Pontida, 5 ott. (askanews) - "Chiedo scusa a nome loro, sono 4 scemi". Così Matteo Salvini prende le distanze dai cori offensivi intonati dai giovani leghisti a Pontida contro il segretario di Fi Antonio Tajani. "Tajani è un amico, un alleato, e nel momento in cui c'è il rischio di una guerra mondiale, le beghe interne non interessano a nessuno. Ogni alleato è un amico, è un fratello, i problemi semmai stanno a sinistra. Mi dispiace che sul prato di Pontida qualcuno abbia mancato di rispetto".
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NovitàTrascrizione
00:00Chiedo scusa a nome loro, sono quattro scemi.
00:03Erano più di quattro?
00:04Cinque scemi.
00:06Tajani è un'amica, un alleato.
00:09E in un momento in cui, spero di noi, faremo il possibile per evitarlo.
00:16C'è il rischio di una guerra mondiale devastante alle porte.
00:21Lavoro e prego perché tra Iran e Israele non si arrivi allo scontro finale.
00:27Così come tra Russia e Ucraina non si può perdere tempo in veghe interne che non interessano a nessuno.
00:37Per me ogni alleato è un amico, è un fratello.
00:40I problemi, semmai, non i nemici.
00:42Non ho nemici.