Documentario sul pittore Vincenzo Calli. 1993

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Il pittore Vincenzo Calli vive e lavora nel suo studio in Anghiari antica città medievale che domina l’alta Valle del Tevere. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Sansepolcro, frequenta l’Accademia delle belle Arti di Firenze. A soli 21 anni tiene la sua prima mostra. Nel 1984 inizia l’avventura “americana”, è invitato ad esporre nella World-Exposition - New Orleans in Louisiana. Nel 1986 vince il primo premio “Arte 86” della rivista Mondatori per la pittura ed è invitato ad esporre nelle importanti gallerie: “ Il Parametro” a Roma e “Salomon e Augostoni Algranti” a Milano. E’ nel 1993 che il gallerista Michel Douberville, dopo aver visto una sua tecnica mista invita l’artista con una personale presso la storica Galleria d’Arte Bermheim-Jeune di Parigi dove esposero i grandi della pittura, Renoir, Cézanne, Van Gogh e ModigIiani.
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Transcript
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Vincenzo Calli è senza dubbio uno dei rari giovani pittori moderni che siano riusciti
00:52a dare, nell'arte, la visione personale del mondo interiore e a proporla ai molti, spesso
00:59smarriti, a volte distratti dai propri fondamentali sentimenti, da una vita frenetica e senza
01:05tregua.
01:06Vincenzo Calli riesce, con i suoi quadri, a farci ritrovare noi stessi come per magia
01:13e non è la solita retorica.
01:15Le sue immagini sono momenti di riflessione e di attesa, senza inquietudine né violenza,
01:22espresse con delicatezza indescrivibile ed equilibrio unico.
01:26L'atmosfera metafisica è lo specchio della nostra anima, di ansie, paure, attimi, vissuti
01:34ogni giorno con grande dignità.
01:36C'è silenzio nei suoi quadri, un invito a soffermarci e a pensare, almeno per un attimo.
01:43Vincenzo Calli è un caro amico, ma soprattutto è un artista vero ed onesto.
01:59Schietta è personale, ma l'azione di interiorità, la sua pittura ha suggestioni classiche e
02:05surrealiste.
02:06Le composizioni hanno grazia e le figure erratiche sono dotate di una bellezza quasi
02:13metafisica.
02:14Calli, angelico e familiare, pur sempre attraversato da un sottile erotismo, proietta dai veli di
02:23una composta nudità l'esaltazione del femminio, quale parte integrante dell'amore, alterego
02:30dell'uomo.
02:31La donna, madre, sorella, moglie, amante, sottilmente ambigua è, tra sogno e realtà,
02:40nell'alternanza della vita.
02:42Immagini inquietanti, spesso liriche, di forte e serena dimensione onirica, dove femminilità
02:49sta per espressione di bellezza ed elemento universale di sensibilità, seduzione e forza.
02:57Cornice, a queste visioni, è il paesaggio incantato della sua anghiari, proiezione anch'essa
03:04di interiorità umana e familiare, complice della sua seduzione.
03:08La sua arte, fuori dalle mode e dalle correnti, è continua ricerca formale e spaziale, nei
03:18suoi contenuti evoca in me, semplice cultore di buona pittura, l'espressione lirica del
03:24primo Rinascimento e soprattutto la mistica e aristocratica pittura del giovane Balthus.
03:30Io ho avverto, nei quadri di Vincenzo, il pathos di esaltanti attimi di riposo, attesa,
03:38desiderio, la spiritualità surreale dell'amore e la forza della convinzione dell'essere.
03:46I miei quadri sono lo specchio della personalità interiore dell'uomo, guardandoli con attenzione
03:53riscopriamo una nuova dimensione, la riflessione viene stimolata, c'è da parte dell'osservatore
04:01una partecipazione attiva, è come aver riscoperto i nostri istinti primordiali.
04:08La donna regna, nel modo più raggiante, sull'universo plastico di Vincenzo Calli, con molti attributi
04:26della divinità, l'onnipresenza, poiché racconta le ore quotidiane, così come lo svolgersi
04:33delle stagioni, l'onniscienza, poiché svela gli arcani della natura e illumina i territori
04:40del sogno, l'onnipotenza, poiché tiene l'uomo e l'artista nella più dolce sottomissione.
