New York, 23 set. (askanews) - I militari italiani in Libano sono impegnati in "un'operazione di peacekeeping, non peace enforcing, quindi anche l'armamento è un armamento da operazione di pace. Il ministro Crosetto ha scritto anche al segretario generale delle Nazioni Unite per avere garanzie sulla sicurezza dei nostri militari". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dell'Assemblea dell'Onu."Poi - ha aggiunto - ci sono i problemi degli altri italiani che vivono in Libano. Siamo pronti alle evacuazioni di cittadini che invitiamo a lasciare il Paese se ci fosse un'emergenza, può essere un'operazione dello Stato italiano. Per i militari tutto verrà seguito dal Ministero degli Esteri e del Ministero della Difesa in sintonia con le Nazioni Unite, quindi per adesso non c'è nessuna ipotesi di evacuazione dei militari".
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00:00La decisione rispetto all'Unifil, noi abbiamo oltre 1000 uomini lì che adesso sono in sicurezza, compatibilmente con una situazione di grande tensione, sono operazioni di peacekeeping, non peace enforcing, quindi anche l'armamento è un armamento da operazione di pace.
00:24Il Ministro Rosetto ha scritto anche alla Serenata Generale delle Nazioni Unite per avere garanzie sulla sicurezza dei nostri militari.
00:34Poi ci sono i problemi degli altri italiani che vivono in Libano, come ho detto siamo pronti alle evacuazioni dei 300-400 cittadini che invitiamo a lasciare il paese.
00:46Se ci fosse un'emergenza, se ci fosse un'operazione dello Stato italiano, per i militari tutto verrà seguito dal Ministero degli Esteri, quindi dal Ministero della Difesa in sintonia con le Nazioni Unite, però per adesso non c'è nessuna ipotesi di evacuazione dei militari.