La città francese di Lione ha celebrato la 17esima edizione del più grande festival di danza d’Europa. Centinaia di ballerini animeranno fino al 30 settembre una serie di spettacoli ed eventi per migliaia di spettatori non solo francesi.
La sfilata è il progetto più imponente della Biennale della Danza
con compagnie venute da Francia e resto del mondo.
Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi il Governo francese aveva abolito le grandi sfilate.
IRMAK TANIR, euronews: “La sfilata, che si ispira al carnevale di Rio de Janeiro, era stata fatta per la prima volta nel 1996. Quest’anno per motivi di sicurezza, l’evento si è tenuto allo Stadio di Gerland.”
Per la prima volta ha piovuto sul corteo, dopo le precedenti edizioni sotto il sole.
Dominique Hervieu, direttore artistico: “ Un evidente cattivo tempo, con la pioggia…ma i protagonisti sono molto motivati e desiderosi di sfilare. Gli spettatori sono protetti dalle tribune quindi è meglio che nelle strade, abbiamo avuto questa fortuna ed è importante che la sfilata abbia luogo”.
Quando il corteo attraversava le strade di Lione la folla raggiungeva le 300 mila persone, quest’anno le stime parlano di un pubblico di 40 mila unità.
Le coreografe Kadia e Maissa hanno condiviso un messaggio comune per l’umanità, la condivisione globale della pace.
Kadia Faraux, coreografa: “Abbiamo lavorato sul mix di culture e navigato fra elementi tradizionali e contemporanei”.
Maissa Barouche, coreografa:” Da ovest ad est. E’ il tema della convivenza. Si nota che siamo in una piccola sfilata con tante generazioni dai bambini agli anziani e difendiamo analoghi valori”.
Kadia Faraux: “ Noi siamo insieme per davvero, questi non sono discorsi teorici ma è la pratica, sul piano umano è molto importante quello che abbiamo fatto con questo pubblico”.
Guy Darmet, Direttore artistico della Biennale: “La stessa energia, la stessa passione, l’identica volontà, il piacere di ballare, davanti al sostegno del pubblico, mi sembra che rinasca un’avventura e in 20 anni ci sarà un futuro forse diverso, mi piace l’ottimismo”.
Dopo la sfilata con danze coreograficamente tutte accessibili Dominique Hervieu e i coreografi della parata hanno mostrato una “Rumba Tarantella” per un altro momento di festa.
La sfilata è il progetto più imponente della Biennale della Danza
con compagnie venute da Francia e resto del mondo.
Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi il Governo francese aveva abolito le grandi sfilate.
IRMAK TANIR, euronews: “La sfilata, che si ispira al carnevale di Rio de Janeiro, era stata fatta per la prima volta nel 1996. Quest’anno per motivi di sicurezza, l’evento si è tenuto allo Stadio di Gerland.”
Per la prima volta ha piovuto sul corteo, dopo le precedenti edizioni sotto il sole.
Dominique Hervieu, direttore artistico: “ Un evidente cattivo tempo, con la pioggia…ma i protagonisti sono molto motivati e desiderosi di sfilare. Gli spettatori sono protetti dalle tribune quindi è meglio che nelle strade, abbiamo avuto questa fortuna ed è importante che la sfilata abbia luogo”.
Quando il corteo attraversava le strade di Lione la folla raggiungeva le 300 mila persone, quest’anno le stime parlano di un pubblico di 40 mila unità.
Le coreografe Kadia e Maissa hanno condiviso un messaggio comune per l’umanità, la condivisione globale della pace.
Kadia Faraux, coreografa: “Abbiamo lavorato sul mix di culture e navigato fra elementi tradizionali e contemporanei”.
Maissa Barouche, coreografa:” Da ovest ad est. E’ il tema della convivenza. Si nota che siamo in una piccola sfilata con tante generazioni dai bambini agli anziani e difendiamo analoghi valori”.
Kadia Faraux: “ Noi siamo insieme per davvero, questi non sono discorsi teorici ma è la pratica, sul piano umano è molto importante quello che abbiamo fatto con questo pubblico”.
Guy Darmet, Direttore artistico della Biennale: “La stessa energia, la stessa passione, l’identica volontà, il piacere di ballare, davanti al sostegno del pubblico, mi sembra che rinasca un’avventura e in 20 anni ci sarà un futuro forse diverso, mi piace l’ottimismo”.
Dopo la sfilata con danze coreograficamente tutte accessibili Dominique Hervieu e i coreografi della parata hanno mostrato una “Rumba Tarantella” per un altro momento di festa.
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