• 7 mesi fa
Pulp Fiction è uno di quei titoli diventati molto più di un film. Ha saputo cambiare le sorti di una carriera, far guadagnare nomination, dare un nuovo corso al cinema e rimanere impresso in milioni di appassionati. A 30 anni dall'uscita, Uma Thurman, John Travolta, Samuel L. Jackson e Harvey Keitel – una parte del cast – hanno partecipato a una proiezione speciale durante il TCM Classic Film festival. Salutando i fan sul red carpet.

Una rimpatriata tra vecchi amici, che suona subito come una reunion tra Vincent Vega, Jules Winnfield e Mia Wallace. Ed è subito nostalgia, con la mente che torna alle memorabili scene. Dal ballo in pista tra Travolta e Thurman, alla scena dal sapore splatter ma dai dialoghi leggendari nell'appartamento in cui era nascosta la valigetta di Macellus Wallace.

[caption id="attachment_2320176" align="aligncenter" width="1024"] Samuel L. Jackson, Harvey Keitel, Uma Thurman e John Travolta ai 30 anni di "Pulp Fiction". (Getty Images)[/caption]

[idarticle id="1303139,1132811" title="Pulp Fiction compie 25 anni. L'arredamento stile ''Iene'' della casa di Mia Wallace,Uma Thurman:«Stare da sola? Non mi spaventa. Sul set e nella vita»"]

Assenti Tim Roth e Christopher Walken. Mentre al posto di Bruce Willis, colpito da gravi problemi di salute, c'erano la moglie Emma Heming e la figlia Tallulah. Presenti anche Phil LaMarr, Burr Steers, Frank Whaley, Eric Stoltz e Julia Sweeney, così come il produttore Lawrence Bender e i produttori esecutivi Stacey Sher e Michael Shamberg.

[caption id="attachment_1989817" align="aligncenter" width="1024"] John Travolta e Uma Thurman in "Pulp Fiction". (Ipa)[/caption]

Per i fan di Pulp Fiction è stata comunque una festa. Prima della proiezione, i quattro attori hanno parlato al pubblico. «Mi sento come se avessi avuto un rapporto in evoluzione e crescente con Pulp Fiction per tutta la mia vita. Ha cambiato il cinema e ha cambiato ogni regista che ho incontrato da allora», ha detto Uma.

E che dire di John Travolta. Offrendogli quel ruolo, Tarantino lo aiutò a risollevare una carriera ormai di seconda se non terza categoria. L'attore lo ha riconosciuto anche in questa circostanza: «Avevo avuto un primo capitolo fantastico e ne stavo cercando disperatamente un secondo», ha raccontato. «E (Quentin) mi ha portato sulla luna e ritorno. Dopo questo film, è stato sbalorditivo vedere le opportunità che mi si sono presentate. Un attore può solo fantasticare su quello che è successo dopo per me. Era il livello successivo».

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