
09:39che non si può realizzare, ma che ci dice quanto grande fosse l'aspirazione di questo
09:45uomo bresciano rinascimentale. Insomma una città che indaga la sua storia, la sua identità e la
09:52rappresenta attraverso i grandi capolavori della sua più grande stagione pittorica,
09:56questo è il voluminoso catalogo curato tra l'altro da Roberta Dada e altri studiosi,
10:02la curatrice della mostra, con l'anima del direttore Karadzioff, perché poi alla fine
10:08fino a tirare i fili ce la diete Karadzioff. Karadzioff ha dedicato sicuramente grande,
10:14tutta la fondazione, dicevo tre anni di lavoro per preparare questa mostra, il nostro comitato
10:21scientifico che l'ha studiato assieme al comitato scientifico di mostra, c'è questo bellissimo
10:28catalogo edito da Schirach che contiene numerosissimi saggi, che sono saggi sulla pittura,
10:36sull'arte di questi tre grandissimi esponenti del rinascimento bresciano, che configurano
10:42proprio una scuola nell'ambito del grande rinascimento italiano, riconosciamo le caratteristiche
10:48tipiche di questa scuola del rinascimento bresciano, con questa attenzione alla pittura
10:53della realtà, ma nel contempo ci sono molti saggi sulla storia della nostra città in quegli
11:02anni che preparano la storia successiva, è molto interessante anche perché istituisce
11:13dei percorsi nelle chiese della nostra città, non solo in Santa Giulia, ma la mostra ha
11:21anche altri appuntamenti nel Corrido 2 su tutti, ad esempio a Pigionia Santa Maria della
11:25Neve, a Pinacoteca ovviamente, poi a San Nazaro e Cesa la chiesa di San Clemente, c'è tutto
11:30un percorso di ramato nelle chiese, c'è la guida che troverete in mostra, come ben
11:38sappiamo questi grandissimi esponenti del rinascimento bresciano sono molto ospitati
11:45nelle nostre chiese e quindi c'è proprio tutto un racconto delle altre opere che stanno
11:49nelle chiese e che sono ricongiunte e poi la grande affresco di Moretto che sta al Circo
11:58del Teatro, che è aperto appositamente per le visite, di solito è chiuso, ma è aperto
12:03tutti i sabati e la mattina per consentire la visita di questo ciclo di affresco dell'edam
12:07meraviglioso che sta dentro il Circo del Teatro in Ghiadam.
12:11Ancora due cose Presidente, perché il tempo corre velocemente, la prima è questa rete
12:17che avete creato con altri musei a livello europeo e a livello internazionale, poi già
12:24numerose persone sono venute, ma anche l'invito alle scuole e ai giovani a vedere questa mostra.
12:28Sì, abbiamo numerosissime predotazioni di scuole, ne siamo molto felici, ma ovviamente
12:32siamo ben disponibili ad accogliere tutti quelli che volessero venire a vedere la mostra,
12:38molto importante come dicevi questi collegamenti con i grandi musei del mondo, devo dire che
12:46c'erano alcuni studiosi stupefatti dai prestiti, perché veramente li vedrete in mostra, sono
12:52prestiti che vengono dai più grandi musei del mondo, americani, inglesi, storici di
12:57Vienna, veramente musei di tutto il mondo, ci chiedono ma come avete fatto a ottenere
13:02questi prestiti, devo dire che è un riconoscimento della qualità del lavoro fatto in questi
13:09anni, i grandi musei del mondo ci riconoscono come interlecutori alla loro altezza, diciamo
13:16così, così come il nostro patrimonio, veramente abbiamo un patrimonio, custodiamo un patrimonio
13:20a Brescia di opere straordinarie, quindi anche gli altri musei saranno interessati.
13:24Mi pare che venga anche in città nei prossimi giorni, è già venuta la vice direttrice
13:32della metropolitana di New York, l'altro ieri è arrivata, è rimasta fatta un giro
13:38in mostra, è rimasta assolutamente colpitissima e veramente commossa, anche perché ci diceva
13:50che lei si è formata sui grandi del Cinquecento, quindi sono ricordi della sua giovinezza,
13:54ma ci ha fatto veramente complimenti anche per l'originalità della mostra, che come
13:59dicevo mette in scena non solo e non tanto la pittura, ma la storia della città attraverso
14:04la pittura.
