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Giuliano Guerzoni ed Enrico Ughini erano due degli "Uomini d'oro", la banda che eseguì un colpo alle Poste di Torino il 26 giugno 1992. Durante il colpo vennero trafugati due miliardi e mezzo di lire e i due persero la vita, probabilmente assassinati dagli stessi complici...

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13:31E chi è il nostro complice?
13:33Giuliano ha un amico da sempre,
13:35una persona a cui ha fatto anche da testimonio durante le nozze.
13:38È anche lui un ex dipendente delle poste,
13:41sempre con problemi di soldi.
13:43La donna con cui sta, dopo che è divorziato dalla moglie,
13:46in quei giorni telefona la polizia per segnalare la sua scomparsa,
13:49attirando su di lui i sospetti.
13:51Sì, perché quando la mobile fa irruzione
13:53nell'appartamento di quest'uomo,
13:55scopre che non è scomparso,
13:57è scappato.
13:58Anche lui, come Giuliano.
14:01Il nostro uomo, il complice,
14:03si chiama Enrico Ughini.
14:05È una persona più riservata,
14:08con dei problemi economici,
14:12che non era in buoni rapporti con i familiari.
14:15Quindi emerge la figura di un personaggio,
14:19non dico opposto, ma quasi complementare,
14:23per quello che riguarda la riservatezza dell'Ughini
14:26rispetto all'Ughersone.
14:28Enrico è il nostro secondo uomo, il complice.
14:31E come ce lo immaginiamo Enrico?
14:33Anche a lui piace divertirsi,
14:35anche a lui piacciono le donne,
14:37anche a lui piace vestire elegantemente.
14:39E anche a lui frequenta le balere,
14:41perché è proprio nelle balere che ha incontrato la donna
14:44con cui sta adesso, invitandola a ballare.
14:50Ma Enrico è diverso da Giuliano,
14:52è più malinconico, più serio.
14:54Ha tutti i problemi di soldi,
14:56gli alimenti da passare alla moglie,
14:58i mobili pignorati, la pensione che non arriva,
15:01tutti quei problemi.
15:03E poi c'è anche quel rapporto con quella donna,
15:06quella storia un po' tormentata.
15:08Quando litigano, tutte le volte,
15:10Enrico prende il diario e ci scrive che è finita.
15:13Ci scrive che è stato intenso,
15:15è stato un rapporto breve ma intenso.
15:17Poi però tornano assieme,
15:19però Enrico rimane sempre un po' distante, un po' distaccato.
15:22Giuliano, che ha raccontato la moglie del furto,
15:25Enrico, la sua donna, non ha detto niente.
15:27Le ha detto solo che quel 26 giugno
15:29andrà a fare qualche operazione finanziaria in banca.
15:32Non le ha detto che proprio quel giorno
15:34farà quel colpo che cambierà le loro vite in un momento.
15:37Ecco allora, Giuliano ha la guida
15:40ed Enrico, come complice, dentro il furgone, nella cassaforte.
15:44Però c'è qualcos'altro, c'è qualcosa che non torna.
15:47Ci sono quei due sacchetti in più, ricordate?
15:50Un mezzo miliardo che sembrava un regalo dei ladri alle poste.
15:53Ecco, non è un regalo quel mezzo miliardo, è un errore.
15:56Cosa era accaduto esattamente? Come mai questi due pacchi in più?
15:59Praticamente questi due pacchi in più
16:01sono i due pacchi che erano contenuti
16:03all'interno del decimo sacco
16:05ritirato dall'ultimo ufficio postale del giro.
16:08Praticamente, come negli altri casi,
16:10loro hanno aperto il sacco,
16:12hanno tolto via gli ulteriori due involucri
16:15che erano contenuti all'interno dello stesso,
16:18hanno sostituito il contenuto del decimo sacco
16:21mettendo anche lì delle parti di fumetti ritagliate ad arte
16:24e si sono dimenticati di impossessarsi
16:27di questi ulteriori due sacchi, di queste ulteriori due assicurate.
16:30Tra l'altro una conteneva parecchi soldini
16:33e, avendole dimenticate sul furgone,
16:36poi l'ultimo tratto è breve,
16:38sono arrivati subito sul posto dove dovevano consegnarli.
16:41In realtà, quel decimo sacco non doveva neanche essere aperto.
16:44Sì, perché dopo l'ultima sosta,
16:46lo scambista non scende più dal furgone
16:49e quel decimo sacco non poteva essere aperto in sua presenza
16:52senza che lui se ne accorgesse.
16:54Quindi deve essere d'accordo anche lui,
16:56deve essere un complice anche lui.
16:58Un errore e anche banale.
17:00Ma questi sono ladri di provincia,
17:02sono gangster di provincia
17:04che più che all'Harvey Keitel delle Iene
17:06assomigliano al Totò dei soliti ignoti di Monicelli.
17:09Questi sono banditi che si sbagliano.
17:12Ecco, il complice, il terzo uomo,
17:15lo scambista è Domenico Cante.
17:19Domenico Cante, lo scambista,
17:21è il nostro terzo uomo.
17:23Domenico è diverso dagli altri due.
17:25A Domenico non piace spendere i soldi,
17:27a Domenico piace averli, tenerseli.
17:31Domenico ha due lavori,
17:33uno alle poste come scambista
17:35e un altro come titolare di una piccola impresa
17:37che fa impianti elettrici.
