Malattie cardiovascolari, 47mila i decessi evitabili all'anno

  • 2 mesi fa
Milano, 11 lug. (askanews) - Sono 47mila all'anno in Italia le morti evitabili attraverso un semplice controllo della colesterolemia. La malattia cardiovascolare è la prima causa di disabilità e di mortalità, con il 34% dei decessi totali, che sono 224mila, circa 600 al giorno. Di come ridurne il numero e gli enormi costi diretti e indiretti per il Sistema sanitario nazionale, 16 miliardi di euro soltanto per il colesterolo, se ne è parlato a un convegno sulla riduzione del rischio per le malattie cardiovascolari organizzato a Milano da Motore Sanità in partnership con la Società italiana studi sull'Arteriosclerosi. Per abbassare il livello di rischio, occorre una visione di sistema. E un nuovo approccio alla prevenzione. "Per quanto riguarda prevenire le cause principali di morte cardiovascolare che poi è la malattia per cui si muore di più in Italia - spiega Alberico Catapano, presidente della Società italiana studi sull'Arteriosclerosi - siamo ancora indietro perché stiamo perdendo l'approccio e aspettiamo che la malattia sia evidente clinicamente. Questo non va bene perché non è prevenzione, è mettere un rattoppo dove viene a mancare qualche cosa. Per fare una prevenzione giusta bisogna capire quali sono i fattori causali e i fattori causali in realtà non sono tantissimi: sono tre o quattro. Tra questi e il colesterolo LDL ma anche il fumo, la pressione, il diabete Questi sono quelli su cui concentrarsi". Abbassare i livelli di colesterolo nel sangue basta? "Sì, è vero che bisogna abbassare il colesterolo ma bisogna sapere anche quando abbassarlo. E abbassarlo poco, serve quando cominciamo ad abbassarlo presto, praticamente dopo la pubertà. Stare con un valore di colesterolo LDL più basso di circa 20 mg per decilitro per tutta la vita - spiega Catapanno - vuol dire ridurre circa del 30% il rischio cardiovascolare. Questo si ottiene con semplici strumenti: sullo stile di vita, sulla dieta, senza bisogno di farmaci. Poi ovviamente quando c'è la malattia dobbiamo bombardare perché abbiamo accumulato nel tempo" . Uno dei più potenti fattori di rischio cardiovascolare è la familiarità, che però "purtroppo non è incorporata adeguatamente negli algoritmi di rischio che noi oggi utilizziamo per classificare il rischio cardiovascolare - osserva Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di Cardiologia - Questo è certamente una limitazione importante sulla quale prima o poi gli organismi scientifici internazionali dovranno intervenire. Nel frattempo noi non abbiamo delle chiare indicazioni per un paziente con forte familiarità per eventi cardiovascolari ischemici prematuri, allora ognuno di noi deve cercare un po' di individualizzare la politica nel singolo paziente, la politica di screening". Ma qual è il livello di guardia del colesterolo? "E' molto importante far capire che non esiste il colesterolo normale o il colesterolo elevato esiste per ciascuno di noi un livello ottimale di colesterolo - prosegue Filardi - Quindi la consapevolezza che non esiste un unico valore ma che esiste un valore commisurato a rischio individuale di ciascuno di noi a partire dall'età adulta mi sembra un passo avanti molto importante verso i cittadini e per una implementazione dei corretti stili di vita e anche degli interventi farmacologici quando servono". Tra i fattori da tenere in considerazione, la sostenibilità del sistema. Il Servizio sanitario nazionale eroga un miliardo di prestazioni specialistiche ogni anno. "E' una cifra enorme e ovviamente si deve fare un ragionamento recuperando quella che noi chiamiamo appropriatezza, cioè cercando di assicurare a ciascuno quello di cui ha bisogno - afferma Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. Ma anche così non riusciremo comunque ad assecondare un trend che è in continua crescita. Allora l'unica chiave che potrà portare il Servizio sanitario nazionale ad essere sostenibile è investire in prevenzione. Prevenzione primaria: questo significa stile di vita, significa livello di cultura, significa sport ma anche prevenzione secondaria e quindi attraverso gli screening e soprattutto per le patologie a più alta incidenza, quindi il cardiovascolare senz'altro".