14:05Ecco poi l'altra cosa importante e fondamentale è che la città finalmente continua il percorso
14:11della capitale della cultura, questa è un'altra tappa, giusto?
14:15Eh sì, diciamo che l'anno scorso abbiamo approfittato della visibilità della capitale
14:19della cultura per portare in scena Giacomo Ceruti, il nostro grandissimo esponente della
14:25pittura settecentesca che non era adeguatamente conosciuto né a Brescia, né in Italia, né
14:30in giro, o meglio, era conosciuto a Brescia ma poco fuori di Brescia, e quindi abbiamo
14:34approfittato di quella visibilità per mettere in luce Giacomo Ceruti, quest'anno dovevamo
14:39tenere alto la torcia della capitale della cultura, siamo ancora capitale della cultura
14:47e quindi abbiamo invece chiesto aiuto ai nostri tre grandissimi del rinascimento per
14:52tenere alta appunto in città questa vocazione ad essere grande capitale della cultura.
14:57Ecco vorrei chiudere e poi le lascio ancora un minuto, siamo in chiusura proprio ancora
15:01con Topolino, abbiamo aperto con Topolino, cosa scrive appunto Topolino nel numero del
15:0516 di ottobre, il nostro viaggio comincia con Fortunato Martinengo, un gentiluomo del
15:11rinascimento che nel breve corso della sua esistenza, arco 1512-1552 mostrò in più
15:19occasioni e interesse spiccato per le arti e la musica, al punto che il pittore Moretto
15:24gli dedicò il ritratto di Gentiluomo, uno dei più affascinanti del Cinquecento, quello
15:30che abbiamo visto prima. Con cui si chiude la mostra, abbiamo raccontato la storia di
15:35questo grandissimo personaggio che non era noto fino ad oggi e che adesso diventa l'eponimo
15:41e la figura di riferimento di questa grande mostra.
15:43Bene, una grande mostra da vedere, ricordo ancora dal lunedì alla domenica, dalle 10
15:49alle 18 e poi di contorno tantissime altre iniziative fino al 16 di febbraio.
16:03Non perdetevela perché è davvero una mostra straordinaria.
16:06È bellissima, grazie Presidente, complimenti ancora, buon lavoro, adesso vi aspettano ancora
16:10mesi di impegno e noi ci fermiamo un attimo per la pubblicità.
16:14Ed ora il nostro ospite qui in studio, il comandante della Polizia Locale di Travagliato
16:30e Cazzago San Martino, Marco Romano. Buonasera comandante.
16:34Buonasera, buonasera a tutti. Grazie per aver accolto il nostro invito.
16:37Dicevo in apertura che sulla nostra strada purtroppo si continua a morire tutti i giorni
16:42praticamente, se non un incidente mortale, un grave incidente.
16:46Dall'inizio dell'anno ben 50 morti sulla nostra strada, praticamente più di un morto
16:52alla settimana.
16:53Sì, i dati sono allarmanti, i dati ufficiali su cui lavoriamo sono quelli del 2023, quelli
17:02che ci danno un po' l'idea della direzione in cui stanno andando gli eventi.
17:06Il 2023 si è concluso con 3.039 morti sulle strade in Italia, la nostra regione, la nostra
17:14provincia sono tra quelle più colpite.
17:16Sono dati sicuramente preoccupanti che parlano di 8 vittime al giorno, se facciamo una media.
17:22Sono veramente tante, sono 166 mila incidenti, 225 mila feriti e complessivamente un costo
17:32sociale che si aggira attorno a 18 miliardi di euro all'anno, siamo vicini all'1% del
17:37PIL.
17:38Un dramma continuo e costante, la causa principale, la velocità, la disattenzione, la mancata
17:47mutazione magari anche delle strade a volte, soprattutto in questo periodo di maltempo.
17:51Sicuramente non possiamo parlare di una causa univoca, si parla sempre di concause che assieme
17:59contribuiscono a creare questi numeri così considerevoli.
