• 6 mesi fa
Quasi una versione di La scelta di Sophie. Cioè una scelta impossibile. Un « dilemma se sia giusto o no incidere sul destino degli altri», per dirla col regista Francesco Frangipane. Stiamo parlando di Dall'alto di una fredda torre, la pellicola di cui vi proponiamo in anteprima e in esclusiva la clip qui sopra.

Tratta dall’omonimo spettacolo teatrale di Filippo Gili, qui anche sceneggiatore, la pellicola arriva al cinema distribuita da Luky Red dal 13 giugno. Dopo essere passata per la Festa del Cinema di Roma 2023.

Protagonisti due fuoriclasse come Vanessa Scalera (che sembra non sbagliare mai un colpo) e Stefano Pesce. Nei panni dei due fratelli posti di fronte all'indicibile. A loro si aggiungono Anna Bonaiuti e Giorgio Colangeli.
La trama di "Dall'alto di una fredda torre"
La normalità di una famiglia composta da padre, Giovanni (Giorgio Colangeli), madre, Michela (Anna Bonaiuto) e due figli gemelli eterozigoti, Antonio (Edoardo Pesce) ed Elena (Vanessa Scalera), viene spezzata dauna terribile scoperta. Entrambi i genitori sono gravemente malati ma solo uno dei due può essere salvato. Hanno la stessa malattia, curabile con un trapianto di midollo. Ma l'unica donatrice una tantum è Michela.

Spetta ai figli decidere se comunicarglielo e, soprattutto, decidere chi tenere in vita. Una scelta drammatica, che li obbligherà a fare i conti con il loro passato e che porterà a galla i più feroci istinti.

[caption id="attachment_1360937" align="aligncenter" width="635"] La locandina di "Dall'alto di una fredda torre" di Francesco Frangipane con Vanessa Scalera e Stefano Pesce (foto ufficio stampa)[/caption]
Le domande del regista Francesco Frangipane
«La scelta se salvare il padre o la madre, ovvero se uccidere il padre o la madre, è l’enorme inatteso inspiegabile macigno che cade infatti sulla testa dei due figli, Elena e Antonio, troppo "piccoli", però, per poter resistere ad un colpo così ferale», dice Frangipane. Che partendo dal testo di Gili, pone domande scomode. «Come in un gioco si dovrebbe "semplicemente" decidere chi “buttare giù dalla torre”. Ma lo si può fare solo per istinto? E qual è il tempo dell’istinto? Da quando si può parlare di istinto e non di ragione?».
Un film sulle dipendenze affettive
I due protagonisti si sono confrontati tra di loro quando hanno iniziato a lavorare al film. «Elena e Antonio sono due cuccioloni, entrambi con carenze affettive e senza alcun compagno vicino», spiega Vanessa Scalera. «Il film poi pone una domanda universale, quella classica che si fa ai figli: "A chi vuoi più bene?" Elena è una che a un certo punto rispetto a questa situazione perde il controllo e vorrebbe solo gridare».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Stefano Pesce. «Mi sembra un film sulle dipendenze affettive, un modo per i due gemelli di crescere, maturare e allo stesso tempo tornare indietro», dice. Prima di fare i complimenti alla collega e svelare una piccola parte di sé. «Con Vanessa mi sono trovato subito bene: siamo due viscerali anche se questa volta faccio un personaggio più tenero. Antonio mi ha dato la possibilità di aprirmi a certe cose della vita. Nella realtà in genere sono anaffettivo o prendo atteggiamenti da guascone, qui invece tiro fuori cose di me che in genere non mostro mai».

[caption id="attachment_1360936" align="aligncenter" width="635"] Giorgio Colangeli e Anna Bonaiuto in una scena di "Dall'alto di una fredda torre" (foto ufficio stampa)[/caption]

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