Alla fine della Conferenza euronews ha incontrato il presidente, Nikos Anastasiades,che ai microfoni di euronews ha esternato il suo pensiero.
Efi Koutsokosta, euronewsَ:
-Prima della conferenza, lei aveva molte aspettative. Alla fine è stata presentata solo una proposta, quella greco-cipriota.
Cosa significa? Che la controparte non vuole arrivare a una soluzione?
Nicos Anastasiades, presidente della Repubblica di Cipro:
“Innanzitutto non siamo arrivati con grandi aspettative. Volevamo iniziare un dialogo e questo è il risultato che abbiamo ottenuto.
Sulla cessione territoriale, guardando le cartine, anche noi siamo in disaccordo. Resta tuttavia che è la prima volta che la Turchia partecipa a una discussione sui garanti, le garanzie e il ritiro dei militari”.
At #ConferenceOnCyprus in the UN in Geneva with JunckerEU. Impressive work already done, EU looking forward to welcoming a united #Cyprus pic.twitter.com/E8EwuVRzmm— Federica Mogherini (@FedericaMog) January 12, 2017
-Sulle garanzie e la sicurezza, punti cruciali dei negoziati, abbiamo rilevato la distanza delle posizioni; il presidente turco Erdogan ha dichiarato che i militari turchi non lasceranno Cipro e rimarranno come garanti. Dopo questa dichiarazione, lei è ancora ottimista?
“Non dobbiamo giudicare in base alle dichiarazioni anche se negative, ma sui risultati, sul risultato finale.
Se la posizione finale turca resta questa, vuol dire che i turchi non vogliono una soluzione”.
-L’Unione europea chiede di rivestire un ruolo nei negoziati, voi siete d’accordo, ma in seguito anche a un incidente tra il ministro degli Esteri turco e il presidente della Commissione europea Juncker, la Turchia non sembra gradire. Fino a che punto potete spingervi?
“Non è stato un incidente vero e proprio, ci sono stati disaccordi riguardo la partecipazione europea: l’Unione deve essere ammessa come osservatore, o parte interessata?
Ma non penso si debba dare molto peso a questa domanda, io sono pienamente soddisfatto della presenza europea, perché per la prima volta non interviene direttamente nelle discussioni tra le due parti, ma che probabilmente dirà la sua, una volta raggiunto un accordo, sul governo e la struttura interna dello stato. Tutto deve essere in linea con il diritto acquisito e la sicurezza, rispettando la politica di sicurezza europea”.
Need to find a settlement to guarantee the security concerns of both comm says antonioguterres #ConferenceOnCyprus pic.twitter.com/FInMZT1nvn— Efi Koutsokosta (Efkouts) January 12, 2017
-Per arrivare a una soluzione dobbiamo aspettare ancora mesi o anni?
“Per me sarebbe una questione di giorni; non nascondo le difficoltà, ma prima si arriva a una soluzione meglio è per i ciprioti”.
Efi Koutsokosta, euronewsَ:
-Prima della conferenza, lei aveva molte aspettative. Alla fine è stata presentata solo una proposta, quella greco-cipriota.
Cosa significa? Che la controparte non vuole arrivare a una soluzione?
Nicos Anastasiades, presidente della Repubblica di Cipro:
“Innanzitutto non siamo arrivati con grandi aspettative. Volevamo iniziare un dialogo e questo è il risultato che abbiamo ottenuto.
Sulla cessione territoriale, guardando le cartine, anche noi siamo in disaccordo. Resta tuttavia che è la prima volta che la Turchia partecipa a una discussione sui garanti, le garanzie e il ritiro dei militari”.
At #ConferenceOnCyprus in the UN in Geneva with JunckerEU. Impressive work already done, EU looking forward to welcoming a united #Cyprus pic.twitter.com/E8EwuVRzmm— Federica Mogherini (@FedericaMog) January 12, 2017
-Sulle garanzie e la sicurezza, punti cruciali dei negoziati, abbiamo rilevato la distanza delle posizioni; il presidente turco Erdogan ha dichiarato che i militari turchi non lasceranno Cipro e rimarranno come garanti. Dopo questa dichiarazione, lei è ancora ottimista?
“Non dobbiamo giudicare in base alle dichiarazioni anche se negative, ma sui risultati, sul risultato finale.
Se la posizione finale turca resta questa, vuol dire che i turchi non vogliono una soluzione”.
-L’Unione europea chiede di rivestire un ruolo nei negoziati, voi siete d’accordo, ma in seguito anche a un incidente tra il ministro degli Esteri turco e il presidente della Commissione europea Juncker, la Turchia non sembra gradire. Fino a che punto potete spingervi?
“Non è stato un incidente vero e proprio, ci sono stati disaccordi riguardo la partecipazione europea: l’Unione deve essere ammessa come osservatore, o parte interessata?
Ma non penso si debba dare molto peso a questa domanda, io sono pienamente soddisfatto della presenza europea, perché per la prima volta non interviene direttamente nelle discussioni tra le due parti, ma che probabilmente dirà la sua, una volta raggiunto un accordo, sul governo e la struttura interna dello stato. Tutto deve essere in linea con il diritto acquisito e la sicurezza, rispettando la politica di sicurezza europea”.
Need to find a settlement to guarantee the security concerns of both comm says antonioguterres #ConferenceOnCyprus pic.twitter.com/FInMZT1nvn— Efi Koutsokosta (Efkouts) January 12, 2017
-Per arrivare a una soluzione dobbiamo aspettare ancora mesi o anni?
“Per me sarebbe una questione di giorni; non nascondo le difficoltà, ma prima si arriva a una soluzione meglio è per i ciprioti”.
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