17:39Una piccola impresa che gli ha fruttato
17:41un capitale in banca di quasi 600 milioni.
17:43Domenico non ha bisogno di soldi,
17:45ne vuole di più, sempre di più
17:47e per averli è disposto a fare qualunque cosa,
17:49qualunque cosa, ricordiamocelo.
17:51Quella sera però, quando consegna i sacchi,
17:54Domenico si trova nei guai
17:56perché lui credeva di consegnare nove sacchi,
17:58nove sacchi fasuli aperti e richiusi
18:00più un sacco originale e integro.
18:03Totale 10 sacchi,
18:05come segnato nella bolla di accompagnamento
18:07e invece quando arriva alla cassa se ne trova 12.
18:10Domenico non sa bene cosa fare,
18:12ma diventa qualcosa.
18:13Dice che ha smarrito la bolla di accompagnamento
18:15di quei due sacchi in più
18:17e chiede di poter telefonare all'ufficio che gliele ha dati.
18:19Ma naturalmente è tardi, l'ufficio è chiuso e lui lo sa.
18:22Così rimanda fino a domani.
18:24Domani, un altro giorno.
18:26Domani vedremo che cosa potrebbe succedere.
18:30Quella sera, la sera del 26 giugno,
18:32è una sera d'euforia.
18:34Il colpo è riuscito e proprio come i gangster di un film
18:36i nostri uomini d'oro si ritrovano attorno ad un tavolo.
18:39Nel camper di Domenico,
18:41la famosa Santa Petronilla, frazione di Bussoleno-Valdissusa,
18:44a festeggiare e a fare il punto della situazione.
18:47Niente whisky, come le iene di Tarantino,
18:49ma un piatto di fagioli.
18:51Però c'è il bottino.
18:53Certo si aspettavano di più,
18:55ma il sistema escogitato da Giuliano
18:57per calcolare quanti soldi c'erano nei sacchi,
18:59in fondo, non era un gran sistema.
19:01Ha usato un bilancino per pesare i pacchi coi soldi
19:04e ha calcolato in media
19:06che ad ogni chilo pesato corrispondessero 100 milioni.
19:092 chili, 200 milioni.
19:113 chili, 300 milioni e così via.
19:13Qui, più che ai soliti ignoti,
19:15il nostro film sembra Totò, Peppino e la Mala Femmina,
19:17con Totò che pesa le mazzette dei soldi sul palmo della mano
19:20e si accorge che mancano le mille lire.
19:22Non è un gran sistema quello usato da Giuliano.
19:25Non ha calcolato che nelle mazzette ci fossero degli assegni, per esempio,
19:28e che le banconote potessero avere tagli diversi.
19:31Risultato?
19:33Si aspettano un bottino di più di 3 miliardi
19:35e invece si ritrovano per le mani
19:38Certo, non è male. È comunque un gran colpo.
19:41È un colpo che può cambiare la loro vita.
19:44In quel momento, mentre stanno contando i soldi,
19:48la porta del camper si apre
19:50ed entra il quarto uomo, il barista, Ivan Cella.
19:53Indubbiamente Ivan è un duro
19:55e tra tutti questi gangster alla buona,
19:57lui è quello che più assomiglia ai gangster dei film.
20:00Ivan gira armato, ha in tasca una calibro 38.
20:03Ivan ha sempre problemi di soldi
20:05che chiede al suo amico Domenico,
20:07a cui è legato da una lunghissima amicizia.
20:09Ivan gestisce una pizzeria che è sempre sull'Astrico
20:12e nella quale fa lavorare degli extracomunitari,
20:15forse clandestini, soprattutto albanesi.
20:17Ivan vanta collegamenti e conoscenze
20:20con la criminalità organizzata albanese e slava
20:23ed è per questo che Giuliano ha chiesto a Domenico
20:25di metterli in contatto con loro.
20:27Deve fornirgli passaporti falsi con cui espatriare.
20:30Ivan ci pensa su, dice vedo cosa si può fare
20:33e poi accetta.
20:34Chiede 150 milioni, 75 subito
20:37e gli altri 75 allora arrivo in Costa Rica.
20:40Anche Giuliano ci pensa su e poi accetta.
20:42Affare fatto.
20:44Il 26 notte, Ivan arriva al camper di Domenico
20:47e sbatte sul tavolo i passaporti
20:49in cambio dei primi 75 milioni.
20:51L'autista, il complice, lo scambista e il barista.
20:54Quattro uomini per un colpo miliardario.
20:57Però ce ne sono altri due.
20:59C'è il quinto e il sesto uomo.
21:01Ora lasciamo gli altri nel camper
21:03a parlare di soldi e di documenti falsi
21:05e chiediamoci chi sono questi due uomini.
21:08Pasquale Leccese, ex dipendente delle poste
21:10e Giorgio Arimburgo, ex rivenditore di moto.
21:13Tutte e due sempre a corto di soldi.
21:15Pasquale e Giorgio hanno un compito ben preciso
21:17secondo i piani di Giuliano.
21:19Devono trovarsi al casello autostradale di Felizzano
21:22in provincia di Alessandria.
21:24Devono aspettare una Peugeot con due uomini a bordo.
21:27Questi due uomini gli consegneranno qualcosa.
