«Bisogna rendere il mercato del lavoro più inclusivo soprattutto per i giovani e le donne. Portare le donne al lavoro vuol dire compiere, prima di tutto, un atto di giustizia sociale». Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, nella conferenza stampa al termine del G7 del Lavoro e dell'Occupazione che si è svolto a Cagliari.
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NovitàTrascrizione
00:00Stiamo parlando di società, quelle che interessano i sette Paesi che
00:06appartengono al G7, che hanno delle caratteristiche comuni. Sono società
00:13industriali, sono società che hanno dei mercati del lavoro evoluti, ma nel
00:19contempo anche dei mercati del lavoro che manifestano alcuni dati tendenziali
00:24come quello dell'invecchiamento della popolazione e quindi di quelle che
00:30possono essere anche le ricadute dell'invecchiamento generale della
00:35popolazione sugli equilibri interni dei nostri mercati del lavoro.
00:41I Paesi del G7 condividono la sfida di una società che invecchia. Da qui al 2050
00:47la popolazione in età lavorativa nei Paesi del G7 si ridurrà di un terzo
00:53mentre crescerà la proporzione di persone che hanno più di 65 anni di
00:59età. Per questo serve un approccio integrato per promuovere l'invecchiamento
01:05attivo e in salute, rendere i nostri mercati del lavoro più inclusivi
01:11soprattutto per i giovani e per le donne. Questo è l'impegno comune di tutti.
01:17Rivolgerci ai giovani e le donne, portare i giovani e le donne al lavoro.
01:21Portare le donne al lavoro vuol dire compiere prima di tutto un atto di
01:26giustizia sociale, assicurare l'accesso alla formazione continua anche per i
01:32lavoratori anziani che non necessariamente deve far pensare ognuno
01:38di noi che stiamo parlando di inanzialmento dell'età pensionabile.
01:42Vuol dire rendere i nostri anziani assolutamente attivi anche per il
01:51contributo che in quella fase della vita possono dare alla società.