18:03Sicuramente la velocità, sicuramente la distrazione, che poi sono i dati statistici che ci troviamo
18:08ad analizzare, sicuramente l'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti possono contribuire,
18:17ma anche la cattiva manutenzione delle strade può contribuire a portare avanti un numero
18:24che è già così alto.
18:26E poi il dramma è che sono colpite tutte le fasce d'età, ma soprattutto quelle più
18:32deboli, i giovani, gli anziani, i pedoni, i ciclisti.
18:36Sicuramente facciamo una considerazione sia sulle fasce d'età, ma anche sulla tipologia
18:42di utenti, quindi gli utenti che noi consideriamo deboli ci sono degli osservatori dedicati
18:46che guardano sia quelli che sono i pedoni, sia i conducenti di velocipedi o di monopattini
18:52o di altre strutture che possono essere utilizzate per la micromobilità.
18:57E poi parleremo del codice della strada, perché ci eravamo lasciati un anno fa dicendo, arrivata
19:02la proposta del nuovo codice della strada, a un anno di distanza, a che punto siamo?
19:06Poi andremo invece in Ucraina, però adesso facciamo il punto sul nuovo codice della strada.
19:10Sul nuovo codice della strada non siamo andati molto avanti, abbiamo fatto qualche progresso,
19:17ma non così considerevole.
19:18Adesso c'è stato un primo disegno di legge portato all'attenzione delle Camere a marzo
19:23di quest'anno e si pensa possa prodare una nuova versione con qualche emendamento in
19:31Senato per il prossimo mese.
19:33È passato un anno e comunque è in vigore ancora il vecchio codice della strada, giusto?
19:39Voi utilizzate ancora quello?
19:41Esatto, è passato un anno e ad oggi non è cambiato niente.
19:44Ancora tutto fermo.
19:45Rimangono e parliamo ancora, perché adesso andiamo in Ucraina da Ljuba, la nostra giovane
19:50conoscente.
19:51Buonasera Ljuba.
19:52Buonasera.
19:53Dunque è passato, ormai sono quasi tre anni di guerra, vi accingete ad affrontare un inverno,
20:03anche questo inverno, molto difficile immagino.
20:06Stiamo già preparando, soprattutto vedo che stiamo preparando, perché vedo che la gente
20:15si sta preoccupando, però comunque abbiamo tante città che vivono nella fronte di tutto
20:21questo casino che sta succedendo e comunque non hanno la possibilità nemmeno di essere
20:28nella casa sua, perché continuano a spostare tanta gente dalle religioni di Novi Scopi,
20:36da Sume, dall'altro e rimandano tutti qua e comunque è sempre così, tu vivi sempre
20:46nella guerra, sempre nei pensieri, nei pericoli, ogni sera senti arrivare i droni che continuano
20:55a bombardare, comunque è sempre così, comunque la vita è sempre in mezzo alla guerra, non
21:02ci sono dei giorni bellissimi, perfetti, c'è la vita e stiamo vivendo come stiamo
21:10vivendo.
21:11Ecco abbiamo visto le immagini di un bombardamento tra l'altro di un ospedale dove erano ricoverati
21:17i bambini purtroppo.
21:18Eh sì, hanno bombardato, Okhmadite è uno dei più grandi ospedali ucraini dove operavano
21:27tanti bambini e comunque facevano delle operazioni proprio spettacolari che venivano dappertutto
21:36i bambini, venivano da tutti i paesi e tanti bambini erano proprio malati, tanto malati
21:41e comunque per fortuna di solito quando accendono le serene tutti i bambini vanno giù nei bunker,
21:49nascondono, ma però tante volte accendono le serene, aspetti due secondi e senti già
21:57che è arrivato, cioè è proprio così veloce che tante volte non hai tanto tempo per nasconderti
22:05e proprio è tutto intorno anche un minuto o due così e ti arriva già, però per fortuna
22:13nel caso di quell'ospedale sono tutti i bambini che hanno processo giù e tanti erano salvati,
22:19però comunque ci sono tanti bambini che erano collegati a quella cosa che tiene la vita,
22:25non lo so come si chiama.
