• 3 mesi fa
I Libri di ALICE

La Rubrica di DG Network dedicata alla Lettura con Recensioni Autentiche e Libere; Liberi Pensieri, raccontando i Migliori Libri del momento e non solo! by Alice

In questo Episodio: Il Cognome delle Donne di Aurora Tamigio
Trascrizione
00:00Il cognome delle donne di Aurora Tamigio. Aurora Tamigio è nata a Palermo nell'88 e è cresciuta a
00:07Milano. Pubblica il suo primo romanzo, Il cognome delle donne, contro il Trinelli nel 2023 e vince
00:13il Premio Biancarello nel 2024. Allora, che dire di questo libro? Iniziamo con il raccontare
00:20brevemente la storia che vi è narrata. Allora, il tutto è ambientato in Sicilia all'inizio del
00:27Novecento e grosso modo si arriva fino agli anni Ottanta. È la storia di una famiglia,
00:32è la storia di cinque donne nello specifico, che attraverso appunto il passare degli anni,
00:40attraverso le vicissitudini della storia, raccontano la loro vita. Si parte da Rosa,
00:47che appunto nel 25 scappa dal padre padrone violento con Sebastiano 40, si sposa e apre
00:57una piccola osteria tra le montagne siciliane in un piccolo paesino. Avrà tre figli, Ferdinando,
01:03Donato e Selma. Ovviamente i maschi della famiglia intraprenderanno una carriera a sé
01:08stante. Ferdinando, nell'ambito dei motori e delle innovazioni in qualche modo, Donato decide
01:16a un certo punto di farsi prete e Selma ovviamente, essendo la femmina della famiglia, rimarrà con
01:21Rosa ad aiutarla nell'osteria. Con l'avvento della Seconda Guerra Mondiale il padre Sebastiano viene
01:28chiamato al fronte e non vi farà più ritorno, o meglio, vi farà ritorno in qualche modo,
01:33ma Rosa deciderà che non vi avrà fatto ritorno. Di lì in avanti i figli crescono, appunto i figli
01:42maschi hanno una loro vita, una loro carriera, una loro strada, mentre Selma, che prova in qualche
01:48modo ad acquisire anche una sua una sua personale direzione con il ricamo in una sartoria, in realtà
01:55a un certo punto si ritroverà come sua madre a essere sposata con Santi Maraviglia e a essere
02:02in casa ad accudire le tre figlie, Patrizia, Lavinia e Marinella. Santi Maraviglia, da che
02:10dal nome sembrerebbe essere un uomo super affascinante, si rivela fin da subito il
02:16classico maschio che non ha grossa voglia di lavorare, o meglio, il classico maschio siciliano
02:21del sud che, secondo tutti gli stereotipi, di grossa voglia di lavorare non ne ha e approfitta
02:27un po' del lavoro della suocera nell'osteria e della moglie con il suo lavoro di cucito.