21:30Giorgio e Pasquale si appostano al casello.
21:33Pasquale in autostrada, pronta a segnalare la macchina in arrivo
21:36e Giorgio fuori, in attesa.
21:39Giorgio ha una gran paura
21:41e vuole che Pasquale resti in contatto con lui attraverso il telefonino.
21:44Ma deve essere Pasquale a chiamarlo
21:46perché lui non ha pagato la bolletta
21:48e non può fare telefonati in uscita.
21:51Pasquale chiama sei volte in un quarto d'ora
21:53ma non è mai la macchina giusta quella che esce al casello.
21:56Alla fine eccola, la Peugeot.
21:59Giorgio chiede a Pasquale di restare in linea
22:01e appoggia il telefonino sul sedile accanto
22:03caso mai succedesse qualcosa e si mettesse ad urlare.
22:08I due uomini nella Peugeot dicono la parola d'ordine
22:11va bene per Alessandria?
22:13Giorgio risponde che va bene
22:15e allora uno dei due fa retromarcia
22:17parcheggia dietro la macchina di Giorgio
22:19apre la portiera
22:21e gli fa vedere un sacco di plastica nera.
22:24Giorgio controlla che ci siano i soldi
22:26lo prende, torna nella sua macchina
22:29e avverte Pasquale
22:31sono intero gli dice
22:32così Pasquale arriva e se ne vanno insieme.
22:35Chi erano quei due uomini?
22:37Non si sa, amici di Giuliano.
22:39Che faccia avevano?
22:40Non si sa
22:41Giorgio aveva troppa paura per guardarli in faccia
22:43e non si ricorda come erano fatti.
22:45Sono il settimo e l'ottavo uomo
22:47e nella nostra storia scompaiono qui
22:49non ci interessano più.
22:51Giorgio e Pasquale invece devono fare ancora qualcosa
22:54sempre secondo i piani di Giuliano.
22:56Dai 180 milioni contenuti nel pacco
22:59Pasquale prende una trentina di milioni
23:01ne tiene dieci per sé
23:03e mette gli altri in un paio di buste
23:05da portare alle due fidanzate di Giuliano
23:07perché Giuliano, non dimentichiamolo
23:09è sempre un signore
23:10anche dopo un furto ad un furgone delle poste.
23:13Giorgio invece si tiene 150 milioni
23:16e sì perché Giorgio ha un compito molto importante
23:19volare in Costa Rica
23:20e preparare l'espatrio di Giuliano e di Enrico.
23:23Giorgio infatti è uno che si vanta
23:25di entrare e uscire dal Costa Rica come e quando vuole
23:27però non è vero.
23:29Lui in Costa Rica ci è stato soltanto tre volte
23:31la prima nel 92 per una settimana ma in vacanza
23:35la seconda nel 95
23:37ha venduto tutte le moto della sua rivendita
23:39ad un gruppo di francesi
23:41un gruppo equivoco, forse legato alla malavita
23:43si è preso un acconto
23:45e poi è partito per il Costa Rica
23:47con la promessa che gli avrebbero saldato il resto
23:49in una banca di laggiù.
23:51In Costa Rica però Giorgio è dovuto tornare per due motivi
23:54primo le moto non erano sue ma solo in contovendita
23:57secondo i francesi non gli hanno mai mandato i soldi
24:00la terza volta Giorgio va in Costa Rica nel maggio del 96
24:05sì perché sembra un periodo molto favorevole
24:07per il colpo di Giuliano
24:09Giorgio parte, va a preparare le acque
24:12però poi Giuliano decide che il colpo non si fa
24:14perché ci sono pochi soldi nelle casse del furgone
24:17e allora manda a Giorgio, quello aspetto in Costa Rica, un fax
24:20un fax con una frase in codice
24:22la festa è rinviata per mancanza di invitati
24:25però si dimentica di mettere la casella postale di Giorgio
24:28così il fax si perde per le poste del Costa Rica
24:31e Giorgio rimane laggiù finché non ha finito i soldi
24:33e finché non torna in Italia molto arrabbiato
24:36questa volta però le cose sono andate bene
24:38il colpo è riuscito e i soldi ci sono
24:40così Giorgio prende un piccolo acconto
24:42prende una manciata di milioni e parte
24:44va in Costa Rica e laggiù aspetta
24:46per quanto ne sa lui, laggiù
24:48Giuliano e Enrico dovrebbero essere già partiti
24:51sì perché mentre la squadra mobile fa irruzione
24:54nella casa nell'appartamento di Giuliano
24:56e scopre che sono spariti tutti i vestiti da estate
24:59e c'è anche quella sveglia piantata nel muro
25:01Giuliano e Enrico sono già in volo
25:03attraverso alcune tappe fatte per confondere le acque
25:06Varsavia, Francoforte, cambio di passaporti e via
25:10in Costa Rica, sole, mare, donne e Caipirinia
25:13da versi sulla spiaggia, tutto a posto
25:16ma invece no, perché in Costa Rica
25:19Giorgio arriva e aspetta
25:21aspetta e non si vede nessuno
25:23aspetta due settimane ma non arriva nessuno
25:25allora pensa che forse
25:27Giuliano ed Enrico hanno cambiato idea
25:29sono scappati da un'altra parte
25:30così decide di tornare in Italia
25:32per prendere un po' di quei soldi
25:33che ha lasciato in custodia al padre
25:35il 18 luglio, Giorgio fa scala all'aeroporto di Madrid
25:39tra un aereo e l'altro per ingannare il tempo
25:41compra il giornale
25:42ma appena vede la prima pagina gli si gela il sangue
25:45in un boschetto di Santa Petronilla
25:47frazione di Bussoleno-Valdissusa
25:49i carabinieri hanno trovato una fossa
25:51con due morti dentro
25:56scavando nel punto indicato da un uomo
25:58che ha notato la terra smossa
26:00i carabinieri hanno trovato un sacco a pelo
26:02dentro, avvolto nella stoffa
26:04un uomo indivisa da postino
26:05e sotto, avvolto in un plaid
26:07un altro uomo
26:09li hanno sparati in faccia tutti e due
26:11ma non c'è bisogno di molto per riconoscerli
26:13chi intasca, assieme a pochi soldi
26:15hanno ancora i documenti
26:17si chiamano Giuliano Guerzoni
26:19ed Enrico Ugini
26:21ce lo racconta Aldo Iacobelli
26:23maggiore dei carabinieri di Torino
26:25scoperti i cadaveri
26:26verificato che si tratta di Guerzoni e di Ugini
26:28le indagini partono subito a sprombattente
26:31che cosa fate esattamente?
