Daniele Zovi, scrittore originario di Asiago e con una lunga esperienza nel corpo forestale, a Pordenonelegge parla della necessità di introdurre il numero chiuso per i turisti della montagna. «Se vogliamo tutelare questo bene inestimabile, di cui però i politici si preoccupano poco, dobbiamo fare i turni per accedere ai luoghi più desiderati». E mentre i ghiacciai si sciolgono (quello della Marmolada al ritmo di 10 centimetri al giorno), c’è una buona notizia in controtendenza con il resto del mondo: «In Italia negli ultimi 10 anni la superficie del bosco è raddoppiata» rivela Zovi.
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NovitàTrascrizione
00:00l'assetto più intimo lo trasforma e quindi c'è un problema di dosare le
00:12presenze. Quindi lei è d'accordo? Io sarei d'accordo nel dosarle ma non fare
00:19parare. Cioè non puoi risolvere tutto che se hai i soldi paghi il biglietto se
00:26non hai i soldi non entri. Non può essere quella la strada. E come potrebbe essere?
00:31Ci si dà i turni come nelle grotte alle scuole. Chi vuole vedere i primi atti
00:42artistici dell'uomo cioè i disegni dei bisonti sulle pareti non tutti
00:50possiamo entrare. Dobbiamo iscriverci ma per venire in Italia noi dai
00:56corpi forestali dello Stato abbiamo gestito, noi siamo stati
01:00assorbiti dai Carabinieri, l'isola di Montecristo. Non era vietato attraccare
01:07l'isola di Montecristo però era limitato a cinque barche al giorno. Ti mettevi in
01:13fila. E sulla montagna Veneta dove potrebbero introdurre questo metodo?
01:19Io vorrei che nella montagna Veneta venisse introdotta una montagna sacra.
01:26Sceglietela voi. Facciamo un referendum. La montagna sacra in cui vadano solo i
01:34gracchi, le aquile, lo stambecco che riesce ad andare su in alto e basta e
01:44l'uomo se ne stia fuori.