http://www.pupia.tv - Parghelia (Vibo Valentia) - La Polizia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni, per un valore di circa 50 milioni di euro nei confronti di Nicola Comerci, 69 anni, di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, attivo nella piana di Gioia Tauro e con rilevanti interessi economici nelle province di Vibo Valentia, Roma, Bologna ed in tutto il Nord Italia.
I beni sequestrati sono per gli inquirenti riconducibili al clan di Gioia Tauro dei Piromalli, fra i più potenti dell’intera ‘ndrangheta. L’attività investigativa di natura patrimoniale è stata svolta dalla Divisione “Polizia Anticrimine” della Questura di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda.
Tra i beni sequestrati, una lussuosa villa di proprietà del Comerci, un villaggio turistico in Parghelia di Vibo Valentia, l’azienda Brianza s.r.l. in Calderana di Reno (Bologna) e quote del capitale sociale di una azienda con sede in Roma.
Il 10 marzo scorso Comerci era finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Vibo Valentia relativa alla bancarotta del villaggio turistico “Blue Paradise”. Il 1 aprile il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha però annullato le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro componenti del gruppo societario Comerci gestore del villaggio. (18.11.16)
I beni sequestrati sono per gli inquirenti riconducibili al clan di Gioia Tauro dei Piromalli, fra i più potenti dell’intera ‘ndrangheta. L’attività investigativa di natura patrimoniale è stata svolta dalla Divisione “Polizia Anticrimine” della Questura di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda.
Tra i beni sequestrati, una lussuosa villa di proprietà del Comerci, un villaggio turistico in Parghelia di Vibo Valentia, l’azienda Brianza s.r.l. in Calderana di Reno (Bologna) e quote del capitale sociale di una azienda con sede in Roma.
Il 10 marzo scorso Comerci era finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Vibo Valentia relativa alla bancarotta del villaggio turistico “Blue Paradise”. Il 1 aprile il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha però annullato le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro componenti del gruppo societario Comerci gestore del villaggio. (18.11.16)
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