26:34data la vicinanza dal luogo del rimanimento dei cadaveri
26:37con l'abitazione del Cante
26:38andiamo subito a chiedere al Cante
26:41la presenza sia del furto
26:43per cui era già indagato
26:44sia della presenza dei cadaveri
26:45in località molto vicina alla sua abitazione
26:49contestualmente procediamo a delle perquisizioni
26:51sia personali, sia dell'abitazione
26:53sia dei mezzi in uso
26:55e in particolar modo del camper
26:57in quest'ultimo
26:59constatiamo l'assenza del plaid
27:01e del sac a pelo
27:03che successivamente
27:05verranno individuati dalla moglie Regis
27:07come quelli custoditi all'interno del camper
27:11mentre la polizia postale
27:13e la squadra mobile
27:14si occupano delle indagini sul furto
27:16i carabinieri indagano sull'omicidio
27:18già pochi giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri
27:20fanno alcuni arresti
27:22arrestano Pasquale
27:24che restituisce subito i 10 milioni
27:26che aveva nascosto nel forno
27:28poi arrestano Giorgio
27:30che restituisce immediatamente i 150 milioni
27:32che aveva nascosto sotto il garage della sorella
27:36e poi arrestano Domenico Cante
27:38lo scambista
27:40che si fa ricoverare in ospedale
27:42e non parla, non dice niente
27:44ma non ha scampo
27:48i carabinieri perquisiscono il camper di Domenico
27:51e ci trovano molte cose che lo incastrano
27:53lo incastrano le tracce di sangue
27:55che il CIS, la scientifica dei carabinieri
27:57trova nel camper con un esame accuratissimo
28:00il camper, infatti, è stato lavato più volte
28:03ma le parti in legno hanno assorbito il sangue
28:05e i tecnici dei carabinieri sono riusciti a tirarlo fuori
28:09lo incastra il sacchetto di una cartoleria
28:11dove sono state comprate alcune buste
28:13la ceralacca e il martelletto usato per sigillare i sacchi
28:18alcuni fogli della carta da pacchi
28:20che avvolgeva le false banconote
28:24lo incastra la pistola
28:26la pistola sparita dalla fondina del padre di Domenico
28:28che i carabinieri trovano in un canaletto
28:30nei pressi della pizzeria che gestiva Ivo
28:33l'arma ha ancora il numero di matricola
28:35che corrisponde a quello della pistola del padre di Domenico
28:37una Bernardelli calibro 7,65
28:42errori, errori gravissimi
28:44però è proprio sugli errori dei criminali
28:46che appunto dovrebbero basarsi
28:47le indagini degli investigatori
28:49ce lo racconta il Maggiore Iacobelli
28:51è importante anche nel corso di un'indagine
28:53giocare anche sugli errori
28:55che i colpevoli hanno compiuto?
28:57direi che è fondamentale, non importante
28:59senza lavorare sull'errore umano
29:02non riusciremo mai a trovare
29:04degli indizi
29:06che poi ci portano alla prova
29:08in base alle vostre indagini
29:10che prove avete?
