Favole, giochi di prestigio, un circo colorato di fantasie illuminate. E un Teatro Romano di Fiesole pieno fin quasi all’orlo, che quando si alza in piedi, balla all’unisono, canta e ride insieme al mattatore Max Gazzé, completa il quadro emozionale come una quinta scenica che prende vita e entra a piedi pari nello spettacolo. In una formazione inedita, “cameristica” come l’ha definita lui stesso, che gli ha permesso arrangiamenti inusuali, quasi come avesse nella sua faretra musicale un’intera sezione d’archi pur senza averne nemmeno uno, Max Gazzé ha segnato lunedì sera una delle pagine migliori dell’Estate Fiesolana 2024, offrendo al pubblico toscano alcune anteprime dei nuovissimi brani che saranno contenuti in un disco ancora senza data d’uscita. Oltre ai classici del suo repertorio in una versione completamente rinnovata come arrangiamenti. Un artista che sta vivendo un momento magico della sua carriera.
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NovitàTrascrizione
00:00Io ti chiederò per la vita a vedere, se fossero pochi anche altri cent'anni,
00:07così addolcirai gli anghiari delle tue sirene.
00:17Crestata era bella e lui da lontano poteva vederla,
00:22ancora così con la mano prontesa e forse una lacrima scesa nel vento volo.
00:30Crescata era bella e lui da lontano poteva vederla,
00:35ancora così con la mano prontesa e forse una lacrima scesa nel vento volo.
01:00Crescata era bella e lui da lontano poteva vederla,
01:05ancora così con la mano prontesa e forse una lacrima scesa nel vento volo.