• 11 mesi fa
Roma, 18 gen. (askanews) - "Sostanzialmente abbiamo, per quanto riguarda l'editoria e l'informazione, una macchina che crea storie plausibili. Noi sappiamo come esseri umani che tutta la vita non dipende solo dai nostri istinti, un gatto sa benissimo cosa mangiare e cosa non mangiare, mentre noi l'ultima volta che abbiamo visto quel fungo abbiamo avuto bisogno che qualcuno che lo conoscesse ci dicesse se era o meno edibile. Noi ci affidiamo sulle competenze che trasmettiamo come affidabili per conoscere il mondo": lo ha dichiarato a Senato Tv Paolo Benanti, presidente della commissione AI per l'informazione della Presidenza del Consiglio, teologo e professore presso la Pontificia Università Gregoriana e consigliere di Papa Francesco sui temi dell'intelligenza artificiale e dell'etica della tecnologia."È chiaro che se ora abbiamo dei nuovi strumenti che possono narrare cose molto plausibili sulla realtà, che non è detto che siano reali o facciano bene, questo per l'opinione pubblica e per il cittadino potrebbe essere un pericolo enorme. Abbiamo delle nuove macchine che possono hackerare quella cosa più preziosa che abbiamo, e cioé la società civile", ha affermato Padre Benanti, che oggi ha partecipato a un'audizione in commissione di Vigilanza Rai.

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