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CortometraggiTrascrizione
00:00La riforma fiscale italiana, pur animata da intenzioni positive, sta suscitando preoccupazioni
00:09tra i professionisti e gli esperti del settore. Uno degli obiettivi principali della riforma
00:13è semplificare il sistema fiscale, uno dei più complessi al mondo, riequilibrando il
00:17rapporto tra cittadini e fisco e riducendo gradualmente la pressione fiscale. È quanto
00:21emerso durante il CNPR Forum Riforma fiscale il punto della situazione e le prospettive
00:26future, promosso dalla Cassa di Previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili,
00:30presieduta da Luigi Pagliuca. Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività Produttive
00:35della Camera, ha evidenziato l'importanza dei decreti attuativi, alcuni dei quali includono
00:39provvedimenti come la rateizzazione degli acconti di novembre e incentivi alle assunzioni
00:43promossi dalla Lega, segnalandone i principi guida.
00:47Semplificare il fisco, perché è tra i più complicati al mondo, gradualmente ridurre
00:52la pressione fiscale e riequilibrare soprattutto il rapporto cittadino-fisco, non dico un fisco
00:59amico, ma un fisco un po' meno nemico, erano e sono tra gli obiettivi di questa riforma
01:06fiscale. Tuttavia, secondo Antonio Misiani, vicepresidente
01:09della Commissione Programmazione Economica e Bilancio del Senato, l'attuazione della
01:13riforma procede a un ritmo troppo lento. Dei 64 provvedimenti previsti, solo 17 sono stati
01:18approvati e la scadenza per l'approvazione dei testi unici è stata posticipata al 2025,
01:23creando il rischio di ulteriori ritardi. Il concordato preventivo bienale nella riforma
01:30fiscale del governo Meloni è indubbiamente un pilastro, un punto estremamente importante.
01:36Il problema è come è stato concretamente costruito. Fabrizio Sala, parlamentare di
01:42Forza Italia e Commissione Finanza Montecitorio, ha difeso il governo, sostenendo che il rinvio
01:46è giustificato dalla necessità di elaborare testi che rispondono alle esigenze attuali
01:50e abbiano una durata a lungo termine. Abbiamo deciso, lo dice la stessa delega, di andare
01:56a toccare tutto, cioè di fare una riforma a 360 gradi. Abbiamo spostato l'approvazione
02:02dei testi unici, abbiamo spostato la scadenza al 31-12-2025 proprio perché intendiamo fare
02:09qualcosa che abbia poi una durata a lungo termine. Anche Emiliano Fenu del Movimento
02:14Cinque Stelle ha sottolineato come il ritardo nell'attuazione delle norme abbia complicato
02:18ulteriormente un sistema già macchinoso, aggravando la situazione per contribuenti
02:22e professionisti. Molte delle misure che il governo promette
02:25di prorogare, ad esempio, in questa legge di bilancio, a partire da quella che è la
02:33riduzione del numero di aliquote IRPEF, puntano in termini di copertura e di risorse sulla
02:43buona riuscita del concordato preventivo, buona riuscita che evidentemente non ci sarà .
02:47Nel corso del dibattito moderato da Anna Maria Belforte, Sabatino Broccolini, commercialista
02:52e revisore legale di Teramo, ha espresso preoccupazione per il fatto che, pur essendo a metà del
02:55percorso di realizzazione della riforma, il ritardo accumulato possa ostacolare il raggiungimento
03:00degli obiettivi, soprattutto in termini di miglioramento del rapporto tra fisco e contribuenti.
03:05In chiusura Paolo Longoni, consigliere dell'Istituto nazionale esperti contabili, ha rincarato
03:10la dose evidenziando come i nuovi provvedimenti stiano producendo ulteriori regole e obblighi,
03:14contrariamente all'intento di semplificazione, Longoni ha anche sottolineato che alcuni decreti
03:18come il decreto 108 sono stati approvati tardivamente rispetto alle scadenze previste, suscitando
03:23dubbi sull'efficacia complessiva della riforma.