Cinematografo Incontra S.E. Cardinale Matteo Maria Zuppi

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Trascrizione
00:00Siamo molto grati, è un gesto importante di stima, di riconoscimento, di sostegno alla nostra azione.
00:07Grazie a Eminenza per essere riuscito ad essere con noi.
00:10Tanto grazie, grazie per l'opportunità, grazie a Don Davide, grazie a tutti gli ascoltatori.
00:20Saluto anche TV2000 che ci ha diverso anche un altro modo sia di usare l'arte che il cinema,
00:30ma anche appunto di trasmettere tanti conteguti a queste persone immagini.
00:34Un'umanità così tanto in ricerca, così tanto inquieta, così tanto confusa, un po' scurtita.
00:41Il professor De Rita dice che siamo sonnambuli e qualche volta ho paura che anche le arti
00:47sono diventate un po' sonnambuli.
00:50Ovviamente l'ho molto colpito e mi ha colpito anche il fatto che lui è andato a farlo vedere in Senegal
00:57e giustamente per far capire ai ragazzi che hanno vissuto quel sogno, quella avventura,
01:06quel desiderio che ha descritto così bene ascoltandoli tanto e per dire guardate che succede questo.
01:15Quella mamma e quella bambina morti nel deserto, drammatica e tenerissima allo stesso tempo.
01:26La bambina si mette un po' sotto, la mamma deve cercare protezione.
01:31A me la cosa che mi ha commosso di più del film è il ragazzo che torna dietro,
01:35che non può accettarlo, forse dovremmo anche impararlo anche noi,
01:40che non si può accettare che uno muoia così e che la solleva e la porta su.
01:45Ecco, forse direi che dovrebbe essere un impegno per tutti quanti a vedere quello che succede
01:52e anche forse a tirar su qualcuno da quell'inferno a cui accettiamo che tanti finiscano la loro vita.
01:59Lui è cresciuto con il neorealismo, la prossima volta che gli chiedo se ha visto Miracolo a Milano
02:05che a lui piace moltissimo, perché è strano, è un neorealismo fantasioso, come dire, poetico.
02:14Mi era venuta in mente anche quella cosa di Mantello che solleva, con quelle pezzi di poesia che c'è.
02:27Lui è cresciuto con quel film, credo che più volte abbia parlato proprio del cinema e del neorealismo
02:36come qualcosa che lo ha aiutato tanto nella sua formazione.
02:43Credo che l'arte, per fortuna, ha una capacità di digenerazione per cui la vuole scordire.
02:54Aggiungerei forse il problema del consumo. Cerchiamo qualche volta a far produrre anche quello che
03:03prima capisce quello che può essere venduto perché poi ovviamente c'è una logica commerciale,
03:10temo, che condizioni un po'. Però nonostante tutto questo, l'arte ha delle cose bellissime,
03:19come penso quello che avete visto questi giorni, sorprendenti, coinvolgenti, con tanta umanità.
03:27Con questo penso giusto che nonostante tutto, per fortuna, l'umano e la persona ce la fanno.
03:38In questo c'è l'attenzione, perché il mondo cattolico è un'accezione molto larga, ripeto,
03:46perché non è l'etichetta. Poi ci deve stare, non è che io penso che non ci deve stare,
03:51non è che c'è un problema contrario, non facciamoci riconoscere, come dicevano i miei padri
03:57quando uscivo di casa, non fatevi riconoscere purtroppo.
04:02Non pensi che di tutt'altro.
04:06Però mi interessa molto di più che quello che noi portiamo nel cuore, appunto,
04:14e che lo sappiamo dire con tanta libertà, con tanta creatività. Qualche volta ci mettiamo noi stessi
04:22tanti gesti, tanti limiti. Penso che invece se al centro c'è davvero una persona
04:29e poi c'è l'arte e la bellezza di raccontarla e di appassionare sulla straordinaria cultura
04:36che sono una persona.
04:37Niente da aggiungere, quello che il Cardinale ha già detto bene.
04:41La questione della cultura cattolica non sta nella risposta.
04:46Noi non cerchiamo, parlo del cinema, dello spettacolo, ma anche di altri che, appunto,
04:52nel mondo cattolico si occupano di arte. Noi non cerchiamo la risposta cattolica,
04:55cioè il film cattolico, il libro cattolico, perché se vogliamo vedere video-catechismo
05:01guardiamo video-catechismo e se vogliamo leggere un libro cattolico abbiamo la Bibbia.
05:06Cioè per un cristiano la risposta c'è già, c'è Gesù Cristo, c'è l'antropologia cristiana,
05:11c'è il Vangelo. Quello che manca oggi in questa società intorpedita, come diceva prima
05:16sua eminenza, come diceva anche Cristina, sono le domande.
05:20Cioè non ci passiamo più domande, ci va bene tutto.
05:23Ci va bene che si nasca e si muoia in un certo modo o nell'altro,
05:26ci va bene che la gente viva o non viva, ci va bene che i barchi dei migranti affondino
05:31e va bene, non si capisce bene quale sia il problema, che i giovani siano dispersi,
05:36non abbiano proposte, ci va bene tutto. Siamo in una società anestetizzata.
05:40Dov'è il cinema cattolico alla Mostra di Venezia?
05:43È in tutte, in quell'opera, che fanno le domande, che ci chiedono
05:46ma è giusto morire da soli? Il film di Almodovar, il rapporto padri e figli,
05:52la questione della guerra, abbiamo visto, non la guerra rappresentata, ma gli effetti della guerra.
05:58Ci rendiamo conto di cosa lascia la guerra delle generazioni, generazioni e generazioni.
06:04Ecco, questo è il film cattolico, cioè il cinema che solleva le domande,
06:08scuote le coscienze e apre la possibilità della risposta che è Gesù Cristo,
06:12che è già lì, è chiaro, è il cammino verso la risposta che ci manca,
06:15cioè la domanda.
06:16Qual è l'argomento che o manca o che vi piacerebbe venisse troppo applicato?
06:20Sono quelli della vita, una cosa sui giorni sicuramente, cioè provare a raccontare i sentimenti,
06:29le ferite, i libidi, i sogni, le delusioni e l'altro forse penso che sul discorso degli anziani
06:40e della bellezza, della fragilità, dell'essere anziani come una grande opportunità
06:50di capire la profondità della vita, penso che è anche la bellezza della vita.
06:57Poi c'è tutto un attimo lì che c'è la nascondimento ovvia,
07:01cioè ti va proprio il film di Matteo perché uno scopre di che stiamo parlando,
07:06perché poi le immagini, tanto più così crude anche, perché poi il poetico è anche
07:13un pugno nello stomaco il film lì, molto duro, molto severo.
07:20C'è un altro film, ecco, di questo non ricordo perché,
07:24quest'anno sono 80 anni dell'esilio di Mazzaponto e c'è un film che aveva Angela.
07:35Di Ritti, Giorgio Di Ritti.
07:37L'uomo che verrà, l'uomo che vede.
07:40Io consiglio a tutti di darci una ribassata per essere un po' più seri sul nostro passato
07:47per scegliere un po' di più il nostro futuro.
07:49Quello che ha dato questo incontro, abbiamo parlato delle capacità dell'arte
07:53di aggregare e di cambiare.
07:55Penso che mi ha aiutato senz'altro a confermarmi di quanto il cinema può essere
08:05un strumento importantissimo di conoscenza da tutti i due punti di vista,
08:11per far parlare, far vedere chi non è visto e chi non è ascoltato
08:16e anche per far aiutare tanti che non si rendono conto a prendere tanti pezzi
08:22della loro e nostra realtà.

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