Ravenna, 19 set. (askanews) - Fiumi esondati e migliaia di persone allontanate dalle loro case, minacciate dall'acqua: il maltempo in Emilia Romagna sta creando problemi da allerta rossa in molte zone, in particolare nel Ravennate da dove arrivano queste immagini, e Forlì, mentre la situazione peggiora anche verso Bologna. Fenomeni meteorologici così estremi sono sempre più frequenti, spiega Arcangelo Francesco Violo presidente consiglio nazionale dei geologi, e la colpa non è da imputare solo ai cambiamenti climatici.Abbiamo effetti al suolo sempre più amplificati perché prima di tutto siamo in un paese come l'Italia che è intrinsecamente fragile per le sue peculiari caratteristiche geologiche, ma è un paese anche che nei decenni scorsi è stato urbanizzato in maniera disordinata e questo ovviamente amplifica gli effetti e i danni appunto degli eventi alluvionali"."Il problema quindi è vasto e complesso e si deve agire con piani pluriennali e che vengono finanziati in maniera costante ma anche va riorganizzata la governance, da un lato troppe competenze sono frammentate e dall'altro bisogna adattarsi appunto a questi cambiamenti climatici attraverso azioni non strutturali, oltre le doverose azioni strutturali, che dobbiamo attivare: una pianificazione corretta anche prevedendo la delocalizzazione, i piani di emergenza aggiornati, la cittadinanza deve essere informata costantemente, l'attivazione di presidi idrogeologici che controllino il territorio".
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00:00Fiumi esondati e migliaia di persone allontanate dalle loro case, minacciate
00:04dall'acqua. Il maltempo in Emilia-Romagna sta creando problemi da
00:07allerta rossa in molte zone, in particolare nel Ravennate, da dove
00:11arrivano queste immagini, mentre la situazione peggiora anche verso
00:15Bologna. Fenomeni meteorologici così estremi sono sempre più frequenti,
00:19spiega Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei
00:23Geologi, e la colpa non è da imputare solo ai cambiamenti climatici.
00:26Abbiamo effetti a solo sempre più amplificati perché, prima di tutto,
00:32siamo in un paese nostro, quello dell'Italia, che è
00:35intrinsicamente fragile per le sue peculiari caratteristiche geologiche, ma
00:40è un paese anche che nei decenni scorsi
00:43è stato urbanizzato in maniera disordinata e questo
00:46ovviamente amplifica gli effetti e i danni
00:49appunto degli eventi alluvionali in particolari. Quindi il
00:54problema è vasto e complesso e si deve agire con piani pluriennali che vengono
01:00finanziati in maniera costante, ma anche va riorganizzata la governance, troppe
01:06competenze sono frammentate e dall'altro bisogna adattarsi appunto a questi
01:13cambiamenti climatici attraverso azioni non strutturali, oltre le doverose
01:17azioni strutturali che dobbiamo attivare, quindi una pianificazione corretta,
01:22anche prevedendola della delocalizzazione, ma anche piani di
01:26emergenza aggiornati e la cittadinanza deve essere informata costantemente, ma
01:32anche l'attivazione di presidi idrogeologici che controllano il
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