Il capo diplomatico dell'Ue non ha fatto nomi, ma ha recentemente condannato le frasi e le azioni dei ministri israeliani Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich
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Novità Trascrizione
00:00L'alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ha proposto all'Unione europea
00:07di sanzionare i ministri israeliani responsabili di incitamento all'odio contro i palestinesi.
00:12La proposta di Borrell riguarda il ministro per la sicurezza nazionale, Tamar Ben-Gvir,
00:16e quello delle finanze, Bezalel Smotric, entrambi esponenti della destra ultranazionalista.
00:21Il capo della diplomazia UE non ha fatto il nome dei ministri, ma ha criticato spesso
00:25le iniziative dei due nei mesi scorsi.
00:28Buongiorno, ho iniziato le procedure per chiedere ai membri degli Stati se vogliono essere
00:38considerati appropriati, includendo nella nostra lista di sanzioni alcuni ministri israeliani
00:44che hanno lanciato messaggi di odio, messaggi di odio non accettabili contro i palestinesi
00:53e propongono cose che vanno chiaramente contro la legge internazionale e sono un'incitazione
01:02a commettere crimini di guerra.
01:06Il ministro Ben-Gvir ha recentemente visitato la spianata delle Moschee a Gerusalemme e
01:09ha chiesto pubblicamente la costruzione di una sinagoga.
01:12Il luogo è il terzo più sacro per l'Islam e anche quello che gli ebrei considerano il
01:17monte del Tempio.
01:18Lo Stato scuo proibisce loro la preghiera.
01:21Il ministro Smatric ha invece affermato di recente che sia morale affamare 2 milioni
01:25di palestinesi a Gaza oltre a chiedere nuovi insediamenti.
01:51Non è con il riconoscimento della Palestina teorica, con le sanzioni ai ministri israeliani
02:01che si risolve il problema.
02:05Il blocco è diviso sulla posizione di Israele e sulla guerra a Gaza.
02:08L'iniziativa di Borrell segnala la frustrazione crescente a Bruxelles nei confronti degli
02:13alleati più radicali di Netanyahu.
02:15Giovedì e venerdì i ministri degli estri dell'UE si riuniscono informalmente analizzando
02:19la proposta di Borrell, ma è improbabile che si arrivi a un consenso unanime.