Parigi, 7 ago. (askanews) - Parigi nei giorni delle Olimpiadi ha mille facce diverse, offre infinite possibilità e tanti itinerari per vivere sia i Giochi sia la città. Proviamo a raccontarli attraverso dei simboli, partendo dal braciere olimpico a Le Tuileries, che di giorno fa pensare alla fantascienza e la notte decolla, come un sogno simbolista infuocato. Dall'alto questo grande occhio vede il Museo del Louvre, dove, in fuga dalla folla, ci si può fermare nelle sala di Ingres e ammirare le sue bagnanti, così sensuali e indimenticabili, esplicite e tenere.
[idgallery id="2377907" title="Olimpiadi 2024: le atlete italiane"]
Dal centro si può poi prendere la RER e andare verso lo Stade de France, per vedere l'effetto che fa essere nel cuore più cuore delle Olimpiadi, lo stadio dell'atletica. Ci sono le gare ovviamente, ma potrebbe anche bastare guardare il cielo sopra Parigi e sopra i sogni di medaglia. Se poi si vuole girare nei dintorni, ecco che a Saint-Denis capita di imbattersi in un festival culturale con spettacoli di danza contemporanea del CollettivO CineticO, tra hula hop e performance tra corpo e scrittura.
[idarticle id="2377192,2381930" title="Olimpiadi di Parigi, in gara (anche) per la parità,Sognando Parigi 2024, la recensione di Aldo Grasso del documentario olimpico"]
Seguendo le suggestioni culturali, e magari anche il silenzio, ecco che arriviamo al cimitero di Montparnasse: qui si può fermarsi sulla tomba di Serge Gainsbourg, o, poco oltre, da Samuel Beckett e sentire tutta l'eredità del più grande scrittore del secondo Novecento, oppure ancora camminare fino alla lapide di Baudelaire, sorprendentemente coperta di baci colorati, come per una rocksta che ha saputo rappresentare un'intera epoca parigina, quella che viene raccontata al Musée d'Orsay, dove ci si può fare un selfie con Van Gogh, ma soprattutto farsi largo tra la folla per arrivare alla Déjeuner sur l'herbe di Manet, capolavoro segreto della modernità.
[idgallery id="2302027" title="Librerie a Parigi, 15 indirizzi da visitare"]
Parigi è anche tutto questo, ma forse la sua vera poesia la si coglie per intero dai finestrini della metropolitana, una città che scorre, che non si può afferrare e, per questo, si fa amare anche di più.
[idgallery id="2377907" title="Olimpiadi 2024: le atlete italiane"]
Dal centro si può poi prendere la RER e andare verso lo Stade de France, per vedere l'effetto che fa essere nel cuore più cuore delle Olimpiadi, lo stadio dell'atletica. Ci sono le gare ovviamente, ma potrebbe anche bastare guardare il cielo sopra Parigi e sopra i sogni di medaglia. Se poi si vuole girare nei dintorni, ecco che a Saint-Denis capita di imbattersi in un festival culturale con spettacoli di danza contemporanea del CollettivO CineticO, tra hula hop e performance tra corpo e scrittura.
[idarticle id="2377192,2381930" title="Olimpiadi di Parigi, in gara (anche) per la parità,Sognando Parigi 2024, la recensione di Aldo Grasso del documentario olimpico"]
Seguendo le suggestioni culturali, e magari anche il silenzio, ecco che arriviamo al cimitero di Montparnasse: qui si può fermarsi sulla tomba di Serge Gainsbourg, o, poco oltre, da Samuel Beckett e sentire tutta l'eredità del più grande scrittore del secondo Novecento, oppure ancora camminare fino alla lapide di Baudelaire, sorprendentemente coperta di baci colorati, come per una rocksta che ha saputo rappresentare un'intera epoca parigina, quella che viene raccontata al Musée d'Orsay, dove ci si può fare un selfie con Van Gogh, ma soprattutto farsi largo tra la folla per arrivare alla Déjeuner sur l'herbe di Manet, capolavoro segreto della modernità.
[idgallery id="2302027" title="Librerie a Parigi, 15 indirizzi da visitare"]
Parigi è anche tutto questo, ma forse la sua vera poesia la si coglie per intero dai finestrini della metropolitana, una città che scorre, che non si può afferrare e, per questo, si fa amare anche di più.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Parigi nei giorni delle Olimpiadi ha mille facce diverse e offre infinite possibilità
00:04e tanti itinerari per vivere sia ai giochi sia alla città.
00:08Proviamo a raccontarle attraverso dei simboli, partendo dal bracero olimpico alle Tuileries,
00:12che di giorno fa pensare alla fantascienza e la notte decolla come un sogno simbolista
00:16infuocato.
00:17Dall'alto, questo grande occhio vede il museo del Louvre, dove, in fuga dalla folla, ci
00:21si può fermare nella sala di Ingres e ammirare le sue bagnanti, così sensuali e indimenticabili,
00:27esplicite e tenere.
00:28Dal centro si può poi prendere la Real e andare verso lo Stade de France, per vedere
00:33l'effetto che fa essere nel cuore, più cuore delle Olimpiadi, lo stadio dell'atletica.
00:37Ci sono le gare, ovviamente, ma potrebbe anche bastare guardare il cielo sopra Parigi
00:42e sopra i sogni di medaglia, se poi si vuole girare nei dintorni.
00:45Ecco che a Saint-Denis capita di imbattersi in un festival culturale con spettacoli di
00:50danza contemporanea del collettivo cinetico, tra hula hoop e performance tra corpo e scrittura.
00:58Seguendo le suggestioni culturali e magari anche il silenzio, ecco che arriviamo al cimitero
01:12di Montparnasse.
01:13Qui ci si può fermare sulla tomba di Serge Gainsbourg o, poco oltre, da Samuel Beckett
01:18e sentire tutta la realità del più grande scrittore del secondo novecento, oppure ancora
01:23camminare fino alla lapide di Baudelaire, sorprendentemente coperta di baci colorati
01:28come per una rockstar che ha saputo rappresentare un'intera epoca parigina, quella che viene
01:32raccontata al Musée d'Orsay, dove ci si può fare un selfie con Van Gogh, ma soprattutto
01:37farsi largo tra la folla per arrivare alla Dégenez-sur-Lerbe di Manet, capolavoro segreto
01:42della modernità.
01:43Parigi è anche tutto questo, ma forse la sua vera poesia la si coglie per intero dai
01:47finestrini della metropolitana, una città che scorra, che non si può fermare e per
01:52questo si lascia amare anche di più.
01:57Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org