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00:00Sono 47.000 all'anno in Italia le morti evitabili attraverso un semplice controllo
00:05della colesterolemia. La malattia cardiovascolare è la prima causa di disabilità e di mortalità
00:11con il 34% dei decessi totali che assommono a 224.000 all'anno circa 600 al giorno.
00:18Di come ridurne il numero e gli enormi costi diretti e indiretti per il sistema sanitario
00:24nazionale, 16 miliardi di euro soltanto per il colesterolo, se n'è parlato a un convegno
00:29sulla riduzione del rischio per le malattie cardiovascolari organizzato a Milano da Motore
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00:40Per abbassare il livello di rischio occorre una visione di sistema e un nuovo approccio
00:46alla prevenzione.
00:47Per quanto riguarda prevenire le cause principali di morte cardiovascolare, che è poi la morte
00:53per cui si muore di più in Italia, siamo ancora indietro. E perché siamo ancora indietro?
00:59Perché stiamo aspettando che la malattia sia evidente clinicamente e questo non va
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01:09qualche cosa.
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01:17in realtà non sono tantissimi, sono tre o quattro, tra questi il colesterolo LDL, ma
01:22anche la fumo, ma anche la pressione, ma anche il diabete. Questi sono quelli su cui
01:28concentrarci.
01:29Abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, basta?
01:32Sì, è vero che bisogna abbassare il colesterolo, ma bisogna sapere anche quando abbassarlo
01:37e abbassarlo poco serve quando cominciamo presto, abbassarlo praticamente dopo la pubertà.
01:43Stare con un valore di colesterolo LDL più basso di circa 20 mg di aceto per tutta la
01:48vita vuol dire di rigore circa del 30% il rischio cardiovascolare. Questo si ottiene
01:53con semplici strumenti sullo stile di vita, sulla dieta, senza bisogno di farmaci. Poi
01:59ovviamente quando c'è la malattia dobbiamo bombardare perché abbiamo accumulato nel
02:04tempo.
02:05Uno dei più potenti fattori di rischio cardiovascolare è la familiarità.
02:09Purtroppo non è incorporata adeguatamente negli algoritmi di rischio che noi oggi utilizziamo
02:15per classificare il rischio cardiovascolare. Questo è certamente una limitazione importante
02:19sulla quale prima o poi gli organismi scientifici internazionali dovranno intervenire. Nel frattempo
02:25noi non abbiamo delle chiare indicazioni per un paziente con forte familiarità per eventi
02:30cardiovascolari schemici prematuri. Allora ognuno di noi deve cercare un po' di individualizzare
02:35la politica nel singolo paziente.
02:37Ma qual è il livello di guardia del colesterolo?
02:40È molto importante far capire che non esiste il colesterolo normale o il colesterolo elevato.
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02:52non esiste un unico valore ma che esiste un valore commisurato al rischio individuale
02:58di ciascuno di noi a partire dall'età adulta mi sembra un passo avanti molto importante
03:02verso i cittadini e per una implementazione dei corretti stili di vita e anche degli interventi
03:09farmacologici quando servono.
03:11Tra i fattori da tenere in considerazione la sostenibilità del sistema. Il Servizio
03:16Sanitario Nazionale eroga un miliardo di prestazioni specialistiche ogni anno.
03:21È una cifra enorme e ovviamente a questo punto si deve fare un ragionamento recuperando
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03:39continua crescita. Allora l'unica chiave che potrà portare questo Servizio Sanitario
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03:49significa stili di vita, significa livello di cultura, significa sport, ma anche prevenzione
03:55secondaria e quindi attraverso gli screening e soprattutto per quelle che sono le patologie
04:00a più alta incidenza, quindi il cardiovascolare senza altro.

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