22:27Le plebo, le macchine, sì.
22:29Ecco, bravo, sì, per quello comunque tanti soffrivano per quello perché non puoi far
22:37procedere tutti i bambini dell'ospedale giù proprio veloce e in tutti così quanti.
22:44Ricordiamo la storia di Liù perché lei è stata in Valle Camonica accolta da una famiglia
22:49della Valle Camonica, si è sposata un mese dopo l'inizio della guerra, l'invasione russa
22:54nel febbraio del 2022, si è sposata due mesi dopo, ricordiamo il matrimonio sotto delle
23:01cascate di ghiaccio, ha avuto una bambina, l'abbiamo sentita prima piangere, sta bene
23:06la bambina, giusto? Quanto ha, un anno adesso?
23:10Un anno e due mesi.
23:12Ecco, il marito è sotto le armi o è a casa?
23:16Lui sta lavorando per le armi.
23:18Nella fabbrica d'armi?
23:20Non fa proprio la parte lì più brutta, però per fortuna possiamo difendere da posti un
23:28po' più sicuri.
23:30Diciamo che la vita in guerra, noi non la viviamo per fortuna, voi purtroppo da quasi
23:36tre anni la vivete, è una vita difficile, drammatica.
23:39Gli aiuti vi giungono comunque dall'Italia perché so che l'associazione domani Zafra
23:45di Darfo Guario Terme continua a mandarvi roba, in luglio vi ha mandato 30 letti, due
23:51furgoni di aiuti sono partite in ottobre, altri arriveranno a novembre.
23:55Cosa vi serve di più?
23:56Aiuti alimentari, farmaci?
23:58Di cosa avete bisogno?
24:00Ultimamente soprattutto il bisogno di cose calde perché sta arrivando l'inverno, l'inverno
24:07di solito qua è molto freddo, abbiamo meno dieci, meno quindici, capita che abbiamo l'inverno
24:14con meno cinque, ma comunque è un inverno difficile per la gente che non avrà eldritch
24:20d'acqua giorni e giorni.
24:22Stiamo aspettando proprio un brutto periodo di inverno, non lo so adesso come facciamo
24:29in tutto, però vedo che avere coperte, le possibilità di scaldarsi, questo è il modo
24:39a sopravvivere soprattutto questo inverno perché continua a bombardare tutte le sisteme
24:46energetiche che abbiamo e se riescono a tenerci e da costruirli così veloce, non lo so,
24:57cioè questo è proprio uno dei problemi più grandi che abbiamo per adesso, è inverno
25:04e sarà brutto e difficile e stiamo aspettando quello che ci sarà, ma comunque ringraziamo
25:11ancora tanto a Domani Zavtra, a tutti, tutti gli italiani che aiutano, a tutti che danno
25:17anche il minimo, ma è sempre grande, sempre tanto, sempre un aiuto e una possibilità
25:25di sopravvivere.
25:26Ricordo Ligua che tu non possiamo dire dove ti trovi, sei dalle parti di Kiev, diciamo così,
25:32quindi più o meno il conflitto lo senti tutti i giorni anche tu.
25:36Questa guerra ha provocato fino ad adesso mezzo milione di morti fra i russi, centomila
25:40morti fra gli ucraini, popolazione civile, soprattutto donne, anziani e bambini.
25:48Cosa ti aspetti in futuro? Hai fiducia in qualcosa? Hai un po' di ottimismo? Te lo
25:54aiuta sicuramente ad alzare l'ottimismo la bambina che è lì di fianco a te.
25:58Cosa vorresti avere, diciamo, verso le feste natalizie?
26:04Comunque sto vivendo già a Kiev, già nel posto più brutto, non è proprio più brutto,
26:11ci sono molto più brutti i posti di Kiev, però qui te la senti tutti i giorni, quasi
26:19tutti i giorni, tu senti i bombardamenti, la senti che arrivano i droni, arrivano i
26:23missili e diciamo un po' di tutto, però io adesso non ho qualche futuro bello, cioè
26:32in senso che non ho qualche speranza di qualcosa che sarà bellissimo.
