• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Perché l'antisemitismo in ogni sua espressione è del tutto inaccettabile,
00:05anzi con decisione è rifiutato? Perché esso contraddice almeno tre grandi
00:13verità sulle quali credo sia indiscutibile il consenso da dare.
00:20La prima grande verità è che la tradizione ebraica, quella biblica, quella
00:25profetica, quella più in generale scientifica, culturale, nella storia, ha
00:30dato all'umanità degli apporti straordinari. Negarne il valore, negare
00:36questo contributo che la cultura ebraica ha dato al mondo significa negare la
00:43profondità stessa del pensare, del cercare, dello sperare. In altre parole
00:51l'ebraismo, attraverso la voce di quello che noi chiamiamo Antico Testamento, ma
00:57poi attraverso gli altri contributi, ha dato all'umanità molta luce di cui
01:03dobbiamo essere grati. In secondo luogo c'è un valore per i cristiani dell'ebraismo
01:10che è indegabile. Secondo quello che più volte anche i documenti della Chiesa in
01:17questi anni hanno ribadito, Gesù è ebreo e è ebreo per sempre. Dunque accettare Gesù
01:26per un cristiano significa accettare il popolo da cui viene, amare quel popolo,
01:31riconoscere che non sarebbe comprensibile fino in fondo il messaggio che Gesù ha
01:36dato all'umanità senza questa radicazione nel mondo ebraico di cui
01:42Gesù è figlio. Ecco perché per un cristiano l'antisemitismo è una forma
01:48di contraddizione con se stesso, di negazione della sua più profonda
01:53identità e verità. E finalmente questo vale per la Chiesa tutta.
01:58Secondo Paolo, in un testo molto bello e significativo della Lettera ai Romani,
02:06il popolo di Israele, o meglio la fede di Israele, è la santa radice della Chiesa e
02:12allora negare il valore di questo apporto dell'ebraismo anche al cristianesimo e
02:21alla realtà della comunione ecclesiale significa renegare se stessi come popolo
02:28di Dio, come Chiesa. In altre parole, se la radice dell'albero cristiano è la
02:35fede di Israele, l'antisemitismo colpisce al cuore l'albero stesso, il
02:42cristianesimo. Non si può essere insomma cristiani, non si può essere Chiesa
02:47senza amare lo straordinario apporto che Israele, la fede ebraica, ha dato e dà al
02:54mondo e senza coltivare dei rapporti di rispetto, di dialoghi, di collaborazione
03:02con coloro che sono eredi di questa grande tradizione e che nella storia la
03:08rappresentano con apporti sempre nuovi e creativi. Il documento scritto a 50 anni
03:17da nostra età, che fu il testo con cui il Vaticano II riconobbe l'apporto unico
03:22con Israele nella Chiesa cattolica, e il documento Roma e Gerusalemme che i
03:29rabbini ortodossi del mondo hanno espresso qualche anno fa, mostrano come
03:34questo rapporto tra la Chiesa cattolica e Israele sia un rapporto di straordinaria
03:39fecondità e importanza per entrambi, fondato sul reciproco rispetto, sulla
03:45reciproca accettazione di conoscimento della dignità dell'altro, ma anche sullo
03:52scambio e collaborazione che, grazie ai dialoghi che si sono moltiplicati negli
03:57ultimi anni, possono veramente apportare all'uno e all'altro, agli interlocutori ma
04:04all'umanità intera, una straordinaria dovizia di luce e di sostegno per
04:11costruire cammini di verità e di pace per tutti.

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