Roma, 20 giu. (askanews) - Il leader di estrema destra, il 28enne Jordan Bardella, e il leader repubblicano Éric Ciotti (LR), la forza trainante dietro una "coalizione" tra la destra centrista e il Rassemblement National (RN) alle elezioni anticipate francesi del 30 giugno e 7 luglio, sono apparsi fianco a fianco per la prima volta in pubblico da quando hanno annunciato la loro alleanza. Un'alleanza che non piace a molti, dentro e fuori i partiti. I due leader sono venuti a un incontro a Parigi del Medef, la rete degli imprenditori della Francia, per presentare i loro programmi elettorali, come hanno fatto i rappresentanti degli altri principali partiti in vista del voto. Al suo arrivo Bardella ha detto ai giornalisti:"Come sapete, abbiamo dovuto allargare la nostra maggioranza perché penso che ci sia il pericolo reale che Jean Luc Mélenchon e l'estrema sinistra possano andare al potere, il che trasformerebbe ovviamente la Francia in un Venezuela... senza petrolio".L'anuncio a sorpresa di allearsi con il Rassemblement di Ciotti, la cui esclusione dalla presidenza dei repubblicani è stata invalidata dai tribunali, è stata criticata anche dal fondatore del partito, l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy. Il presidente dei Repubblicani è nel frattempo indagato per appropriazione indebita di fondi pubblici. Anche una buona parte del Rassemblement National si è opposto all'unione tra Ciotti e Bardella, mentre la leader di Rn, Marine Le Pen, in un'intervista a Le Monde ha spiegato che non esclude un governo dominato da figure esterne al partito, e ha confermato che Bardella non si candiderà a primo ministro se non otterrà la maggioranza assoluta.
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