Camaldoli (Arezzo), 7 ott. (askanews) - Come è cambiato il comportamento religioso degli italiani? Al convegno di Camaldoli sulla "Terza questione cattolica" i risultati dell'indagine demoscopica promossa dalla rivista Il Regno che attestano un calo costante della pratica religiosa, della partecipazione alla messa domenicale, mentre aumenta la quota di chi si dichiara non credente o ateo, con una particolare accentuazione da parte delle donne. Ma quanto e come le motivazioni religiose hanno influito nelle scelte di voto? Paolo Segatti, sociologo, curatore della ricerca: "La risposta a questa domanda è che non sono entrate: gli italiani hanno votato essenzialmente sulla base di considerazioni politiche, ma questa non è una novità. Anche nel 2013, 2018 e nelle scorse elezioni capitava questo. L'Italia è un caso in cui le considerazioni religiose contano relativamente poco sulla scelta di voto".Dall'indagine emerge una richiesta alla Chiesa di prendere posizione su temi quali l'omosessualità e l'immigrazione. "I dati non rivelano in quale direzione. Dicono che questi temi suscitano delle domande e alle domande si aspettano delle risposte. Forse temi su cui la gente vuole avere le idee più chiare vuole capire di più. Le risposte dimostrano questo. E' un dato importante".I dati dell'indagine segnalano un evidente declino. Resta però forte l'influenza che i cattolici e la fede possano avere nelle scelte politiche anche in un paese fortemente secolarizzato."Noi abbiamo registrato che non c'è un rapporto stretto in queste elezioni e nelle ultime quattro o cinque elezioni non è detto che sia così, perché la minoranza può essere minoranza piccola, ma significativa che è un rapporto strettissimo con la scelta di volto. In alcuni Paesi per esempio la religione 'spacca' in modo profondo, pensiamo per esempio in America".
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