26:38Vedo che tutto questo conflitto sta andando più avanti e sempre sta peggiorando perché
26:47arrivano gli aiuti, ma arrivano gli aiuti anche per i russi e comunque tutto questo
26:54conflitto non si vede il fine. Non puoi proprio stare qua tutta la tua
27:01famiglia, non puoi andare via perché ormai qui abbiamo la vita, abbiamo la famiglia,
27:08bambini, scuole, tutto qua, amici, non possiamo proprio tutti scappare da qui.
27:16E allora l'unica cosa che io vorrei sinceramente è che tutto questo finisca presto e possiamo
27:21tornare a casa nostra, vivere normalmente, non svegliarsi tre o quattro volte di notte
27:28e scappare giù nei bunker perché arrivano questi missili, è questo.
27:36Vorrei proprio solo vivere tranquillamente la vita senza sapere che stasera, cioè stanotte
27:44ti svegli già morta con tutta la famiglia, che questo è proprio un sogno più brutto
27:49che per ora ho nella mia testa. Ma comunque non è che sempre stiamo vivendo
27:56nella guerra, sì siamo nella guerra, però abbiamo qualche speranza nella testa, troviamo
28:03anche noi qualche giorni belli, andiamo anche a fare dei nostri belli giri, proviamo a
28:10aiutare tanto i militari, fare tante cose per far dimenticare tutto brutto che c'è
28:17e allora la speranza è solo avere la vita calma e serena.
28:22La speranza che vogliamo anche noi per voi, veramente Liuba, veramente gli auguri, speriamo
28:27che questa guerra finisca il più presto. Hai detto una parola importante, vogliamo
28:31rimanere qui perché questa è la nostra casa, ti auguriamo di rimanere il più possibile,
28:36grazie Liuba, ci sentiremo ancora prima di Natale, ancora auguri, grazie, salutaci la
28:43bambina, comandante, drammatica situazione, poi sentite da una giovane che vive lì, che
28:49non vuole abbandonare il proprio territorio, è importante questa testimonianza.
28:53La testimonianza è molto importante, sì, sono una zona di guerra che adesso stiamo
28:58vivendo sia in Ucraina sia in Israele, gli scenari si stanno moltiplicando.
29:05Difficili, tornando alla nostra tematica, non sono meno drammatiche ma anche abbastanza
29:12importanti per noi questa sicurezza sulle strade, si muore troppo abbiamo detto, ci
29:17sono troppe concause, velocità, droghe, alcol, mancata manutenzione delle strade,
29:24questo benedetto codice nuovo dovrebbe aiutarvi a lavorare un po' meglio, no?
29:29Ci auguriamo fortemente che possa essere un sostegno e uno strumento di lavoro per
29:34tutte le forze dell'ordine che operano quotidianamente sul territorio.
29:38Ovviamente vedremo quando ci sarà un'entrata in vigore, un test ufficiale con successivamente
29:44anche tutti i decreti attuativi che poi saranno ugualmente importanti perché abbiamo tante
29:50norme che stanno ancora nel cassetto perché poi mancano questi decreti che le mettono
29:57in vigore al 100%, che consentono di applicarle.
30:01E qual è che testimonianza può raccontare, cosa vede sulla strada?
30:05Cosa le fa più paura?
30:07L'arroganza di magari qualcuno che ha perso anche i capelli o giovani sotto l'effetto
30:13delle sostanze stupefacenti?
30:15Bisogna dire che ce ne sono tante di cose che ci devono fare.
30:20Le casistiche più frequenti?
30:22Sicuramente la distrazione è un qualcosa che oltre a far paura possiamo vedere tutti
30:29i giorni e ce l'abbiamo sotto gli occhi perché capiterà a tutti muovendosi in macchina
30:35di vedere altri conducenti che sono intenti a conversazioni al cellulare o magari impegnati
30:41a portare avanti qualche chat o addirittura su qualche social network o peggio ancora
30:46come si era verificato qualche tempo fa in un caso clamoroso a creare contenuti per il
30:51social network mentre si era alla guida magari anche di auto potenti.
