Roma, 23 mag. (askanews) - "Le competenze ci sono, un pò sottili però. Bisogna creare dei campioni europei per poter sviluppare queste tecnologie in maniera mirata. Negli Stati Uniti ad esempio è stata creata tale massa critica da avere risultati. L'AI è una tecnologia che richiede questa massa critica. Vuoi perchè bisogna sviluppare gli algoritmi, ma forse quello è il meno, vuoi perché è necessaria capacità di calcolo, hardware, dato, bisogna fare tanta preparazione dell'infrastruttura per poi poter scaricare a terra i risultati. E questo credo sia essenziale farlo anche in Europa. Ed è alla portata dell'Europa. Problema diverso è arrivare poi alle aziende in maniera capillare. E sulla disponibilità di persone formate su digitale, AI, ICT è vero che non siamo al livello del Nord America".E' quanto ha sottolineato Giorgio Metta, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), in merito al rapporto tra competenze e ricerca dell'Europa sul fronte della rivoluzione dettata dall'intelligenza artificiale in occasione dell'evento organizzato a Roma da Meta in collaborazione con ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e il Centro Studi Americani, dal titolo "Il mondo dell'Intelligenza Artificiale e la sfida Europea", momento di approfondimento e dibattito con le istituzioni e la società civile.
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