• 3 mesi fa
Basato sulla raccolta costante di dati da varie aree, sull'uso dell'IA, di sensori, satelliti e di altre tecnologie all'avanguardia, questo strumento lanciato dall'Ue aiuterà scienziati e decisiori politici a pianificare soluzioni per la tutela dei nostri mari

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Trascrizione
00:00L'intelligenza artificiale e altre tecnologie digitali promettono di rivoluzionare la nostra comprensione dell'oceano nei prossimi anni.
00:11Ma l'elemento cruciale è il dato, e c'è un'oceano intero da raccogliere e processare.
00:17Siamo qui nell'Oceano Adriatico, con alcuni dei numerosi scientisti,
00:21raccogliendo dati che aiutano a costruire il twin digitale dell'oceano.
00:31A largo della costa, vicino al castello di Miramare, a Trieste,
00:35delle boe gialle luminose segnalano un osservatorio marino.
00:39Fa parte della rete di ricerca ecologica a lungo termine dell'Italia.
00:44Dal 1986 gli scienziati vengono qui ogni mese per raccogliere campioni d'acqua ed effettuare varie misurazioni,
00:51in modo da avere una serie di dati scientifici a lungo termine
00:54che riflettono i cambiamenti dell'ambiente costiero nel corso degli anni.
01:01Faremo analisi di tipo sia chimico, quindi nutrienti, per esempio salinità, clorofilla,
01:07ma anche parametri biologici, quindi raccoglieremo campioni di fitoplanton, di microzoplanton,
01:14e quindi poi andremo ad analizzarli nel pomeriggio nei laboratori.
01:19Gli scienziati pubblicano i dati raccolti in database online, liberamente accessibili a settori come la pesca.
01:25Alcuni di questi includono anche i contributi dei cittadini.
01:28La ricercatrice Valentina Tirelli ha sviluppato un'app gratuita chiamata AvvistApp
01:33che consente di segnalare avvistamenti di meduse, delfini, tartarughe marine e specie aliene come il granchio blu.
01:41Le osservazioni una volta arrivate vengono validate dai miei ricercatori
01:45e l'unione dell'osservazione del cittadino e la validazione del ricercatore forma un dato.
01:50Questi dati sono liberi, sono dati aperti, adesso sono presenti nella manca Evonet Biology e utilizzabili da tutti.
02:00Emodnet, la rete europea di osservazione e dati dell'ambiente marino, raccoglie e condivide dati da tutta Europa.
02:07L'elaborazione manuale dei campioni, come il conteggio del plankton al microscopio, sta diventando sempre più impegnativa.
02:13L'intelligenza artificiale è destinata ad accelerare notevolmente questo processo,
02:18ridefinendo ciò che è possibile fare con i database marini.
02:23Dall'Adriatico ci spostiamo al mare del Nord, in Belgio.
02:26Nella stazione marina di Ostenda, i ricercatori dell'Istituto Marino delle Fiandre
02:30usano fotocamere digitali e intelligenza artificiale per accelerare l'identificazione del plankton.
02:49Oggi i dati marini possono essere raccolti digitalmente 24 ore su 24.
02:55Siamo saliti a bordo della nave da ricerca belga Simon Stevin
02:59per incontrare gli scienziati che gestiscono queste piattaforme subacquee autonome, dotate di vari sensori.
03:07Klaas Deinoit è a capo del progetto DTO BioFlow, finanziato dall'Europa.
03:13Il progetto sviluppa standard comuni per alimentare i database.
03:35Le boe portano in superficie delle registrazioni acustiche.
03:38I ricercatori raccolgono queste registrazioni da varie località del mare del Nord.
03:43Vengono usate, ad esempio, per monitorare la presenza delle focene,
03:47piccoli mammiferi marini che svolgono un ruolo cruciale come predatori nell'ecosistema locale.
03:54Questi animali producono suoni non percettibili dall'udito umano,
03:58ma gli algoritmi di intelligenza artificiale possono rilevarli nelle registrazioni,
04:02consentendo ai ricercatori di mappare i loro risultati.
04:09Questi dati possono aiutare le industrie rumorose, come l'eolico offshore,
04:14a pianificare le loro attività per ridurre al minimo i disturbi alle focene marine.
04:20In futuro, questo flusso continuo di dati convergerà in un progetto innovativo,
04:24il gemello digitale dell'oceano.
04:27La sua infrastruttura principale, sviluppata attraverso il progetto EDITO-INFRA,
04:31finanziato dall'Unione Europea,
04:33è stata fondata da un gruppo d'azienda europea,
04:35che si chiama EDITO-INFRA,
04:37ed è un gruppo di aziende che,
04:39attraverso il progetto EDITO-INFRA,
04:41ha sviluppato il progetto EDITO-INFRA
04:43e, in particolare,
04:44ha sviluppato il progetto EDITO-INFRA
04:46EDITO-INFRA, finanziato dall'Unione Europea,
04:48è stata recentemente presentata in occasione di un evento a Bruxelles.
05:09Integrando vari tipi di dati,
05:10questo modello virtuale può diventare uno strumento
05:13per risolvere problemi complessi.
05:17Simon van Gennip, di Mercator Ocean International,
05:20un'organizzazione no-profit che sviluppa il gemello digitale,
05:23spiega come può essere usato per affrontare l'inquinamento da plastica.
05:46Un'altra applicazione sviluppata dall'Istituto di ricerca tedesco IRION
05:50si concentra sulla ricerca dei modi più efficaci
05:52per ripristinare le praterie di fanerogame.
06:17Il gemello digitale dell'oceano
06:19promette di essere una svolta per i decisori politici,
06:22gli permetterà di modellare diversi scenari di utilizzo del mare
06:25e di modellare le condizioni di risoluzione del mare.
06:46E di prevederne i risultati prima di prendere decisioni.
06:50Dai sensori subacquei alle osservazioni satellitari
06:53alle segnalazioni dei cittadini.
06:55Tutti questi dati possono essere utilizzati per modellare
06:58le condizioni di risoluzione del mare.
07:20Noi vogliamo realizzare l'uso sostenibile
07:22di questo grande risorso che chiamiamo l'oceano.
07:25Lo possiamo fare solo se lavoriamo insieme
07:28con diversi paesi che circondano i mari,
07:31mettendo tutti i dati che abbiamo insieme
07:34e rendendoli facilmente accessibili.
07:49L'oceano offre ai cittadini un nuovo strumento
07:51per sfruttare l'oceano in modo sostenibile.

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