02:33Le figlie, ovviamente, come da copione, sono tenute ad obbedire. Patrizia è quella più
02:40ribelle e prova ogni tanto a uscire da da quelle che sono i dettami del padre,
02:46con conseguenze note, punizioni corporali e sfuriate più o meno importanti. Lavinia,
02:57che è più pacata, si attaccherà morbosamente a sua nonna Rosa, quindi seguendola in tutto
03:02e per tutto, imparando l'arte della cucina e dell'uso delle erbe che la nonna dispensa al
03:08paese come cura per parecchi mali. La più piccola, Marinella, arriva a genita avanzata per Selma e,
03:15tra tutte e tre, è quella che più somiglia al marito e quindi un po' per questo,
03:20un po' perché la più piccola diventa la prediletta di casa e quella a cui,
03:23in realtà, viene concesso un po' tutto. Tutto scorre, come si dice, tutto prosegue,
03:30fino a che l'avvento dell'industrializzazione, o comunque sia dei progressi del dopoguerra,
03:37porterà la famiglia in città, dopo che Santi decide di andare in città e quindi tutti devono
03:45seguire il padre, secondo quelli che sono i dettami della società dell'epoca. Arrivati
03:53in città, rilevano una drogheria e si ritrovano tutti a gestire quella che prima era l'osteria,
03:59adesso diventa la drogheria. In tutto questo, appunto, Selma continua a crescere le sue figlie,
04:04le figlie vanno a scuola, nonostante tutto, si aprono all'istruzione pubblica, addirittura
04:09Patrizia, dopo il collegio dalle suore, arriva all'iscriversi all'università, cosa per l'epoca
04:15e per le donne comunque innovativa. A un certo punto, però, Selma si ammala e muore. Il marito,
04:25ovviamente rimasto vedovo, non ci mette molto a trovare una sostituta e quindi si risposa. Nel
04:30frattempo è anche morta nonna Rosa, quindi le tre figlie si ritrovano in casa con una nuova
04:35moglie e il padre che, per non deludere o per non contraddire la nuova moglie, a un certo punto le
04:45caccerà anche di casa. Cacciandole di casa, le tre ragazze si ritroveranno a essere una per l'altra
04:51e a poter contare solo su se stesse. Patrizia, tra tutte, che è la più grande, sarà quella che
04:57farà, insieme alla Digna, i sacrifici più grandi per poter finire di crescere Marinella, che è
05:02comunque ancora una bambina, permettendoli di studiare, permettendoli di fare tutte le
05:06esperienze del caso, sacrificandosi loro e lavorando come delle matte per poter mettere
05:11da parte qualche lira per garantirlo un futuro. Solo verso la fine, quando poi Marinella sarà
05:16grande e avrà preso anche lei una decisione sulla sua vita, Patrizia finalmente si concederà
05:23di vivere la sua e si sposerà. Bene, grossomodo questa è la storia che viene narrata in questo
05:30libro. Il titolo è Il cognome delle donne e il riferimento a questo cognome delle donne
05:38viene dato solo verso la fine. In tutto questo racconto c'è la sottolineatura, a volte secondo
05:48me un po' eccessiva, di tutti gli stereotipi che riversano sul sud, dagli uomini violenti,
05:54agli uomini che non lavorano, i dialettici sono dei termini dialettali tipici che vengono usati
06:00come modi di dire, piuttosto che cosa si deve fare in ogni situazione perché si è sempre fatto così,
06:09c'è poi l'inserimento dello zio prete con i dettami della cristianità, quindi con il fatto
06:16che ogni cosa possa essere un peccato da espiare. Insomma, non lo so, secondo me si è perso un
06:24attimo il punto su quello che pensavo fosse il tema del libro. Sicuramente per l'autrice è il
06:34primo romanzo, quindi un'autrice emergente e giustamente non voglio demonizzare questa cosa,
06:41non voglio fare una recensione pessima solo per questo motivo, però sinceramente avrei apprezzato
06:49un attimino di più una sottolineatura diversa, un'attenzione diversa al fatto che queste donne
06:58in qualche modo portano avanti tutto, portano avanti la casa, portano avanti la famiglia,
07:03portano avanti l'attività lavorativa, portano avanti anche gli uomini perché alla fine questi
07:08uomini sono dipendenti dalle donne, benché si mantino di essere loro i padroni di casa,
07:16i capo famiglia, in realtà senza le donne, parliamoci chiaro come è ovvio che sia quasi
07:21ancora adesso, senza le donne l'uomo non farebbe grandi cose, quasi neanche mangiare perché la
07:27maggior parte non saprebbe neanche cucinarsi un uovo, però il fatto del titolo su questa storia
