Dall’annuncio del ritorno di Ferrari nella top class dell’endurance, nel febbraio 2021, al debutto nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship, il 17 marzo 2023, lo sviluppo della 499P ha attraversato diverse fasi. Un lavoro di squadra che ha coinvolto un team composto da oltre 30 ingegneri.
I circuiti per i test sono stati scelti sia in funzione alle loro caratteristiche, sia nell’ottica di ottimizzare il poco tempo a disposizione. Fiorano, Imola, Mugello e Vallelunga; Paul Ricard, Aragon e Portimão (tre tracciati europei adatti alle prove endurance); la stessa Portimão, oltre a Monza e Sebring, piste che ospiteranno round del WEC. Complessivamente le due vetture hanno percorso oltre 24 mila chilometri prima di marzo.
La continua interazione tra “mondo” digitale e reale ha permesso di mettere a punto le varie componenti della 499P, sfruttando al contempo due vetture, e impiegando un gruppo di lavoro composto da 30 ingegneri. Durante lo sviluppo il lavoro in pista rappresenta circa il 70% dell’impegno, il 30% rimanente si lega al simulatore.
I circuiti per i test sono stati scelti sia in funzione alle loro caratteristiche, sia nell’ottica di ottimizzare il poco tempo a disposizione. Fiorano, Imola, Mugello e Vallelunga; Paul Ricard, Aragon e Portimão (tre tracciati europei adatti alle prove endurance); la stessa Portimão, oltre a Monza e Sebring, piste che ospiteranno round del WEC. Complessivamente le due vetture hanno percorso oltre 24 mila chilometri prima di marzo.
La continua interazione tra “mondo” digitale e reale ha permesso di mettere a punto le varie componenti della 499P, sfruttando al contempo due vetture, e impiegando un gruppo di lavoro composto da 30 ingegneri. Durante lo sviluppo il lavoro in pista rappresenta circa il 70% dell’impegno, il 30% rimanente si lega al simulatore.
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