• 7 anni fa
Nella baia di Koge, in Danimarca, sono state ritrovate la testa e le gambe della giornalista svedese Kim Wall. La trentenne free lance era salita a bordo del sottomarino Nautilus il 10 agosto, per intervistare il suo costruttore, l’inventore Peter Madsen . Da allora nessuno l’aveva più vista, fino alla scoperta, il 21 agosto, nella stessa baia, di resti umani, poi rivelatisi il tronco della donna.

Ora i sommozzatori della polizia hanno rinvenuto, sempre nelle acque della baia di Koge, due sacchi: uno contenente i vestiti e l’altro le parti mancanti del cadavere.

Video di torture

Peter Madsen è ritenuto l’autore dell’omicidio ed è in carcere dall’11 agosto. Il quarantaseienne ingegnere autodidatta, continua a dichiararsi innocente, malgrado gli indizi contro di lui.

La versione di Madsen è che la giornalista è morta accidentalmente e che poi lui, preso dal panico, si sarebbe solo sbarazzato del corpo.

Tuttavia nel laboratorio dell’inventore sono stati ritrovati filmati di vere torture su donne, poi bruciate o decapitate. La difesa del sospettato sostiene che quei video non appartengono a Madsen e che altre persone avevano accesso al suo laboratorio.

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