http://www.pupia.tv - Napoli - Contraffazione di prodotti recanti i marchi registrati di noti brand nazionali e internazionali. E' l'accusa per le 17 persone arrestate, martedì mattina, dalla Guardia di Finanza di Napoli.
L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano, coinvolge appartenenti a due distinti sodalizi criminali che gestivano l'attività in Italia con proiezioni anche in Cina e Turchia.
La prima era gestita dai fratelli Giuseppe e Luigi Verde: si occupavano dalle produzione, ricettazione e vendita in tutta Italia di cinture, borse ma anche occhiali e capi di abbigliamento contraffatti. Nel gruppo, un ruolo di rilievo lo aveva anche una copia di cinesi che provvedeva ad importare dalla Cina merce neutra dove poi venivano apposti i falsi marchi.
C'era, poi, il gruppo che faceva capo a Guglielmo Esposito i cui componenti erano invece impegnati soprattutto nella produzione, distribuzione e vendita di merce contraffatta acquistata in particolare in Turchia.
Le indagini hanno accertato il pieno coinvolgimento nella fase distributiva di alcuni outlet, cosiddetti 'grandi firme', di Napoli e nelle province di Caserta e Crotone. I consumatori pensavano di acquistare prodotti di lusso a prezzi scontati ed invece era contraffatto.
Complessivamente sono 17 i provvedimenti cautelari: cinque le misure restrittive in carcere, due ai domiciliari e 10 gli obblighi di dimora. (19.04.16)
L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano, coinvolge appartenenti a due distinti sodalizi criminali che gestivano l'attività in Italia con proiezioni anche in Cina e Turchia.
La prima era gestita dai fratelli Giuseppe e Luigi Verde: si occupavano dalle produzione, ricettazione e vendita in tutta Italia di cinture, borse ma anche occhiali e capi di abbigliamento contraffatti. Nel gruppo, un ruolo di rilievo lo aveva anche una copia di cinesi che provvedeva ad importare dalla Cina merce neutra dove poi venivano apposti i falsi marchi.
C'era, poi, il gruppo che faceva capo a Guglielmo Esposito i cui componenti erano invece impegnati soprattutto nella produzione, distribuzione e vendita di merce contraffatta acquistata in particolare in Turchia.
Le indagini hanno accertato il pieno coinvolgimento nella fase distributiva di alcuni outlet, cosiddetti 'grandi firme', di Napoli e nelle province di Caserta e Crotone. I consumatori pensavano di acquistare prodotti di lusso a prezzi scontati ed invece era contraffatto.
Complessivamente sono 17 i provvedimenti cautelari: cinque le misure restrittive in carcere, due ai domiciliari e 10 gli obblighi di dimora. (19.04.16)
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