Milano, 12 lug. (askanews) - Con questo video, per presentare il suo progetto sul mare, la giovane biologa marina, Marta Musso, si è aggiudicata il premio Unesco "Donna di Mare 2022". Un progetto divulgativo itinerante che vede protagonista la biologa ligure e un vecchio furgone giallo appartenuto alle poste tedesche che, se tutto andrà bene, sarà sia una libreria sia un laboratorio mobile.Marta è nata a Lerici, ha studiato a Genova e poi in un'università inglese. Tornata in Italia, ha fatto della sua passione per il mare il suo lavoro. L'abbiamo incontrata all'Isola d'Elba al Sea Essence International Festival, la manifestazione organizzata dalla Fondazione Acqua dell'Elba per la salvaguardia del mare."Ho voluto passare dalla ricerca alla divulgazione per condividere la mia passione per il mare con tutti, piccoli e grandi", ha spiegato. "La cosa bella del mare, e forse anche brutta, è che è molto diverso dal nostro ambiente naturale. Lo vediamo come una piscina blu e non vediamo quello che c'è sotto. E' tutto invisibile. Vorrei cercare di rendere visibile ciò che non vediamo, perchè spesso pensiamo a delfini balene e tartarughe, tutti animali grandi e risconoscbili, ma non pensiamo ad organismi più piccoli, come il plancton che non sono visibili, ma non sempre invisibili all'occhio, e sono estremamente importanti per noi"."Il plancton, che sono i vagabondi del mare, tutti quelli organismi, dalle microalghe ai microanimali, che si occupano di produrre molto dell'ossigeno che respiriamo, di assorbire l'anidrida carbonica, sono la base della catena alimentare ma anche l'asilo di molti pesci invertebrati marini. Quindi hanno un ruolo fondamentale nel nostro ecosistema", ha spiegato.Prima del progetto Possea, Musso ha girato le coste di Liguria e Toscana in barca a vela insieme a un fotografo facendo laboratori pratici in scuole di vela e surf."Dalla barca sono passata a un furgone delle poste tedesche. L'idea è di mandare in giro un messaggio del mare e trasformare questo furgone giallo in un laboratorio e in una libreria del mare.Il nome è Possea, "post from the sea" ma anche "possible", quindi rendere possibile per tutti fare lo scienziato e portare informazioni tecniche ma in modo semplice attraverso illustrazioni e laboratorio".Il furgone c'è, mancano solo i finanziamenti per completare il progetto. "Mi manca di costruire il furgone dentro! Questo premio non è solo un'etichetta ma anche far parte di una famiglia blu che si impegna per il mare", ha detto Marta Musso.E per rendere visibile ai nostri occhi questo mondo parallelo nascosto e in gran parte sconosciuto.
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