30:55Le circostanze possono essere veramente tantissime e dobbiamo temere tutto in realtà.
31:02Una delle cose fondamentali, uno dei tanti aspetti che non bisogna sottovalutare quando
31:10si parla di sicurezza stradale è la cultura stessa della sicurezza stradale.
31:15Tornare nelle scuole e tornare da quelli che saranno i nostri futuri automobilisti per
31:22cercare di riportare un po' l'attenzione ai livelli che merita.
31:28Educazione civica soprattutto, fondamentale.
31:31Educazione civica ed educazione stradale.
31:35Assieme poi i controlli perché dove hanno messo ad esempio i tutor gli incidenti sono
31:42diminuiti, voi usate anche il drone non mi pare?
31:45Sì, noi nell'ambito di un progetto portato avanti da una delle tante associazioni che
31:50operano sul territorio che è il gruppo rotariano comunitario Safety Road for Life siamo un
31:57ente capofila di questo progetto che si occupa di effettuare i rilievi degli incidenzi stradali
32:03con l'utilizzo di droni che consente di avere dei rilievi a basso costo e molto precisi
32:09ma al contempo tenendo in sicurezza gli operatori che si trovano su strada e liberando la strada
32:15il prima possibile.
32:17Sono tanti i progetti che si sono avviati come si diceva prima per l'educazione stradale
32:23stiamo portando avanti un progetto che si chiama Alfieri della sicurezza, partirà la settimana prossima
32:28e sia con lezioni frontali che con lezioni tenute online da remoto andiamo a toccare
32:34le scuole di un po' tutta Italia e serve appunto per formare giovani ragazzi che a loro volta
32:40possano trasmettere il concetto della sicurezza stradale ai loro coetanei perché tante volte
32:46un messaggio che viene portato da un coetaneo può andare a toccare delle circostanze
32:51dove noi non riusciamo a portare il messaggio.
32:53Delle sensibilità che voi non date perché il vigile o il poliziotto
32:58hanno delle soggezioni e paure.
33:00Noi siamo comunque visti come controllori e da questo punto di vista
33:03più che un inaspirimento delle sanzioni ci auguriamo sempre che arrivino risorse
33:08per poter aumentare i controlli perché è così che si fa anche prevenzione
33:12oltre che repressione.
33:14Rimanca perché a proposito di giovani ora c'è la consueta clip
33:20dello psicanalista Pino Maiolo che parla di autolesionismo partendo da un drammatico
33:27fatto di cronaca accaduto la settimana in provincia di Ancona.
33:44La tragica storia di Leonardo, 15 anni da Senigallia, vittima di bulli
33:51che di recente si è tolto la vita con la pistola del padre,
33:56ci impone di riflettere.
33:58Partiamo dal silenzio e dalla solitudine.
34:01I adolescenti che stanno male spesso silenziano in maniera totale il loro dolore.
34:08Lo nascondono e non lo mostrano a nessuno.
34:11Non lo dicono a parole ma lo narrano con il linguaggio del corpo
34:15anche perché gli adulti di solito non lo intercettano
34:19e invece si aspettano che i figli dicano come si sentono.
34:24I ragazzi invece a quell'età non parlano da soli
34:28e se tu li interroghi rispondono a monosilabi.
34:31Dovremmo insegnare loro l'arte del dialogo e smetterla con gli altri
34:37Dovremmo insegnare loro l'arte del dialogo e smetterla con gli interrogatori
34:42se vogliamo che si racconti.
34:44Nel caso specifico, per la verità, Leonardo ha parlato.
34:48Ha detto delle angherie, delle vestazioni subite,
34:52ha chiesto aiuto per far smettere insulti e umiliazioni
34:55ma la maggior parte tace.
34:58Non sa che si può e si deve denunciare il bullo o il gruppo che insulta,
35:03prende in giro o minaccia.
35:06Non sa che ci sono le leggi come la numero 70 del 17 maggio 2024
35:11che prevede di segnalare le offese e far smettere le angherie.
35:17Molti si isolano dalla realtà sociale, dalla scuola, dai compagni
35:22e si ritirano dalla loro sofferenza.