29:12c'era pervenuta una buona notizia
29:14dai colleghi del Centro Carabinieri di Investigazioni Scientifiche
29:16che in collaborazione
29:18con un metico legale di Torino
29:20e con l'FBI di Roma
29:22erano riusciti col microscopio elettronico
29:24a trovare dei punti di riferimento
29:26quindi un'identità
29:28tra i residui di
29:30che erano così carboniosi
29:32trovati nei corpi
29:34uno dei corpi dei due morti
29:36con la pistola
29:38sequestrata a casa del Cella
29:40una pistola particolare che esplodeva
29:42dei colpi
29:44con dei micropallini
29:46utili per
29:48ammazzare i serpenti
29:50anche Ivan viene incastrato dalla sua pistola
29:52per sparare Ivan ha usato una cartuccia speciale
29:54una cartuccia a pallini
29:56contenuti in una capsula di plastica
29:58ora, con un proiettile normale
30:00a palla unica si potrebbe risalire
30:02la pistola che l'ha sparato
30:04attraverso le rigature che la canna ha lasciato sul piombo
30:06ma con i pallini no, non è possibile
30:08però il CIS
30:10la Scientifica dei Carabinieri non si arrende
30:12e con un'indagine puntuale
30:14precisa e molto specialistica
30:16riesce a trovare un pezzettino
30:18di plastica conficcato nella testa di Giuliano
30:20e lo compara
30:22con un microscopico pezzettino di capsula
30:24trovato dentro la canna della pistola di Ivan
30:26i due pezzi sono uguali
30:28Ivan è incastrato
30:30un'indagine perfetta quella dei Carabinieri
30:32su una cartuccia molto speciale
30:34siamo andati a chiedere
30:36delle lucidazioni su questa cartuccia
30:38al nostro esperto della scientifica
30:40il commissario Silvio Bozzi
30:42Ecco, questo è il nostro laboratorio balistico
30:44salutiamo l'ispettore di Benedetto
30:46Salve Ispettore
30:48Ecco, spiegatemi una cosa
30:50per sparare a Guerzoni hanno usato
30:52una cartuccia strana
30:54di che cosa si tratta?
30:56E' una cartuccia particolare
30:58cosiddetta per serpenti
31:00perché è un munizionamento spezzato
31:02non è una cartuccia
31:04è una cartuccia
31:06particolare
31:08cosiddetta per serpenti
31:10perché è un munizionamento spezzato
31:12innanzitutto
31:14quindi da una rosata, se sparata, se esplosa
31:16a una distanza di circa 5 metri
31:18o giù di lì
31:20per capire un po' di più vediamo cosa c'è all'interno
31:22di questa
31:24proviamo col martelletto balistico
31:26a separare
31:28questi due elementi
31:30togliamo i vari pallini
31:32proviamo di capirne
31:34le caratteristiche
31:36al microscopio
31:38stereoscopico, comparatore
31:40balistico
31:42a cosa serve una cartuccia del genere?
31:44innanzitutto è una cartuccia
31:46particolare, a carica depotenziata
31:48è nata, è stata
31:50costruita e concepita per uccidere
31:52i serpenti assonagli
31:54è in grado di fare una rosata, quindi se esplosa
31:56da una distanza di qualche metro
31:58arriva al bersaglio
32:00quasi certamente
32:02quindi con una serie di pallini, con sette di colpire
32:04il serpente che non con un proiettile solo
32:06sono i pallini che troviamo
32:08all'interno di questo contenitore
32:10la cosa particolare è che
32:12questo tipo di munizionamento
32:14è inadeguato a uccidere un uomo
32:16se fatto esplodere da una distanza
32:18di cinque o più metri
32:20mentre può essere veramente devastante
32:22se fatto esplodere da una distanza ravvicinata
32:24ancora più a bruciapelo
32:26poi se andiamo giù
32:28ti faccio vedere
32:30ecco, qua abbiamo costruito in maniera artigianale
32:32questa piccola sagoma
32:34in legno e in materiale plastico
32:36in triplice strato, quindi lavoriamo
32:38in maniera assolutamente sicura
32:40ora faremo vedere, quindi sparando
32:42da un metro, due metri e mezzo
32:44gli effetti che può provocare questa cartuccia
32:46la rosata e poi
32:48il foro unico
32:50adesso quale ci fai vedere?
32:52ma direi, forse è meglio cominciare
32:54dalla distanza
32:56di circa
32:58da una distanza
33:00di due metri e mezzo o tre metri
33:02quindi abbastanza lontano
33:04vediamo che tipo di rosata
33:06produce la cartuccia
33:08questo è per te Carlo
33:24adesso andiamo a vedere
33:26che cosa è successo
33:28che cosa abbiamo provocato al compensato
33:30ecco qua vediamo che
33:32sparando da due metri e mezzo abbiamo provocato
33:34una rosata che non è superiore ai 30 centimetri
33:36e nonostante
33:38abbiamo sparato contro
33:40un pezzo di compensato molto sottile
33:4212 millimetri di legno poi tenero
33:44di piompo, solamente pochissimi
33:46pallini hanno attraversato questo sottile
33:48strato di compensato
33:50quindi sparato da questa distanza non avrebbe potuto uccidere
33:52avrebbe prodotto le lesioni
33:54però specialmente le parti molli del viso
33:56ma avrebbe attraversato la teca cranica
33:58quindi non è micidiale
34:00riproviamo a sparare invece da distanza più
34:02ravvicinata per vedere che tipo di effetto
34:04ecco
34:18ecco
34:20ecco
34:22qui è molto diverso
34:24guarda che differenza che c'è rispetto
34:26alla rosata di una ventina di centimetri
