La giustizia turca ha ordinato il rilascio di due scrittrici e un giornalista, al termine della prima udienza di un processo che li vede accusati di propaganda terroristica.
Asli Erdogan, autrice di romanzi tradotti in almeno dieci lingue, italiano compreso, è tra le persone di cui è stato ordinato il rilascio, anche se si tratta di libertà vigilata in attesa della sentenza.
Il suo rilascio è stato salutato da una piccola folla all’esterno del tribunale, ma è amaro il commento di un deputato d’opposizione, Sezgin Tanrikulu:
“Sono stati liberati da un carcere per entrare in un altro carcere. La Turchia ora è come una prigione. La Turchia oggi è diventata una prigione per gli intellettuali, gli scrittori, anche se il loro rilascio ora dà speranza. Spero che nel 2017 vengano liberati anche altri giornalisti, amici, e Ahmet Sik che è stato arrestato oggi”.
Rilasciata anche la linguista Necmiye Alpay, che come la Erdogan scriveva anche per il giornale Ozgur Gundem, chiuso perché accusato di vicinanza al terrorismo curdo nell’agosto scorso , quando fu effettuata la retata che portò in carcere più di venti giornalisti e collaboratori. Una decina furono rilasciati poco dopo, altri, tra cui i volti più noti, erano rimasti in carcere fino a poche ore fa.
E mentre tre uscivano, uno entrava: Ahmet Sik in mattinata twittava “mi stanno arrestando”. Giornalista noto internazionalmente, era già stato arrestato a più riprese negli scorsi anni. Attualmente sono un’ottantina i giornalisti in carcere in Turchia.
Asli Erdogan, autrice di romanzi tradotti in almeno dieci lingue, italiano compreso, è tra le persone di cui è stato ordinato il rilascio, anche se si tratta di libertà vigilata in attesa della sentenza.
Il suo rilascio è stato salutato da una piccola folla all’esterno del tribunale, ma è amaro il commento di un deputato d’opposizione, Sezgin Tanrikulu:
“Sono stati liberati da un carcere per entrare in un altro carcere. La Turchia ora è come una prigione. La Turchia oggi è diventata una prigione per gli intellettuali, gli scrittori, anche se il loro rilascio ora dà speranza. Spero che nel 2017 vengano liberati anche altri giornalisti, amici, e Ahmet Sik che è stato arrestato oggi”.
Rilasciata anche la linguista Necmiye Alpay, che come la Erdogan scriveva anche per il giornale Ozgur Gundem, chiuso perché accusato di vicinanza al terrorismo curdo nell’agosto scorso , quando fu effettuata la retata che portò in carcere più di venti giornalisti e collaboratori. Una decina furono rilasciati poco dopo, altri, tra cui i volti più noti, erano rimasti in carcere fino a poche ore fa.
E mentre tre uscivano, uno entrava: Ahmet Sik in mattinata twittava “mi stanno arrestando”. Giornalista noto internazionalmente, era già stato arrestato a più riprese negli scorsi anni. Attualmente sono un’ottantina i giornalisti in carcere in Turchia.
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