04:46In Calli, la donna è sia ironica che assente, inaccessibile o abbandonata all'ascesa del
04:54desiderio, folle e baccante o saggia divinità, e la incarna cerere, venere, odiana o addirittura
05:02senza mancare mai di rispetto, quelle donne del popolo che sono, potenzialmente, altrettante
05:08madonne sovrane. Più ancora, la donna struttura la composizione dell'opera, ella è quella
05:15sezione aurea, propria del Calli stesso. I suoi gesti definiscono l'architettura del
05:21dipinto, il suo sogno, la tavolozza, il suo sguardo la composizione luminosa della tela,
05:29il disegno privilegia in modo assoluto l'arabesco e le curve, libere e delicatamente armoniose,
05:37determinano profondità, rilievi e prospettive. Estendendo il nostro approccio, il nostro
05:45sguardo sull'opera all'insieme, occorre sottolinearne il carattere monumentale, ma che sfugge sottilmente
05:53alla gravità, rilevare la costanza del messaggio d'amore, comunione totale e perfetta dell'essere
06:00umano e della natura. In questo, Vincenzo Calli è l'erede di tutti
06:05i suoi grandi predecessori toscani, ma ciò che è attuale risiede nel singolare aspetto
06:11delle sue opere, dove si possono individuare velate, ironia, dolce e risonanza romantica.
06:18Vi operano un fascino un poco insolito e una limpidezza di sentimento onirico, che
06:25non mancano di nobiltà. Sulla tela si anima un equilibrio di vita
06:30dimenticato. Le figure non sono degli esseri inquinati, ma rappresentanti di una forte
06:37voglia di purezza. Ogni forma compositiva è estremamente essenziale.
06:46Credo che nei miei quadri si riflettono un mondo pieno di umanità e di amore.
06:57Queste pitture scolpite richiamano al non critico associazioni curiose, attribuibili
07:04a quella che Borges definisce la grande memoria che palpita sotto le menti individuali, una
07:13premessa memonica che attiene più al tempo che non all'uomo, ma che nell'uomo si installa.
07:22Schlegel aveva detto, la poesia degli antichi era quella del possesso, la nostra è quella
07:30della nostalgia. Cultore e medium di questa grande memoria,
07:37Berli obbedisce al richiamo della sua nostalgia, se ne fa archeologo e rapdomante.
07:45Le figure stagliate dalla tela si sottraggono alla dimensione piana della vita e godono
07:51piuttosto di un'epica familiarità col ritmo dell'esistenza.
07:58Possono definirsi, perché no, dei frammenti postumi e alludo a Nietzsche, alla sua elaborazione
08:06incompiuta sulla volontà di potenza. Osservandoli infatti, si ha l'impressione di reperti dissepolti
08:14da un'era storica che abbia ingoiato, senza restituirli, gli immensi bassorilievi di cui
08:21essi facevano parte. Le opere di Calli hanno nella loro calma olimpica più perplessità
08:29che serenità. Nulla ad introverso, tracciano la mappa di una storiografia personale, ne
08:37sono i bagliori che lasciano intendere l'automazione universale del mondo. Illusorio è lo stato
08:45utopico delle pitture scolpite di Vincenzo Calli. In esse, casomai, è il mitico archipelago
08:54greco a lanciare suggestioni che intendono sopperire ad un intenso bisogno di erotismo,
09:00eroismo, esotismo. Perciò non è sbagliato dire che, con i suoi fermi di immagine, Calli
09:08guarda spesso dall'alto delle mura di Troia, dove, mentre i vecchi della città contemplano
09:15la battaglia, Elena, oggetto della contesa, indica e ammira nel loro particolari anatomici
09:22i più famosi guerrieri dell'esercito greco. Tutti vengono turbati dalla ferma, attenta
09:29bellezza di Elena. È lei che esorcizza il tabù storico della decadenza e delle convenzioni.
09:37Potremmo dunque concederci un gioco di parole e sottolineare in Calli un elenismo, anziché
09:45un ellenismo, da cui le pitture traggono un'allusione androgina? Importa comunque che Calli non
09:53sia inteso come eccentrico ed antiguo. Egli teorizza l'immediatezza, si fa epigono nel
10:03cuore di quella grande memoria in cui anche il presente è caparbio e riducibile nella
10:09stessa misura del futuro. Per essere attuali ci si può osservare anche della tavolozza
10:16dei secoli. Entrando nel mio studio e chiudendo la porta, lasciando il quotidiano alle spalle,
10:24ho la sensazione di entrare in un altro mondo. Nel lavoro mi estrano da tutto ciò che è
10:31materiale, per poi penetrare in una dimensione spirituale, limpida, senza finzioni. Penso
10:40che in un'opera d'arte sia veramente impossibile ingannare qualcuno.
10:54È difficile che io sia soddisfatto pienamente di un quadro, manca sempre qualche cosa. Ciò
11:08che non sono riuscito a trovare nell'ultimo quadro, cerco di trovarlo in quello successivo.
11:13Sì, penso che il quadro migliore sia il prossimo che farò.
11:24Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
11:55Il momento più bello è la sera, quando sei riuscito a dare ancora una volta tutto al
12:02tuo lavoro. L'appagamento è totale, dato con sincera umanità ed onestà. È come essere
12:11riuscito ancora una volta, per un altro giorno, a porre un altro tassello per la costruzione
12:18di quel mondo interiore, a noi così vicino, ma il più delle volte tanto lontano, da non
12:26accorgersi che esiste.
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