34:28che abbiamo visto prima, guarda che impatto
34:30certo, qui è sfondato proprio
34:32si si, si è sfondato, questo era un
34:34compensato abbastanza
34:36duro di 18 millimetri
34:38ecco vediamo un pochettino sfogliando la nostra sagoma
34:40guarda proprio
34:42la compattezza
34:44di questa rosata
34:46sul duplice
34:48strato di stifferite
34:50guarda
34:54secondo strato di stifferite
34:56guarda qua
34:58qua c'è solamente
35:00tracce dei pallini
35:02quindi un proiettile in questo caso
35:04sparato da questa distanza è in grado di uccidere
35:06ma non di perforare e quindi di disperdere
35:08i pallini nel camper
35:10chi ha sparato sapeva benissimo che questo nugolo
35:12di pallini sarebbe penetrato
35:14nella teca cranica e lì avrebbe
35:16finito la propria cosa
35:18sarebbero rimasti lì senza correre il rischio di colpirsi
35:20a vicenda quelli che stavano sparando
35:22e senza naturalmente bucare
35:24il camper e lasciare delle tracce
35:26quindi una scelta ben precisa di una
35:28di un proiettile micidiale
35:30Ivan ha sparato con la sua pistola
35:32Ivan è incastrato
35:34però nel frattempo Ivan è sparito
35:36assieme a Cristina Quaglia, la sua fidanzata
35:38una donna alla quale è legato
35:40da un rapporto morboso e violento
35:42di reciproca sottomissione
35:44quella sera
35:46quel 26 giugno
35:48Ivan deve andare all'appuntamento sul camper
35:50ma rimanda di mezz'ora in mezz'ora
35:52perché sta litigando con Cristina
35:54e non ci va a portare i passaporti
35:56non ci va ad uccidere Giuliano e Enrico
35:58se prima non ha fatto la pace con lei
36:00lei, Cristina, è un tipo nervoso
36:02impulsivo ma dolce come la definisce lui
36:04lui la picchia e lei se ne va
36:06però poi è lui a cercarla e lei torna indietro
36:08e come il protagonista
36:10di un vecchio noir francese
36:12lei lo segue anche nella latitanza
36:14ce lo racconta il sostituto procuratore Malagnino
36:16emerge
36:18anche a dibattimento come una figura
36:20molto innamorata
36:22del Cella
36:26ha anche un carattere
36:28molto forte, personalmente
36:30ritengo che proprio perché era così legata
36:32poteva essere capace
36:34di qualsiasi altra cosa come appunto
36:36il favoreggiamento e quindi aiutarla a lavare
36:38il camper
36:40a pulire le macchie di salvo
36:42nella notte tra domenica 14
36:44e lunedì 15
36:46Ivan e Cristina raccolgono tutti i soldi che riescono a trovare
36:48e partono
36:50all'inizio non sanno dove andare
36:52arrivano fino a Dancona, poi tornano a Ventimiglia
36:54e lì si accorgono che sono quasi in Francia
36:56allora passano il confine
36:58e vanno a Nizza
37:00da lì lasciano la macchina, prendono un aereo
37:02e arrivano fino a Parigi
37:04da Parigi ad Atene e poi attraverso valli e scali greci
37:06fino in Albania
37:08qui verranno arrestati
37:10il 17 dicembre 1996
37:12su segnalazione dei carabinieri
37:14in carcere in Albania
37:16Ivan e Cristina ci rimangono tre mesi
37:18perché poi proprio come in un film
37:20succede qualcosa
37:22nel marzo del 97 c'è la rivolta albanese
37:24si aprono le carceri
37:26e Ivan e Cristina scappano
37:28altri passaporti falsi
37:30Istanbul, Amsterdam
37:32e poi Rio de Janeiro, Santa Cruz
37:34e la Bolivia
37:36però i carabinieri non si arrendono
37:38e iniziano un'altra caccia all'uomo
37:40tenendo sotto controllo
37:42i telefoni dei familiari
37:44quindi lavorando sempre sull'errore umano
37:46una mattina di un sabato
37:48sentiamo la madre del cella
37:50che da una cabina pubblica
37:52chiama il figlio in Bolivia
37:54abbiamo il telefono
37:56chiamato
37:58quindi il nome di telefono
38:00e attiviamo la procedura
38:02per le indagini in Bolivia
38:04il 22 agosto
38:06i colleghi boliviani
38:08su un nostro input
38:10quindi l'ultima telefonata utile
38:12che ci dava la certezza che era in quella abitazione
38:14fanno l'introduzione
38:16e trovano sia il cella che la guaglia
38:18individuati dalla polizia boliviana
38:20Ivan e Cristina vengono espulsi
38:22per possesso di documenti falsi
38:24e quando arrivano in Italia
38:26vengono arrestati
38:28ora sono importanti i documenti falsi in questo caso
38:30ma è così facile falsificarli
38:32come si riconoscono?
38:34lo abbiamo chiesto al commissario Silvio Bozzi
38:36della scientifica di Bologna
38:38in questo caso sono stati usati molti documenti falsi
38:40voi come fate a riconoscerli?
38:42innanzitutto ti presento alla dottoressa Caputo
38:44il direttore tecnico chimico
38:46il sovrintendente Pistono
38:48li riconosciamo grazie a questo macchinare
38:50questo è un videocomparatore spettrale
38:52il funzionamento è
38:54molto semplice
38:56un esempio pratico
38:58questo è un testamento falso
39:00e tu leggi Maria Rossini
39:02anche a occhio nudo
39:04invece lavorando sul sistema di filtri
39:06di luce trasmessa
39:08come man mano
39:10scompaiono le parti
39:12che sono state scritte
39:14in un momento successivo
39:16quindi scopriamo che il vero erede
39:18è Mario Rossi e non Maria Rossini
39:20e con i passaporti?
