Agostino nasce nel 354 a Tagaste, l’odierna Souk Ahras, in Algeria. È la madre Monica a educarlo nella fede cristiana. È lei che lo accompagna tutta la vita, con la preghiera e con la sua presenza. Passa gli anni della giovinezza in modo dissoluto, rincorrendo i piaceri della carne. Diventa padre a 19 anni. Lui stesso si racconta “senza veli” nelle Confessioni, non tacendo i dettagli più imbarazzanti. Studia retorica e filosofia a Cartagine. La sua sete di conoscenza è insaziabile, come la sua ambizione. Agostino aderisce al manicheismo quindi si avvicina ai platonici. La sua carriera è brillante. Dopo gli studi a Cartagine arriva Roma e poi a Milano, dove ottiene una cattedra di Retorica. L’incontro con il vescovo Ambrogio è il punto di svolta per la sua vita. Agostino lo ascolta per affinare la sua “ars oratoria” ma quelle parole lo toccano nel profondo portandolo alla conversione. Decide di dedicarsi completamente a Dio. Viene battezzato da Ambrogio la notte di Pasqua del 387, insieme al figlio, al fratello e ad altri amici. "Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai". S. Agostino, Confessioni. Ritornato in Africa si ritira a Tagaste conducendo una vita ascetica con alcuni compagni. Viene ordinato sacerdote e nel 395 diventa vescovo di Ippona, città a cui lega il suo nome. Agostino muore il 28 agosto del 430. "Ci hai creati per Te, Signore, e inquieto è il nostro cuore finché non trova riposo in Te" S. Agostino, Confessioni
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