Il ritratto digitale a Canberra
Nasce l’era del ritratto digitale e la National Portrait Gallery di Canberra, ospita gli artisti che si avventurano dentro una ritrattistica multimediale in cui film, fotografia e dipinto si confondono. Si tratta dei 7 autori finalisti del Digital Portraiture Award 2016 che si contendono la piazza della capitale d’Australia.
La video performance concettuale di Paul Mumme è fra le opere selezionate. Si tratta di un particolare autoritratto dell’artista australiano.
Il progetto vincitore è un video ritratto di Amiel Courtin-Wilson intitolato “Charles”, cioè l’incontro casuale dell’artista con un uomo di colore fuori di un negozio di alimentari alla periferia di Oklahoma City.
Dal sapore ectoplasmatico è invece l’opera del finalista Lucas Davidson che intitola con “Body Emulsion Detachment” il suo autoritratto.
Fra le altre opere in esposizione a Canberra anche “Four Walks” di Luke Aleksandrow e “Transillumination (A Moment of Noise in Memory of Absence)” di Kailum Graves. La mostra resta aperta fino al 9 aprile.
La video performance concettuale di Paul Mumme è fra le opere selezionate. Si tratta di un particolare autoritratto dell’artista australiano.
Il progetto vincitore è un video ritratto di Amiel Courtin-Wilson intitolato “Charles”, cioè l’incontro casuale dell’artista con un uomo di colore fuori di un negozio di alimentari alla periferia di Oklahoma City.
Dal sapore ectoplasmatico è invece l’opera del finalista Lucas Davidson che intitola con “Body Emulsion Detachment” il suo autoritratto.
Fra le altre opere in esposizione a Canberra anche “Four Walks” di Luke Aleksandrow e “Transillumination (A Moment of Noise in Memory of Absence)” di Kailum Graves. La mostra resta aperta fino al 9 aprile.
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