«È stato un eroe per tutti, a me piace ricordarlo per l’animo buono che aveva. Io ero capitano di quella nazionale e mi sembrava essere giusto qui oggi». Sono le parole di Beppe Bergomi al suo arrivo nella cattedrale di Palermo per rendere omaggio a Totò Schillaci, suo compagno di squadra ai Mondiali di Italia ‘90 e poi nell’Inter.
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NovitàTrascrizione
00:00Mi piace ricordarlo per l'animo buono che aveva e quindi io ero capitano di quella nazionale
00:13e sembrava giusto essere qui oggi a ricordare Totò e a stare vicino a lui e alla sua famiglia
00:22perché è, ripeto, nazionale, Inter e anche quando ci si ritrovava, anche a distanza di
00:28tempo, sai, su quelle cose che c'è quella amicizia profonda, no? Anche se non ti senti per un po'
00:35quando ti trovi bene con determinate persone. Come avete vissuto con l'esplora di Italia
00:4290? Inimmaginabile forse anche per lui. Certo, inimmaginabile per tutti sicuramente,
00:47però a ogni manifestazione c'è sempre un ragazzo che viene fuori. Cioè, insomma,
00:53io penso a 78, all'82, 90, ma anche dopo. Quindi Totò era lì perché se l'ha meritato
01:02e poi non ti immagini la magia di quelle partite straordinarie che lui ha saputo interpretare
01:09alla casa. Ha preso la sua occasione. C'è un ricordo più particolare che hai di Totò?
01:16Il ricordo, ripeto, sto soprattutto l'anno e mezzo che è stato all'Inter e l'abbiamo
01:24vissuto intensamente. Però i ricordi sono quelli. Il gol con l'Austria, perché lui poi gira l'angolo
01:32e viene ad abbracciare da quella parte dove c'ero anch'io e quindi quello mi rimane più negli occhi,
01:37nella memoria. Però è la persona che mi piace sottolineare e io lo chiamo un animo buono,
01:44una bella persona. In quegli occhi c'era un po' tutta l'Italia, in quell'esultanza spontanea.
01:51Sì, sì, assolutamente. Ma era lui, la sua spontaneità, il suo modo di vivere la vita
01:57e il calcio. Quindi in quegli anni, nel Mondiale del 90, è stato lui l'eroe di tutti noi,
02:04davvero. Si stava regalando un sogno.