• 11 mesi fa
In attesa della pubblicazione in gazzetta ufficiale, il ministero del lavoro rende disponibile il decreto interministeriale che disciplina come usare la carta di inclusione. Questi usi sono molto simili a quelli della carta RDC ma con poche forti differenze. Tanto per cominciare, la carta può essere utilizzata per tutti i bisogni del nucleo familiare beneficiario, quindi non solo beni di prima necessità come cibo e bollette. Però, ci sono delle spese che sono espressamente vietate. Queste spese sono giochi d’azzardo; sigarette, anche se elettroniche, e derivati del fumo; giochi pirotecnici, cioè fuochi d’artificio; prodotti alcolici; acquisto, noleggio o leasing di navi, imbarcazioni da diporto e servizi portuali; armi; materiale pornografico, beni e servizi per adulti; servizi finanziari, creditizi, di trasferimento di denaro e assicurativi; articoli di gioielleria e pellicceria; acquisti presso gallerie d’arte e simili; acquisti in club privati. Inoltre, la carta non può essere usata nemmeno per comprare cose in negozi che vendono prevalentemente beni vietati, ad esempio, non si può comprare una maglietta in una pellicceria. In teoria la carta non dovrebbe proprio funzionare in questi negozi, e il sistema sarà rinforzato più avanti, con l’utilizzo di uno specifico codice che identifica il tipo di negozio.
Non solo, la carta dell’Inclusione non si potrà usare all’estero, né online né per servizi di direct marketing. Però, si potrà fare un bonifico mensile per pagare la rata dell'affitto e anche per il mutuo per la casa di abitazione, sebbene, sappiamo tutti che a differenza di RDC, nell'ADI non c’è un contributo per il mutuo. Con la carta ADI sarà possibile fare prelievi di contanti, ma entro dei limiti stabiliti. Se abbiamo una sola card per tutto il nucleo familiare, sarà possibile prelevare al massimo 100 euro da moltiplicare per la scala di equivalenza. Invece, se abbiamo deciso di avere ADI suddiviso, e cioè una carta per ogni componente maggiorenne del nucleo familiare che rientra nella scala di equivalenza, allora il limite di prelievo sarà di 100 euro per ogni card. In ultimo ma non per importanza, né in questo decreto, né in quelli precedenti, si menzionano le decurtazioni degli importi non spesi. mi spiego meglio: con RDC c’era l’obbligo di consumare tutta la ricarica entro il mese successivo, perché gli importi non spesi venivano sottratti dalle ricariche successive. Con l’Adi invece, almeno per il momento, questo ulteriore vincolo non è presente, il che da la possibilità ai beneficiari di tenere da parte qualcosa. Poi, per carità, da qui in avanti questo aspetto potrebbe cambiare, ma se ci dovessero essere aggiornamenti li troverai qui.
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