• 7 anni fa
Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Budapest per protestare contro le politiche del governo di Viktor Orban. L’ultimo disegno di legge presentato dall’esecutivo prevedere restrizioni per le Ong che operano in Ungheria ma ricevono finanziamenti dall’estero. Una minaccia per la libertà organizzazioni che contribuiscono alla salvaguardia della società civile, secondo i detrattori del disegno di legge.

“Sia la questione delle Ong che la questione della Central European University di George Soros sono importanti. E non sono gli unici problemi, più in generale protestiamo contro un evidente tendenza dittatoriale da parte dei partiti di governo. Ecco perchè sono qui” dice uno dei partecipanti alla manifestazione.

“L’attuale esecutivo avrà certamente notato di essere fuori luogo nel mondo odierno” dice un’altra manifestante. “Un mondo aperto e sfaccettato. Se hanno già dimenticato di essere cresciuti in questa atmosfera o se non vogliono accettarla, dovrebbero fare le valige. Noi viviamo in Europea e vogliamo restarci”.

Il governo si difende spiegando che la maggior parte delle Ong prese di mira dalla nuova misura intervengono in favore dei migranti senza che i cittadini ne siano al corrente.

La corrispondente di euronews a Budapest Andrea Hajagos: “Gli organizzatori della manifestazione hanno creato al centro della piazza un cuore nel quale c‘è scritto società civile, a sottolineare l’importanza delle Ong per i cittadini”.

A conclusione della grande manifestazioni, un gruppo di circa 2.000 persone si è spostato nella piazza antistante il Parlamento per continuare la protesta con slogan di critica esplicita contro l’esecutivo. La polizia ha respinto i manifestanti impedendo che si avvicinassero al palazzo.

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