Nicolò Martinenghi ha portato la sua medaglia d'oro, la prima della spedizione azzurra a Parigi, a Casa Italia. Dalle emozioni del trionfo nei 100 rana all'inno non contato, ecco le parole del nuotatore italiano
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SportTrascrizione
00:00Credo che sia un qualcosa di magico, perché sarà qualcosa che rimarrà negli anni, forse anche quando io poi non ci sarò più, quindi sarà un pezzo di me che rimarrà nella storia, dai.
00:13Senti, questi capelli biondi, abbiamo detto, ti hanno portato fortuna, ti illuminano d'oro.
00:20Sì, è stato un po' così tutto non cercato. I miei capelli sono sempre poco legati, intanto li taglio a zero, faccio tagli un po' strani.
00:37La prima volta che li coloro, ricordavo quando ero più piccolino, prima di partire ho detto, vabbè dai lo faccio, non per scarmanzia, non per un gesto, ma semplicemente perché sono un po' pazzo, un po' bizzarro, quindi così mi piace un po'.
00:47Non ho tatuaggi, mi butto fuori la mia arte tramite queste cose.
00:52Questo gioiello è più importante di quello che fa tuo padre.
00:54Sì, assolutamente, questo è il mio gioiello, l'ho fatto io posso dire, quindi è diverso, è diverso.
01:00Sì, lo porterò, forse il mio sarà anche un po' più un arredo che un gioiello, dai.
01:05Nic, è il primo oro dell'Italia Team qui a Parigi che valoreva per te.
01:08Sì, fino a quando non ho visto il presidente Maragò ieri non me ne ero reso conto, non lo sapevo, mi ha detto lui, quindi quando me l'ha detto mi ha fatto un po' senso come cosa.
01:20Al di là del fatto che è il primo oro o che, credo che il contribuire all'Italia, dare il mio contributo sia sempre stato qualcosa di, per me, fondamentale.
01:31L'ho sempre fatto nelle gare che mi avvicinavano a queste Olimpiade, vendo cara la pelle ogni volta che entro in acqua e questa è stata la volta migliore.
01:41Ti rendi conto che l'hai combinata grossa?
01:43Sì, l'ho combinata grossa. Ho detto prima che molto spesso io i trecentesimi mi penalizzo, mi fanno emanare sempre nel gradino più basso del podio.
01:50Questo giro è la gara più importante, più prestigiosa, mi hanno onorato, mi hanno portato a vincere un oro olimpico per pochissimo, quindi non lo so, è qualcosa di inspiegabile.
01:59Hai battuto il tuo mito.
02:01Sì, e questa è una delle cose sulle quali rifletto molto, vedere un idolo crescere, guardarlo in tv, iniziare a gareggiarci contro e battere nell'Olimpiade, la gara più importante di tutte, credo che non abbia prezzo.
02:17Come hai trascorso la nottata? Sei riuscito a dormire?
02:20Sì, allora in realtà ho dormito poco, ho gli occhi un po' di cristallo come dicevo prima, non si vede perché ho gli occhiali fino adesso, però un po' in bianco fino a una certa.
02:29Poi stamattina più o meno verso le sei ho chiuso l'occhio, poi sono stato svegliato dai miei compagni che uscivano per andare in piscina, però poco conta, credo che potrei stare sveglio anche per cinque o sei giorni senza problemi.
02:43A chi la dedichi?
02:45Come ho detto ieri questa medaglia la dedico a me stesso sicuramente, a tantissime persone, a mia famiglia, alla mia ragazza che è venuta qua a vedermi, al mio allenatore, al mio team che ha fatto tutto quello che ho fatto, l'ho fatto grazie a loro, a tutti i miei amici, le persone che mi supportano, all'Italia, alla mia squadra, a tantissime persone, mi fermo qua perché altrimenti dimentico sempre qualcuno, quindi evito di continuare a lasciare indietro qualcun altro, però la medaglia è un po' per tutti.
03:13Sentivi l'inno o che cosa pensavi?
03:43Come ti hanno accolto i compagni del villaggio?
04:1324 anni dopo la sua medaglia, effettivamente a 24, perché 25 gli compiterà qualche giorno, quindi a 24 anni questo numero 24 sarà un po' un numero per me importante. È bello continuare a tramandare questa rana italiana.
04:44Il via finale del 100 metri della macchina.
04:52Il numero prende subito.
04:54Arriva, arriva, arriva!
04:57Bravo, bravo, bravo!
05:08Bravo, bravo!
05:13Grazie!