• 10 ore fa
Trascrizione
00:00L'economia globale ai suoi vincitori è vinta. L'abnorme crescita della ricchezza di miliardari
00:08in un solo anno è frutto di una performance record dei mercati finanziari. Allo stesso
00:12tempo rallenta il tasso di riduzione della povertà globale. Di questo passo, l'obiettivo
00:17di sconfiggerla entro il 2030 resta un miraggio, con la conseguenza di vedere milioni di persone
00:22intrappolate in una quotidianità che non ha minimamente i tratti di un'esistenza dignitosa.
00:26La ricchezza estrema non è in larga parte ascrivibile a meriti individuali. Deriva da
00:31eredità, relazioni clientelari con la politica e soprattutto dal potere monopolistico dei
00:35colossi che i più ricchi dirigono o controllano, beneficiando di rendite ingiustificabili.
00:39L'Italia è un paese dalle fortune invertite. La ricchezza è sempre più concentrata al
00:44vertice, mentre la metà più povera della popolazione vede da anni in calo la propria
00:48quota. Le opportunità si divaricano. Chi è più ricco ha migliori chance lavorative
00:53ed educative, migliori opportunità di accesso al credito. L'area della vulnerabilità si
00:57sta ampliando a macchia di leopardo nel nostro paese. Sottrarsi alla trappola della povertà
01:03è oggi più difficile per tanti, anche per chi ha un lavoro. E a proposito del lavoro,
01:06la crescita occupazionale è sicuramente un buon segnale, ma preoccupano la sottooccupazione
01:11e la bassa qualità lavorativa di giovani e donne, più in generale i bassi salari e
01:15le tante sacche di lavoro poveri. Contrastare con efficacia povertà e disuguaglianze dovrebbe
01:20essere un imperativo per la politica. Servono misure per un fisco più equo, un supporto
01:25a chi è in condizioni di indigenza fino a quando la condizione di bisogno persiste,
01:30misure che gli diano potere, valore e dignità al lavoro.

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