35:25E non di rado che nasce da qui l'autolesionismo
35:29che non è un desiderio ma una specie di illusoria soluzione
35:34come dire, star male per star bene.
35:39E allora cominciano a tagliarsi ai pulsi, alle caviglie, all'addome
35:44per gestire un dolore che non sanno gestire.
35:47E questo succede perché in adolescenza il corpo diventa
35:50lo spazio delle trasformazioni, il contenitore di quel mondo interno
35:54sconosciuto, scarsamente esplorato perché alle emozioni
35:58non viene data grande attenzione.
36:02Nel corpo allora esplode la sessualità e le sue imbarazzanti pulsionalità
36:07mentre la tempesta ormonale si alterna all'ansia e all'angoscia.
36:12Ecco, il cutting, cioè tagliarsi con delle lamette il corpo
36:19non è una punizione ma un malessere che peraltro non sembra pericoloso
36:25ma non va mai sottovalutato perché potrebbe diventare consistente
36:29e far aumentare i pensieri autodistruttivi e suicidari.
36:32In ogni caso per l'autolesionismo c'è bisogno di adulti attenti,
36:37responsabili, capaci di accorgersi presto dai tagli abilmente tenuti nascosti
36:43da braccialetti, felpe lunghe.
36:46Devo dire che se ci si accorge non serve un interrogatore poliziesco
36:52ma è più importante accettare la sfida educativa e trovare la forza
36:57di comprendere e accogliere il dolore del figlio, la sua fragilità, le sue preoccupazioni.
37:10Comandante, autolesionismo giovanile è un tema drammatico
37:13ma anche chi va sulle strade a 200 km all'ora è una sorta di autolesionismo ai 180 km all'ora?
37:19Potremmo parlare di autolesionismo stradale
37:22Come abbiamo detto prima gli incidenti, ahimè, capitano.
37:25Ci sono una serie di concause.
37:27Chiaramente se procede una velocità che è due volte rispetto a quella del limite consentito
37:32è chiaro che gli eventi diventano molto più catastrofici.
37:36E quindi sì, è un richiamo per tutti alla responsabilità.
37:41E' fondamentale quella. Quando si guida cintura di sicurezza è fondamentale, giusto?
37:46Assolutamente, cintura di sicurezza ma se pensiamo ai ciclomotori e motocicli
37:50pensiamo all'utilità che possono avere i caschi integrali
37:53in luogo dei caschi jet che sono quelli aperti.
37:56E' sempre, ripeto, un richiamo a un atteggiamento responsabile
38:00e a rispetto civile delle norme per noi stessi, per chi viaggia in auto con noi
38:05e per gli altri utenti della strada.
38:07Stop all'uso del telefonino.
38:09Stop all'uso del telefonino, assolutamente.
38:12Stop all'uso del telefonino, stop all'uso dei social network
38:16e stop a tutti quei comportamenti che rischiano di mettere a repentaglio
38:20la sicurezza e talvolta la vita delle altre persone che utilizzano la strada.
38:24Perché ricordiamo 50 morti fino ad oggi sulle strade del Bresciano
38:28e sono tanti, tantissimi purtroppo.
38:30Sono tantissimi e sul trend del 2023 ci azzardiamo a dire 8 virgola morti al giorno.
38:388 persone in Italia che escono di casa e non sappiamo se rientrano dei loro familiari.
38:44Molte volte anche non per loro stessa responsabilità, ma dirette responsabilità.
38:49Molte volte per comportamenti che non dipendono dalla loro volontà, per colpa di qualcun altro.
38:56Ecco, rispettiamo quindi la strada, rispettiamo i limiti, i divieti.
39:00L'ultimo appello in 10 secondi Comandante, anche se non c'è il nuovo codice della strada?
39:04Anche se non c'è il nuovo codice della strada mantenete sempre un atteggiamento responsabile alla guida
39:10e cercate sempre di vedere le situazioni di pericolo prima ancora che si concretizzino.
39:14Grazie Comandante, come sempre per la disponibilità.
39:17Grazie a voi per essere stati con noi, buona serata e buonanotte.