INDIFFERENT

  • 16 anni fa
INDIFFERENT (serie)
videoinstallazioni
durata: 6 min 58” (esecuzione a loop)
le video installazioni della serie INDIFFERENT nascono da un’intuizione nata leggendo il saggio di Betty Edwards “Disegnare ascoltando l’artista che è in noi”. In uno dei capitoli introduttivi, la psicologa descrive il processo creativo e le funzioni dettate dalla parte destra del cervello, ovvero quella che regola la creatività e gli istinti. Citando il premio nobel Roger Perry asserisce che sia l’emisfero destro che quello sinistro si avvalgono di processi informativi contrastanti. Sono coinvolte nella funzioni cognitive più elevate e sono in grado di operare in maniera complementare e associata pur mantenendo il proprio stile individuale di pensiero allo stesso tempo.
Dato che lavorano simultaneamente e possono a loro volta influenzarsi reciprocamente, mi sono chiesta se fosse stato possibile provocare una maggiore sensibilizzazione e successivamente reazione delle funzioni istintive semplicemente impedendo una delle attività primarie dell’emisfero sinistro ovvero la parola. Da qui la scelta di imporre ai soggetti dei miei video di non parlare.
In tutti i video di questa serie, quindi, una videocamera fissa è inserita in un ambiente e i personaggi (volutamente non attori) vengono lasciati liberi di agire. Lo schermo del video prende il posto della tela e i personaggi sono il ritratto, i loro movimenti corrispondono al colore che cola e prende forma. L’opera d’arte stessa è data dalle loro reazioni, dalla scelta istintiva di interagire o meno, dai piccoli movimenti involontari indice di disagio. Disagio, in effetti, voluto e provocato da me e dalla situazione di confronto forzato. In fondo confrontarsi vuol dire innanzitutto mettere se stessi in discussione e quindi accettare la seconda entità, l’altra persona di fronte a noi, accettarla nelle sue diversità e nelle sue similitudini con noi stessi.