07:35del cognome che a mio avviso doveva interessare l'aspetto più personale o meglio più intrinseco
07:44della donna, nel senso che la donna di base al cognome del padre e quando si sposa prende il
07:50cognome del marito, quindi tendenzialmente non ha una propria identità per quanto riguarda
07:55il cognome, mentre per gli uomini il cognome è importante, il cognome denota la loro stirpe,
08:00denota quello che lasciano in eredità i loro figli e che sarà sempre riconosciuto come loro
08:05perché loro tramandano il cognome, mentre la donna in realtà ha solo il suo nome di battesimo e poi
08:11assume il ruolo in base al contesto in cui vive. Questo aspetto secondo me poteva essere gestito
08:19diversamente, anche perché la storia di queste donne in realtà è una cronaca di quello che
08:25succede e che può succedere in qualunque vita e in qualunque famiglia, non c'è molta retrospettiva,
08:31non c'è uno sguardo sulla psicologia, sul pensiero che possono avere queste ragazze,
08:39di base vanno avanti, ci sono dei flirt, ci sono delle disgrazie, ci sono degli avvenimenti come
08:46in qualunque casa, in qualunque famiglia, in qualunque vita, ma non c'è un'attenzione anche
08:51semplicemente a quelle che possono essere state le tappe durante appunto tutti i 60 anni di cui
08:58la storia racconta, le tappe femministe dal voto dove c'è solo un riferimento al fatto che vanno a
09:06votare appunto, non so la legge sul divorzio, la legge sui matrimoni riparatori, la legge sulle
09:14case chiuse, ci sono un sacco di questioni, di lotte femministe molto più importanti che raccontare
09:21secondo me il lavoro che fa Patrizio, quanti soldi riesce a mettere da parte o il fatto che il padre
09:28in punto di morte in qualche modo si senta colpevole di averle cacciate di casa e provi a
09:33rialzare i rapporti, cioè questo è sì narrazione ma visto appunto l'idea o comunque le aspettative
09:43che ci sono dietro un titolo del genere secondo me poteva essere gestito diversamente. Sicuramente
09:53un altro aspetto che non mi ha troppo rallegrato nel leggerlo è appunto questo continuo sottolineare
10:02la retratezza, la chiusura o comunque l'ignoranza che popola nel sud, io sono per parte in parte
10:11meridionale e sinceramente tra nord e sud non vedo tutte queste differenze, anzi per certi versi
10:17alcuni paesi del nord sono più chiusi, più ignoranti e molto più maschilissimi di alcuni
10:23paesi del sud secondo me. Probabilmente a me non è arrivato quello che l'autrice voleva far arrivare,
10:31a me è risultato abbastanza noioso, abbastanza privo di patos o comunque privo di quel qualcosa
10:40che ti fa venire voglia di girare la pagina e di andare al capitolo successivo. Io sinceramente
10:45andavo al capitolo successivo perché volevo finirlo, non tanto perché mi interessasse grosso
10:50modo capire cosa succedesse dopo, anche perché è abbastanza lineare, il tempo passa, la mamma
10:58si ammale quindi fisiologicamente prima o poi andrà a morire così anche come la nonna che per
11:03anziana età andrà a finire in quel senso, il momento in cui il padre si riavvicina alle figlie
11:08è palese che l'unico motivo per cui un padre che ha cacciato di casa le figlie si riavvicina a esse
11:14solo perché probabilmente o qualcosa non funziona o in lui qualcosa non funziona e quindi anche lì
11:22era ovvio presupporre che avesse qualche tipo di malattia e stesse per morire. Non lo so,
11:27non dico che non consiglierei questo libro come lettura, probabilmente a molte persone piace,
11:35a molte persone è piaciuto perché se ha vinto un premio e se è stato uno dei titoli più parlati
11:40nell'ultimo periodo sicuramente molti lo hanno apprezzato, io personalmente probabilmente non
11:46ho tutta questa intelligenza per capirlo, comunque a me non ha dato quello che ha dato a molti.
11:53Spero che Aurora possa decidere di fare un altro romanzo, magari leggerò anche quello,
12:01anzi sicuramente leggerò anche quello e mi auguro che impratichendosi un attimino magari
12:08nella stesura dei romanzi il prossimo mi arrivi diversamente o comunque sia magari riesca a mio
12:15parere a gestire meglio sia i titoli che le aspettative che i titoli creano su quello
12:23che uno si aspetta nella lettura.

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