• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00La pop art ha il merito di aver democratizzato l'arte rendendola fruibile anche per le nuove
00:10generazioni. Non a dubbi il professor Pasquale Lettieri, critico d'arte e ordinario presso
00:14l'Accademia delle Belle Arti di Napoli, che è stato fra i protagonisti di un dibattito
00:18sul tema, svoltosi a Erice, in Sicilia.
00:21I soggetti che vengono raffigurati sono appartenenti al sistema della comunicazione di massa e
00:29comunque dei consumi di massa, quindi sono facilmente comprensibili e non hanno bisogno
00:35di una esegesi complessa.
00:37Un'arte, come dimostra Andy Warhol, senza particolari sofisticazioni filosofiche che
00:42per questo avvicina e attrae i giovani.
00:45Ma le avvicina alla pop art così come le avvicina anche a tutto ciò che oggi fa parte
00:50della cultura delle nuove generazioni, quella generazione che viene chiamata appunto generazione
00:56Z, che avvicina ad ascoltare la musica trap, che vive seguendo le linee di tutto ciò che
01:06deriva dalla cultura pop, mi riferisco in modo particolare a fast fashion, a fast food,
01:13a tutto ciò che appartiene alla strada e che rende la strada il vivere quotidiano come
01:20un grande palcoscenico in cui tutti si muovono.
01:23Ed è così che la pop art diventa un grimaldello per appassionarsi al mondo artistico in generale.
01:29Sicuramente l'immediatezza del linguaggio pop comporta sicuramente una velocità di
01:39contatto, un approccio, una sensibilizzazione, il dare uno stimolo in un'epoca panottica
01:49dove i social media assorbono quasi la maggior parte dell'immaginario collettivo e quindi
01:57stimolare, far avvicinare soprattutto le nuove generazioni a qualcosa che non sia legato
02:04direttamente ai social, al mondo fatto sotto simulazione in cui si vive, è molto difficile.
02:13La pop può essere un po' il grimaldello per questo tipo di ragionamento,
02:17verso questo tipo di apertura ai linguaggi dell'arte.

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