(LaPresse) Nuova stretta e nuovi limiti all’agevolazione per le ristrutturazioni edilizie. È quanto prevede il nuovo decreto Superbonus approvato in Consiglio dei ministri. "Chiudiamo definitivamente con l’eccessiva generosità di questa misura e mettiamo un punto finale per il 2023", annuncia il ministro dell'Economia Giorgetti. L’ultimo report dell’Enea di fine febbraio calcola una spesa a carico dello Stato di 114,4 miliardi. Quali sono le novità introdotte ? Spariscono sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie di bonus edilizi che lo prevedevano ancora. Anche la remissione in bonis viene eliminata. Sospesi i crediti di imposta a chi ha debiti con l’erario; saranno compensati con quelli. Diventa necessaria la "dichiarazione preventiva" per per accedere alle agevolazioni edilizie: va comunicata prima dell’invio delle fatture a lavori già avviati. Sono previste sanzioni fino a 10mila euro, per esempio nel caso di omessa trasmissione di informazioni a interventi già avviati. Per i nuovi interventi prevista invece la decadenza dell’agevolazione fiscale. Stretta anche al credito d’imposta Ace riservato alle aziende: una sola possibilità di cessione del credito. Previsti più controlli preventivi per le operazioni sospette.
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