39:22con i passaporti è diverso
39:24innanzitutto facciamo la distinzione
39:26tra alterati e contraffatti
39:28l'alterazione riguarda solo alcuni elementi
39:30invece la contraffazione
39:32il passaporto è falso
39:34in tutta la sua struttura
39:36ed è simile a quello originale
39:38è più facile contraffare i documenti stranieri
39:40o quelli italiani?
39:42il documento italiano è praticamente impossibile
39:44da contraffare
39:46perché ha degli elementi di sicurezza
39:48talmente unici, precisi e tecnicamente
39:50ineccepibili
39:52è praticamente impossibile contraffarlo
39:54questo è quello italiano
39:56ecco, questa è la pellicola
39:58trasparente, quindi normalmente
40:00tu non vedi
40:02è illuminata dalla luce
40:04ultravioletta
40:06vedi questa struttura geometrica
40:08che riluce
40:10col simbolo della Repubblica Italiana
40:12questo albenese per esempio
40:14è quello meno ricco di elementi di sicurezza
40:16qui quali elementi sono contraffatti?
40:20l'operazione principale è quella della sostituzione
40:22della fotografia
40:24è l'operazione più ricorrente
40:26in questo caso
40:28per sostituire la fotografia
40:30hanno sollevato i rivetti
40:32questi occhieli di metallo che tengono
40:34in diagonale la fotografia
40:36li hanno sollevati, hanno sostituito
40:38la fotografia con un'altra
40:40e poi li hanno ribattuti
40:42però qua non ci traggono l'inganno
40:44perché vediamo nettamente
40:46innanzitutto la ribattitura
40:48i punti di ribattuta
40:50e poi vediamo questa
40:52frastagliatura cartacea
40:54che è il residuo della sostituzione
40:56e del precedente sostrato
40:58cartaceo
41:00questo è un altro caso abbastanza interessante
41:02su cui abbiamo lavorato, è un'altra operazione
41:04molto comune di alterazione
41:06di documento
41:08anche qua ritroviamo la necessità
41:10di sostituire la fotografia
41:12e quindi
41:14staccano, scollano
41:16con un'operazione quasi chirurgica
41:18la pellicola di sicurezza
41:20vedete come
41:22ritagliano la pellicola originale
41:24sostituiscono la fotografia
41:26e poi sovrappongono un'altra pellicola
41:28in modo da dare l'impressione che sia quella originale
41:30mentre quella originale non è
41:32a questo punto, nel nostro film
41:34Ivan e Domenico sono in galera
41:36definitivamente, e lì cantano
41:38accusandosi a vicenda
41:40e raccontano cos'è successo esattamente
41:42quel 26 giugno 1996
41:44secondo Domenico
41:46l'idea è venuta a Ivan
41:48e gli era venuta ancora fin dai primi del mese
41:50dai primi di giugno
41:52Ivan ha pensato che invece di dividere
41:54con Giuliano ed Enrico, potevano farli fuori
41:56tutte e due e tenersi soldi
41:58secondo Ivan invece, l'idea è venuta a Domenico
42:00che ha prospettato tre ipotesi
42:02questi se ne vanno in Costa Rica
42:04questi rimangono e si fanno prendere
42:06oppure li facciamo fuori
42:08tutti e due e ci dividiamo tutto
42:10a chiunque sia venuta questa idea
42:12il risultato non cambia
42:14quella sera, Ivan va nel camper
42:16con in tasca la sua 38 caricata
42:18con i proiettili per i serpenti
42:20e Domenico ci va con la sua 7,65
42:22uno per uno
42:24e poi divideranno il bottino a metà
42:26è passata da poco
42:28la mezzanotte, quando Ivan
42:30arriva nel camper con i passaporti
42:32in tasca però ha la pistola
42:34litiga con Giuliano
42:36per un pretesto
42:38vuole subito tutti i 150 milioni
42:40poi all'improvviso tira fuori la 38
42:42e gli spara un colpo in faccia da meno di 10 cm
42:44Giuliano si accascia
42:46contro il sedile e la parete
42:48Enrico si alza e si gira per scappare
42:50Ivan urla di sparare
42:52e Domenico spara ad Enrico nella schiena
42:54Ivan dice guarda che ancora vivo
42:56sparagli perché ancora vivo
42:58e lui spara
43:00la versione di Ivan
43:02naturalmente è diversa
43:04per lui è stato Domenico a sparare per primo
43:06e lui ha dovuto seguirlo
43:08qualunque sia la verità
43:10il risultato non cambia
43:12Giuliano e Enrico li portano ad una buca
43:14una buca che avevano scavato già da un mese
43:16il che dimostra ulteriormente
43:18la premeditazione dell'omicidio
43:20li trascinano in quella buca
43:22con il ple del sacco a pelo
43:24che poi lasciano nel terreno
43:26dopodiché prendono il camper
43:28lo parcheggiano nel cortile della madre di Domenico
43:30e lo puliscono accuratamente in varie occasioni
43:32poi se ne tornano a casa
43:34sono le 3 di notte
43:36e si salutano come se niente fosse
43:38ci vediamo domani
43:40l'autista, il complice
43:42lo scambista, il barista e la donna
43:44sembrano davvero personaggi di un film
43:46di un film noir, di un film di gangster
43:48e invece sono persone reali
43:50con volti reali, concreti e conosciuti
43:52sono gente strana, gente di valle
43:54di una valle strana come questa
