La cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone trasformata in una pista da ballo. Mercoledì 4 settembre, per Il Roma Summer Fest, la prima tappa del mini tour italiano, di Fatboy Slim, nome d’arte di Norman Cook, leggendario disc jockey, producer e beatmaker britannico, conosciuto come uno dei massimi esponenti del big beat. Accolto da un boato dai 3500 presenti, alle 21e15 sale sul palco e dietro la sua consolle apre il live inondando la venue con sonorità tra hip hop, breakbeat, rock e R&B. Tutti ballano, saltano, portano il ritmo con le mani. L’atmosfera è quella da clubbing all’aperto, dove le casse sparano ad alto volume la musica e i bassi fanno tremare la struttura. Alle spalle del palco un megaschermo proietta immagini e fotografie, mentre sale sempre più il divertimento della serata: «Sento un legame speciale con gli italiani perché abbiamo lo stesso desiderio di avventura e lo stesso umorismo - ha detto in una recente intervista -. Lo scopo della dance è quello di far uscire le emozioni e creare un senso di fuga dalla realtà e gli italiani sono molto bravi a fuggire in un mondo di eccitazione e divertimento». L’artista sessantunenne di Bromley che ha segnato la storia della musica elettronica e protagonista della musica dance mondiale dagli anni Novanta, e che nella sua carriera ha collaborato con star della musica mondiale come Madonna, Damon Albarn, Macy Gray, David Byrne, Iggy Pop e tanti altri, per quasi due ore ha infiammato la cavea entusiasmando e facendo divertire tutti. Lunga ovazione finale. E questa sera, giovedì 5, sarà a Cremona.
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