• 11 mesi fa
Amerigo Troiani, titolare del ristorante Krugh a Borgo Pio a Roma, è stato testimone diretto di un femminicidio solo sfiorato e poi anche primo soccorritore «di una turista credo scozzese che stava cenando con il marito e una coppia di amici nel locale di fronte che poi si era spostata con loro da me per bere un bicchiere di vino nella serata di martedì». «Lavoro da una vita in questo settore, conosco le regole della strada - racconta il ristoratore -, per questo mi sento di dire che quell’uomo violento non si sarebbe limitato al pugno con il quale ha abbattuto la moglie in un secondo, ma si apprestava anche a prenderla a calci mentre la poveretta era stesa vicino al marciapiede priva di sensi. Ecco perché gli sono saltato addosso e l’ho sbattuto contro un muro fino all’arrivo della polizia. Attorno a me nessuno ha mosso un dito. Ho fatto bene a seguirli, a chiamare il 112 e a sollecitare l’arrivo delle volanti dopo averli allontanati dal mio locale perché lui urlava troppo e disturbava gli altri clienti, non mi piaceva quello che diceva alla moglie. Era ubriaco e ho intuito che le avrebbe fatto qualcosa di brutto».

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