https://www.pupia.tv - Venerdì 6 maggio, a Bologna, si è svolto, alla presenza dei più alti rappresentanti locali dell’Autorità giudiziaria e delle Forze dell’Ordine, un convegno sul tema: “Il ruolo e l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla Mafia”.
Nel corso dell’evento, dedicato ai militari dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e a una rappresentanza di studenti, anche universitari, sono intervenuti la Professoressa Stefania Pellegrini - titolare del corso di “Mafie e Antimafia al Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna”, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente Dott.ssa Lucia Musti, il Procuratore Capo della Repubblica Dott. Giuseppe Amato e il giornalista di “Repubblica” Salvo Palazzolo, che da oltre trent’anni racconta le trasformazioni del fenomeno mafioso dopo le stragi di Falcone e Borsellino.
L’incontro, che ha visto la partecipazione del Comandante Regionale della Guardia di Finanza per l’Emilia Romagna - Generale di Divisione Ivano Maccani, del Comandante Provinciale Bologna - Generale di Brigata Gianluca Filippi e del Comandante del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria alla sede - Col. t.ST Fabio Ranieri, è stata l’occasione per parlare di “storie di Mafia” e di quanti l’hanno combattuta, sottolineando l’importanza del contributo di tutte le Istituzioni e della società civile nel contrastare tale fenomeno, particolarmente radicato, sotto forme imprenditoriali solo “apparentemente lecite”, nelle regioni più facoltose del Nord, tra le quali l’Emilia Romagna.
Dopo i saluti di rito, il convegno è stato aperto dall’intervento della Professoressa Pellegrini a seguire il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente - Dott.ssa Musti e il Procuratore Capo della Repubblica - Dott. Amato hanno illustrato, alla luce delle evidenze investigative e processuali, le connotazioni tipiche delle organizzazioni criminali che, sebbene da anni radicate e attivamente operanti in Emilia Romagna, mantengono stretti legami con “famiglie” del Sud notoriamente appartenenti alla Mafia, alla Camorra e alla ’Ndrangheta.
Il giornalista Salvo Palazzolo, attento conoscitore dei fenomeni mafiosi sia siciliani che nazionali, ha ripercorso, anche attraverso la proiezione e il commento di filmati, file audio e foto dell’epoca, storie di Magistrati, Finanzieri, appartenenti alle Forze dell’Ordine e gente “comune” che hanno contribuito, talvolta al costo della loro stessa vita, a combattere la Mafia.
L’incontro si è concluso con la formulazione di numerose domande da parte degli studenti, che hanno così manifestato interesse e curiosità per un tema così delicato e attuale come quello del contrasto alle infiltrazioni criminali nel tessuto civile ed economico, soprattutto delle regioni più facoltose d’Italia, come l’Emilia Romagna. (06.05.22)
Nel corso dell’evento, dedicato ai militari dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza e a una rappresentanza di studenti, anche universitari, sono intervenuti la Professoressa Stefania Pellegrini - titolare del corso di “Mafie e Antimafia al Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Bologna”, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente Dott.ssa Lucia Musti, il Procuratore Capo della Repubblica Dott. Giuseppe Amato e il giornalista di “Repubblica” Salvo Palazzolo, che da oltre trent’anni racconta le trasformazioni del fenomeno mafioso dopo le stragi di Falcone e Borsellino.
L’incontro, che ha visto la partecipazione del Comandante Regionale della Guardia di Finanza per l’Emilia Romagna - Generale di Divisione Ivano Maccani, del Comandante Provinciale Bologna - Generale di Brigata Gianluca Filippi e del Comandante del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria alla sede - Col. t.ST Fabio Ranieri, è stata l’occasione per parlare di “storie di Mafia” e di quanti l’hanno combattuta, sottolineando l’importanza del contributo di tutte le Istituzioni e della società civile nel contrastare tale fenomeno, particolarmente radicato, sotto forme imprenditoriali solo “apparentemente lecite”, nelle regioni più facoltose del Nord, tra le quali l’Emilia Romagna.
Dopo i saluti di rito, il convegno è stato aperto dall’intervento della Professoressa Pellegrini a seguire il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello reggente - Dott.ssa Musti e il Procuratore Capo della Repubblica - Dott. Amato hanno illustrato, alla luce delle evidenze investigative e processuali, le connotazioni tipiche delle organizzazioni criminali che, sebbene da anni radicate e attivamente operanti in Emilia Romagna, mantengono stretti legami con “famiglie” del Sud notoriamente appartenenti alla Mafia, alla Camorra e alla ’Ndrangheta.
Il giornalista Salvo Palazzolo, attento conoscitore dei fenomeni mafiosi sia siciliani che nazionali, ha ripercorso, anche attraverso la proiezione e il commento di filmati, file audio e foto dell’epoca, storie di Magistrati, Finanzieri, appartenenti alle Forze dell’Ordine e gente “comune” che hanno contribuito, talvolta al costo della loro stessa vita, a combattere la Mafia.
L’incontro si è concluso con la formulazione di numerose domande da parte degli studenti, che hanno così manifestato interesse e curiosità per un tema così delicato e attuale come quello del contrasto alle infiltrazioni criminali nel tessuto civile ed economico, soprattutto delle regioni più facoltose d’Italia, come l’Emilia Romagna. (06.05.22)
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