Basilea, 13 giu. (askanews) - Il primo, e ormai leggendario, campo di grano Agnes Denes lo aveva fatto crescere a New York, sotto le Torri Gemelle, nel 1982. Poi, in occasione di Expo 2015 era arrivato, meravigliosamente, anche a Milano, davanti ai grattacieli di Porta Nuova, per parlare ancora una volta della relazione complessa tra la natura e la città. Oggi l'artista americana ha portato una nuova versione del suo "Weathfield" a Basilea, dove è già diventato una delle opere simbolo della fiera di Art Basel, tempio del mercato certo, ma anche di una riflessione sulle tante forme del contemporaneo, compresa la Land Art concettuale.
[idarticle id="2346394" title="Gian Paolo Barbieri in mostra a Milano e gli altri eventi da non perdere"]
In fondo Denes, nata a Budapest nel 1931 e ora newyorkese, ci appare oggi chiaramente come una pioniera dell'impegno ecologico, oltre che dei linguaggi artistici. L'installazione nella città svizzera copre circa 1000 mq della Messeplatz, punto nevralgico di passaggio per il pubblico e gli operatori di Art Basel.
[idarticle id="282379" title="Art Basel Hong Kong 2016: «non solo affari: l’arte è scoperta, incontro e dialogo»"]
Il grano deve ancora crescere, e continuerà a farlo per tutta l'estate, ben oltre il tempo della fiera. Un elemento che porta a riflettere anche sul senso del tempo, sul valore dell'arte pubblica, sulla forza di un messaggio che si fa elementare senza perdere la propria complessità. E poi, quando sarà il momento della raccolta, l'opera se ne andrà, seguendo il ritmo della natura e non quello del mercato o delle esposizioni.
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