43:56la Val di Susa
44:10questa valle, questa valle bellissima
44:12non è come le altre valli
44:14quando pensiamo ad un posto come questo
44:16noi che viviamo da un'altra parte
44:18pensiamo ad un luogo scuro e chiuso
44:20ripiegato su se stesso contro le montagne
44:22che lo stringono
44:24e cieco, perché una valle di solito
44:26è un posto in cui l'orizzonte non c'è
44:32e invece questa valle riesce ad essere
44:34allo stesso tempo aperta e chiusa
44:36perché questa valle, questa valle bellissima
44:38è una valle di frontiera
44:40una valle che anche senza un orizzonte
44:42da guardare, sembra aperta in difesa
44:44come una spiaggia
44:50un confine, da attraversare per entrare
44:52e uscire, in arrivo e in fuga
44:54dagli elefanti di Annibale
44:56ai tempi degli antichi romani
44:58fino ai tir carichi di merci che oggi
45:00corrono verso la frontiera
45:02questa valle viene attraversata
45:04continuamente in ogni direzione
45:06in sostanza dalle finestre senza vetri
45:12e anche se a fianco delle strade
45:14c'è un paesaggio fatto di fabbriche
45:16cave, cantieri e tralicci
45:18che si alzano come foreste di alberi elettrici
45:20c'è sempre qualcosa che ti fa capire
45:22che siamo in una valle
45:24in un posto in cui la corsa del vento
45:26dei camion o dello sguardo
45:28deve rallentare contro qualcosa
45:30girare e a volte fermarsi
45:32per chiudersi su se stesso
45:34ci sono paesi sotto le montagne
45:36e ci sono case in questi paesi sotto le montagne
45:38in cui il sole non arriva
45:40non batte mai
45:42e danno l'impressione che l'inverno
45:44in quelle case, in quei paesi
45:46sia più inverno che da qualunque altra parte
45:58questa valle gravita attorno
46:00ad una città bellissima
46:02che anche lei non è mai quello che sembra
46:04Torino
46:06una città dall'apparenza grigia e tranquilla
46:08una città di fabbriche ed uffici
46:10di caffè silenziosi
46:12di piazze monumentali e discrete
46:14e di strade che si intrecciano ad angolo retto
46:16sotto grandi palazzi
46:18della faccia così seria da sembrare assorta
46:20però sotto
46:22dietro quella facciata grigia e tranquilla
46:24c'è qualcos'altro
46:26qualcosa che non è quello che sembra
46:28ma questa è un'altra storia
46:32Torniamo in Val di Susa
46:34torniamo a Giuliano
46:36postino e ladro gentiluomo
46:38che non sognava a Torino
46:40ma agli orizzonti immensi del Costa Rica
46:42ecco, questo è un caso risolto
46:44è un caso concluso
46:46ci sono due persone in galera
46:48Ivan e Domenico
46:50condannati per omicidio premeditato
46:52a 28 anni
46:54ed è stata condannata per favoreggiamento
46:56anche Cristina
46:58così come i suoi amici
47:00però in questo caso concluso
47:02un mistero resta
47:04quei soldi
47:06quei 2 miliardi
47:08il colpo alle poste
47:10il sogno di Giuliano
47:12dove sono finiti?
47:14sì perché
47:16quando Domenico viene interrogato
47:18dalla polizia come sospettato
47:20si sente male e viene ricoverato in ospedale
47:22quel giorno Ivan
47:24torna al camper a prendere i soldi
47:26e poi li seppellisce nella sua birreria
47:28sui fusti di birra
47:30la sotto, sotto i fusti
47:32quei soldi ci rimangono un pezzo
47:34perché subito dopo lui e Cristina
47:36sono costretti a scappare
47:38e fuggono in Albania
47:40dall'Albania Ivan riesce a tornare in Italia
47:42soltanto nel settembre del 96
47:44si imbarca a Durazzo
47:46arriva fino a Brindisi
47:48e poi in treno sale fino a Torino
47:50e da lì in taxi fino a Susa
47:52qui lascia il taxi ad aspettare
47:54poi scavalca il muro di una fabbrica
47:56e fa tutto il percorso al contrario
47:58taxi, Torino, Brindisi, Durazzo
48:00e in Albania
48:02qui arrivato in Albania
48:04di quei soldi Ivan non sa cosa farsene
48:06innanzitutto li fa cambiare
48:08500 mila dollari e 500 milioni
48:10e poi li impegna
48:12in quattro finanziari albanesi
48:14a nome di quattro suoi amici di laggiù
48:16così dice lui
48:18i soldi sono là in Albania, nelle finanziarie
48:20e addirittura
48:22Ivan chiede alla corte durante il processo
48:24che lo mandino in Albania
48:26a recuperare quei soldi sulla parola
48:28richiesta che ovviamente la corte respinge
48:30dove sono quei soldi allora?
48:32dove sono quei due miliardi?
48:34sì perché quei due miliardi
48:36il sogno di Giuliano
48:38ladro gentiluomo e postino
48:40che sognava di volare in Costa Rica
48:42dopo un colpo perfetto
48:44ecco quei due miliardi restano il grande mistero
48:46di questa stranissima storia di gangster
48:48appuntamento la settimana prossima
48:50per un altro mistero
48:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
49:24Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
49:54Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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