• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Domani sarò a Bruxelles, non sono mancato in nessuna riunione dei ministri
00:06dell'agricoltura che si è tenuta a Bruxelles, perché lì si decide molto e
00:10noi siamo europeisti, nel senso proprio che veniva richiamato nei trattati di
00:15Roma che organizzarono la comunità economica europea, perché è lì che si
00:21decide quello che accadrà anche qui e si è già deciso però molto di quello che
00:26è accaduto e siccome i numeri ci raccontano se le scelte di carattere
00:31europeo sono andate in una direzione o in un'altra, noi a questi numeri dobbiamo
00:35fare riferimento e abbiamo fatto riferimento fin dal primo giorno.
00:39Se il sistema Europa ha visto diminuire le aziende agricole e le imprese
00:46agricole del 30%, una parte per accorpamento, un'altra per
00:50desertificazione del territorio, un problema esiste ed esiste di più in
00:55alcuni ambiti con tipologie di agricoltura che sono differenti da
01:00altri. L'agricoltura non è tutta uguale, non è
01:04tutta uguale tra noi, tra i paesi della Mitteleuropa, tra noi e i paesi nordici.
01:11Allora le direttive hanno inciso in termini negativi più sul sistema Italia
01:16se il decremento delle imprese in Italia è stato maggiore ed è inciso di più
01:23nelle aree del sud Italia dove si è arrivati a numeri devastanti in termini
01:30di perdita di rapporto con il mondo agricolo e con redditività del mondo
01:34agricolo. E stesso tipo di approccio con la pesca. Se c'è il 28% delle
01:40marinerie che sono state cancellate in Europa e c'è il 40% delle marinerie che
01:47sono state cancellate in Italia. Allora noi abbiamo semplicemente affermato in
01:51Europa e continuiamo a farlo che abbiamo un credito. Dobbiamo riequilibrare il
01:56sistema Europa restituendo al nostro mondo imprenditoriale la possibilità di
02:00sopravvivere, di affermarsi e di garantire quella qualità che l'Italia
02:05in termini di percezione internazionale di valore assoluto sa rappresentare
02:09meglio di altri. Questo andremo a fare domani in cui si
02:12tratterà della nuova pacca, gli indirizzi della nuova pacca.
02:16Noi vogliamo una pacca che incentivi la produzione agricola e che non faccia
02:21esattamente il contrario, cioè paghi gli agricoltori per non coltivare. Non
02:25esiste e io credo che in questa fase storica l'Italia abbia già fatto la sua
02:28parte. Perché se è vero che il 21 di marzo si è tornata a parlare in Europa
02:35accanto della crisi orientale e della guerra di aggressione della Russia
02:40all'Ucraina, si è parlato di nuovo dopo decenni di agricoltura. Perché l'ha
02:46richiesto l'Italia e da lì l'inizio della riforma dell'attuale pacca e da lì
02:52l'obiettivo di avere una pacca che renda e garantisca la sicurezza alimentare
02:58dell'Europa. Ricordate la sovranità alimentare
03:02inserita nel nome del nostro Ministero, quante polemiche ha portato. C'è chi l'ha
03:07confusa con la impossibilità di vendere l'ananas nei negozi. Era tutt'altro.
03:12Lo capivano gli intellettuali di destra e di sinistra. Ricordo un bell'articolo di
03:16Carlin Petrini di Slow Food che spiegava anche a qualcuno tra virgolette del suo
03:21schieramento politico, mi perdonerà che un professore così insegne, però è
03:26persona che ha una sua vocazione specifica, e gli spiegava guardate che
03:31questa è una partita a livello mondiale che dobbiamo difendere anche in maniera
03:36trasversale.

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