http://www.pupia.tv - Vallo della Lucania (Salerno) - Sono ritenuti gli autori del furto avvenuto nella cattedrale di San Pantaleone a Vallo della Lucania, durante la notte fra il 31 gennaio e 1 febbraio scorsi, i cinque rumeni, destinatari di un mandato di arresto europeo, arrestati dai carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal capitano Mennato Malgieri, in collaborazione con la polizia rumena.
Si tratta di: Marius Cutitar, 33 anni, Andrei Ciprian Lacatus, 20, Calin Ciurar, 30, Angelo Calin, 32, Florin Vandan Ailaghi, 32.
Dopo essere entrati nella sacrestia intorno alle 3 del mattino, forzando la porta d’ingresso dopo aver disattivato l’impianto di videosorveglianza, riuscirono a rubare da una teca numerosi oggetti in oro dal valore inestimabile.
Durante il colpo furono anche bucate le ruote di tredici auto parcheggiate nelle vicinanze per evitare inseguimenti e, per la stessa ragione, spostate le fioriere per bloccare l’accesso alla piazza. I ladri partirono subito alla volta della Romania.
Fondamentali sono state le immagini delle telecamere e l’individuazione dei telefonini dei malviventi, grazie alle quali è stato possibile verificare gli spostamenti del gruppo attraverso l’analisi delle celle a cui si sono agganciati i cellulari. Anche in territorio rumeno sono stati importanti i filmati acquisiti dalle videocamere perché hanno permesso di individuare tre di loro all’interno di un ‘Compro Oro’ mentre tentavano di smerciare la refurtiva.
Gli inquirenti confermano che gran parte della refurtiva si trova in territorio rumeno. Un’altra parte, seppur minima, è stata riportata in Italia per dinamiche interne alla banda. Due componenti del gruppo criminale sono rientrati domenica all’aeroporto di Bari, da qui si sono diretti a Cosenza dove è avvenuto il sequestro. L’auspicio è di riuscire a recuperare l’intero bottino.
Il comandante provinciale dei carabinieri, Enrico Calandro, e della compagnia di Vallo della Lucania, Malgieri, hanno sottolineato l’importanza della tempestività delle indagini che hanno permesso di arrivare agli arresti appena venti giorni dopo.
Intanto, le indagini proseguono per individuare altri responsabili e complici della banda, che potrebbe essere autrice di altri furti compiuti in zona. (23.02.17)
Si tratta di: Marius Cutitar, 33 anni, Andrei Ciprian Lacatus, 20, Calin Ciurar, 30, Angelo Calin, 32, Florin Vandan Ailaghi, 32.
Dopo essere entrati nella sacrestia intorno alle 3 del mattino, forzando la porta d’ingresso dopo aver disattivato l’impianto di videosorveglianza, riuscirono a rubare da una teca numerosi oggetti in oro dal valore inestimabile.
Durante il colpo furono anche bucate le ruote di tredici auto parcheggiate nelle vicinanze per evitare inseguimenti e, per la stessa ragione, spostate le fioriere per bloccare l’accesso alla piazza. I ladri partirono subito alla volta della Romania.
Fondamentali sono state le immagini delle telecamere e l’individuazione dei telefonini dei malviventi, grazie alle quali è stato possibile verificare gli spostamenti del gruppo attraverso l’analisi delle celle a cui si sono agganciati i cellulari. Anche in territorio rumeno sono stati importanti i filmati acquisiti dalle videocamere perché hanno permesso di individuare tre di loro all’interno di un ‘Compro Oro’ mentre tentavano di smerciare la refurtiva.
Gli inquirenti confermano che gran parte della refurtiva si trova in territorio rumeno. Un’altra parte, seppur minima, è stata riportata in Italia per dinamiche interne alla banda. Due componenti del gruppo criminale sono rientrati domenica all’aeroporto di Bari, da qui si sono diretti a Cosenza dove è avvenuto il sequestro. L’auspicio è di riuscire a recuperare l’intero bottino.
Il comandante provinciale dei carabinieri, Enrico Calandro, e della compagnia di Vallo della Lucania, Malgieri, hanno sottolineato l’importanza della tempestività delle indagini che hanno permesso di arrivare agli arresti appena venti giorni dopo.
Intanto, le indagini proseguono per individuare altri responsabili e complici della banda, che potrebbe essere autrice di altri furti compiuti in zona. (23.02.17)
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